Rosso al Pasta, i chiarimenti di Licata e alcune domande al cda

SARONNO – “Ritengo positivo che il presidente del teatro Pasta lanci una proposta per raccogliere dei fondi a sostegno del teatro, come positivo penso sia il tentativo di una nota chiarificatrice sulla situazione dello stesso”.
Inizia così la presa di posizione di Francesco Licata capogruppo del Pd in merito alla lettera aperta scritta da Paolo Pasqui numero uno del Cda della situazione della Fondazione del teatro Giuditta Pasta.
Licata parte da alcuni chiarimenti: “Nella puntuale e dettagliata disamina dei costi manca forse un chiarimento sull’origine della perdita d’esercizio di circa 79 mila euro, essendo questa legata contemporaneamente sia al fallimento di due sponsor sia ad un mancato trasferimento da parte del Ministero. Questo per non ingenerare dubbi nei lettori più distratti, alcuni dei quali potrebbero erroneamente ritenere che quei soldi siano stati sperperati”.
Confutata anche la lettura della sentenza della Corte dei conti:”Cosi come è sempre opportuno ribadire che la ormai famigerata “sentenza” della corte dei conti, che sentenza non è, di fatto non vieta trasferimenti alla fondazione ma ricorda e sottolinea (non denuncia e non condanna) che tali trasferimenti devono essere a copertura dei costi sociali , questi ultimi da giustificare e dettagliare adeguatamente. A testimonianza di ciò anche quest’anno il contributo è stato erogato seppur pesantemente decurtato”.
L’intervento si conclude con la richiesta di ulteriori informazioni ed alcune domande al Cda: “Ben venga quindi che l’azione di questo Cda sia improntata al “massimo risparmio possibile ” come ricorda il Presidente. Sarebbe anche utile ed interessante, se non opportuno a stagione avviata, avere informazioni anche sui ricavi legati al numero degli abbonamenti per capire se questi sono in linea con gli anni precedenti o se sono diminuiti. La domanda da porsi è: le persone stanno andando ancora a Teatro? Qual è il giudizio del pubblico sul nuovo corso della fondazione Giuditta Pasta? L’informazione sul numero degli abbonamenti è un dato incontrovertibile per comprendere il successo della stagione e quindi la capacità di sopravvivenza del Pasta. Per eliminare il contributo del comune, obbiettivo più volte dichiarato dalla amministrazione, è necessario non solo ridurre i costi ma soprattutto aumentare i ricavi, il grosso dei quali arriva dai biglietti ed ancora di più dagli abbonamenti. Come sta andando da questo punto di vista? Sarebbe opportuno saperlo”.
21102016
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Commenti
Bravo sono d’accordo
Je rode al PD Je rode proprio tanto
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i teatri appartengono ai cittadini non ai partiti .
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a giorgiolandia o in un paese normale… in Itaglia purtroppo no.
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No caro mio, i genialoidi che hanno creato e poi mantenuto la “fondazione” hanno tolto il teatro ai cittadini. Se fosse di gestione diretta comunale sarei concorde, ma così no.
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La fondazione chi la gestisce? Con questa ti sei superato, caro anonimo..
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benissimo allora vista la trasparenza del presidente e l’esigenza di risparmiare : il cda risponda ai cittadini
quanti abbonamenti in più ( o in meno )? quanti abboanmenti hanno sottoscritto i membri del cda ( non ci vorrete dire che loro e i loro famigliari ci vanno a gratis ) ? Cosa guadagna il direttore artistico ( si spera meno del precedente ) ? i membri del cda lavorano gratis oppure si fanno rimborsare il Caffè ? diteci finalmente , questa stagione fatta in fretta e furia per dimostrare che ne sapete di più, cosa farà guadagnare al teatro ? Avete dati per sostenere che con tutti gli spettacoli proposti , salverete il teatro ? Quanti abbonamenti per la musica avete venduto ? rispondete a qs domande e non sparATE NUMERI A CASO
Ma che sta dicendo???? La corte dei conti ha detto che solo i costi sociali vanno ripianati, quindi i buchi da mala gestione sono a carico solo del teatro e questi sono dovuti anche alla messa a bilancio di crediti inesigibili dalla passata gestione. Punto. Quelli che si consideravano ( a detta loro) dei professionisti del settore hanno creato solo danni economici alla collettività e dovrebbero essere chiamati a rimborsare di tasca propria le loro inefficienze
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…aspettiamo quelli nuovi, è questione di arrivare a fine stagione per vedere il bilancio.
Fund raising: bellissima barzelletta
ma il teatro è aperto dal 1990 da quando ha iniziato a perdere?
grazie per i dati che non conosco
fantastico !
una TAC completa della relazione del nuovo CdA e neanche un fiato su 1330000 euro di perdite pregresse.
VERGOGNA
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Sono contributi, non perdite! Almeno faccia lo sforzo di documentarsi prima di scrivere. Chi ha mai parlato di perdite?
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Contributi messi a bilancio per coprire le perdite ,altrimenti li vedresti tra le voci dell’ attivo di bilancio….c’è un limite anche alle mistificazioni che bisogna saper rispettare….
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I contributi, soprattutto nei teatri, sono parti integrati dell’attivo.
Le perdite risultano dal conto economico e derivano dallo squilibrio di costi e ricavi.
Lei è probabilmente un’/un addetto/a ai lavori come lo sono io. Si informi meglio e non parli di mistificazione quando è lei che fa un uso strumentale delle informazioni.
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