Dopo il blitz, un nuovo progetto sociale per San Pietro
SOLARO – Dopo il blitz di settimana scorsa di Carabinieri e Polizia locale, continua a tenere banco la situazione del quartiere San Pietro, questa volta in una riunione che ha visto partecipi i residenti dei palazzi dei civici 22 e 24 e di piazza Cinque Giornate. Non solo sicurezza, ma anche un’analisi delle problematiche residenziali, come spese condominiali, rispetto dei regolamenti e manutenzioni varie spesso disattese per la riluttanza di diversi abitanti a pagare la propria quota. La soluzione individuata dall’amministrazione comunale per migliorare la qualità abitativa e ridurre le frizioni tra i residenti, è quella di una mediazione sociale. «La serata è stata un nuovo, utile tassello nel percorso di riqualificazione sociale che stiamo portando avanti a San Pietro» – assicura il sindaco Diego Manenti, che ha introdotto il Progetto Vai, un’iniziativa da condurre con l’ausilio di una cooperativa. «Il progetto si potrà sviluppare in un biennio (e questo è un bel passo avanti rispetto al semplice semestre di cui abbiamo potuto godere col precedente progetto Città Plurali) ed è condotto dalla stessa equipe della cooperativa Dike che già aveva lavorato a San Pietro nei mesi scorsi, con la formazione di un gruppo di cittadini e inquilini attivi e con la presenza settimanale in quartiere per gli interventi di mediazione tra comunità e tra inquilini e amministrazione condominiale. Dunque, le persone conoscono già i residenti ed hanno con alcuni di loro già relazioni di conoscenza e collaborazione stabili, soprattutto col civico 24 di piazza San Pietro. È l’occasione perché anche sul civico 22 e su Cinque Giornate si formino altrettanti gruppi che possono collaborare con l’equipe». Dike procederà con la formulazione di piani di rientro per morosità, insieme al supporto di nuovi operatori della cooperativa A77 che verificheranno con l’amministrazione condominiale la fattibilità di forme alternative di restituzione del debito. Il progetto è condotto da cooperative di mediazione che operano per conto di Comuni Insieme, che ha vinto un finanziamento di fondazione Nord Milano. Ma non solo, l’amministrazione ha intenzione di aumentare il livello di sicurezza del quartiere: «Importante è stata la presenza del nuovo comandante dei carabinieri,
Raffaello Papaverone, che insieme alla Polizia locale ha iniziato un’azione di contrasto a situazioni illegali o irregolari sia rispetto agli esercizi commerciali che alle residenza, che saranno verificati con azioni ripetute e non preavvisate. Questa azione si abbina alla videosorveglianza che attiveremo entro l’anno su via San Giovanni Bosco e che affianca una maggiore sicurezza ad un percorso di recupero sociale, che contiamo possa avvalersi della presenza anche di un mediatore di lingua pakistana».
21102016