Troppo rumore dai binari tronchi: in arrivo il comitato dei residenti

SARONNO – Si sta costituendo in questi giorni il comitato “3S – Saronno, Salute, Sicurezza”: il primo incontro per organizzare l’attività dei partecipanti è avvenuto venerdì sera.
Al centro delle richieste il primo e il secondo binario tronco realizzati nel 2000, “ben dopo le abitazioni” che vengono utilizzati come capolinea degli omnibus della linea Saronno – Milano. I treni partono ogni 20 minuti dalle 5 del mattino all’una di notte e negli appartamenti dei saronnesi non si sentono solo le frenate e gli “sbuffi” ma anche il continuo ronzio dei motori dei treni in sosta che “devono restare accesi per mantenere il sistema di riscaldamento d’inverno e quello dell’aria condizionata d’estate”.
“I due binari tronchi – spiegano i saronnesi – sono stati realizzati senza alcun provvedimento per tutelare i residenti dal forte inquinamento acustico che ne sarebbe derivato e senza alcun rispetto per la salute e le condizioni di vita nelle nostre abitazioni”. La richiesta è quella di realizzare delle barriere antirumore che “sono ovunque lungo le tratte”. E rimarcano: “Il rumore continuo e fastidioso dei motori che rimangono accesi in sosta è intollerabile per la salute e le condizioni di vita di chiunque. Quando i treni sono presenti (l’ultimo è alle 01.15 e il primo alle 5) causano un rumore che supera di moltissimo quello causato dal traffico degli altri convogli sugli altri binari. La situazione è diventata per noi invivibile”.
Lo scorso 5 settembre i due portavoce del gruppo Gabriella Borsani e Ferruccio Cassano hanno protocollato in Municipio una petizione con 35 firme dei condomini dei palazzi attigui ai due binari tronchi, una per ogni nucleo familiare, per chiedere “l’intervento da parte di Ferrovienord al fine di porre rimedio ai rumori stridori intollerabili causati dai treni che arrivano, sostano con i motori accesi”.
11102016
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Commenti
Siamo alle solite!
Da relativamente poco tempo le aziende italiane cominciano a considerare che tra i portatori di interessi non ci sono solo gli azionisti, ma anche i clienti.
Quando conferiranno agli altri portatori di interessi (dipendenti, fornitori, cittadini…) la stessa dignità che riservano agli azionisti?
Quando cominceranno a capire che un’impresa ha dei doveri etici che prescindono dalla semplice osservanza della legge? (anch’essa, tuttavia, soggetta all’interpretazione di un giudice che si affida ad un CTU che quasi sempre ha tutto l’interesse ad applicare le leggi che si confanno alle imprese che gli garantiscono continuità di reddito).
E quando le pubbliche istituzioni (di qualunque fede politica) saranno veramente tali per operare nell’interesse dei cittadini (e non delle lobbies economiche), di cui si ricordano solo al momento del voto per ricordare loro, a parole, che “sono gli unici a difendere il territorio”?
La comodità di avere la stazione vicinissima a casa comporta anche qualche disagio. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca…
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è talmente banale e stupido come commento, che non serve ripeterlo cento volte per capirlo.
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Verissimo. Ma mi creda, questo non è un “qualche disagio” inteso come minore. I disagi che già sopportiamo a fronte di una tale comodità (dando ipoteticamente e solo per un momento per scontato che tutti coloro che abitano in zona abbiano necessità di utilizzare i servizi delle ferrovie..) sono già molti. Ad esempio: maggior traffico, e conseguente maggiore inquinamento, auto in sosta in doppia fila in attesa dei pendolari, i pochi parcheggi non a pagamento occupati da coloro che necessitano di lasciare l’auto in zona. Non da ultimo, problemi legati alla sicurezza: chi transita in stazione per necessità sa certamente che non è molto ben frequentata. In sintesi, siamo consci di abitare in una zona che offre alcuni importanti vantaggi logistici, ma riteniamo che questi siano già abbondantemente “pagati”. Ribadiamo ancora una volta che il motivo della nostra protesta non riguarda il normale traffico ferroviario – che diamo per “scontato”, abitando in questa zona – ma fa riferimento a una situazione ben definita e precisa: il continuo rumore e ronzio che proviene dalla sosta dei treni sui binari tronchi, che con opportuni interventi si potrebbe mitigare.
La comodità di avere la stazione vicinissima a casa comporta anche qualche disagio. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca…
Secondo me c’è solo un modo per risolvere il problema… Andare da un giudice. Purtroppo alcuni enti fanno “orecchie da mercante” e non ci sono altri modi per vedersi riconoscere il diritto di non superare la soglia di rumore. Vi auguro di riuscirci, io ho avuto un esperienza simile ed ho vinto la causa.
Ma quando avete comprato casa non vi siete affacciati alla finestra??!!!
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Certamente. Infatti nessuno di noi al mattino quando alza la tapparella si stupisce di non vedere un paesaggio tropicale. Il principale problema qui non è l’impatto visivo – che comunque esiste: ricordo che i condomini erano lì molto prima di questi binari..- , ma l’impatto acustico. Il fastidio maggiore è provocato dal rumore continuo, sempre più frequente e in crescendo di anno in anno, soprattutto dopo l’introduzione dei nuovi treni ad alta frequentazione.
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Infatti….il vantaggio di avere la stazione attaccata a casa comporta anche qualche disagio…non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca…
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non vedo perché banalizzare un problema serio!
L’inquinamento acustico è un problema più che serio e tutelato da leggi precise.
Mi sembra che questi signori non stiano chiedendo né la chiusura della stazione né l’eliminazione dei binari, ma semplicemente di mettere in campo le misure possibili per attenuare il disagio.
Concordo con chi prima diceva che il rumore si misura, e se dovesse superare i limiti previsti è più che lecito intentare le azioni del caso.
Una delle tante iniziative che Trenord dovrebbe intraprendere, investendo parte del lauto compenso che riceve dal costo “esorbitante” dei biglietti rispetto al servizio offerto.
ridicolo….dopo 16 anni si accorgono del rumore? mah….
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Dispiace vedere come le persone cerchino di ridicolizzare un problema che evidentemente non conoscono. Per questo, il Comitato è disponibile ad approfondire l’argomento, con chiunque voglia comprendere meglio la reale situazione che stiamo denunciando. E’ fondamentale infatti fare chiarezza: non ci si sta “svegliando dopo 16 anni”. Piuttosto, sono 16 anni che lottiamo per vedere riconosciuto il diritto di proprietà e ci scontriamo contro promesse mai mantenute e continui rimpalli di responsabilità. 16 anni in cui il fastidio è aumentato in maniera esponenziale con l’introduzione della nuova tipologia di treni e l’aumento della frequenza delle corse. Ora la misura è davvero colma e abbiamo deciso di denunciare pubblicamente la situazione, sperando nell’appoggio di altri saronnesi, cosa che evidentemente non è così facile avere.
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Non abito in quella zona ma ritengo che le esigenze di tutti vadano rispettate.
però c’è un punto di fondamentale importanza e qui posso parlare con cognizione di causa.
Sono un pendolare e ne farei volentieri a meno, sono anni che sto in piedi con temperature interne ai convogli che d’estate ti fanno starnutire dal freddo e d’inverno ti costringono a stare in mezze maniche.
Tutto ciò per dire che parlare con le ferrovie nord la vedo un’impresa ardua….magari faranno uno sciopero perchè vi siete lamentati….
vi faccio i miei migliori auguri…e non in senso ironico-
Vedo che lei ha colto perfettamente il problema. la ringrazio per la solidarietà. E da pendolare posso dire che è reciproca.
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se siete così sicuri, non fate comitati o cose simili, ma andate da un avvocato e fate regolare denuncia.
Credo che non lo farete….
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Si sbaglia. E’ stato fatto. Ma sa che siamo in Italia e le cause sono molto lunghe… e non aggiungiamo altro. Il problema si potrebbe risolvere a tavolino, senza voler per forza prevaricare.
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D’accordo le barriere antirumore, ma i condomini in zona, ai tempi, sono stati realizzati nel rispetto delle distanze di salvaguardia dalla sede ferroviaria di allora? La quale sede comprendeva, verosimilmente, anche le aree degli attuali binari-tronco, benché inutilizzata…
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I condomini all’epoca (stiamo parlando di oltre 30 anni fa) sono stati costruiti rispettando le regole. Lo spazio attualmente occupato dai binari tronchi aveva tutt’altra destinazione d’uso (o addirittura non era delle Ferrovie). La costruzione di binari dove sostano i treni che vengono pressoché costantemente mantenuti accesi non è certo paragonabile, in termini di disturbo e impatto ambientale, alla costruzione, ad esempio, di una rimessa per le biciclette. Vorrei infine precisare che nessuno sta chiedendo la rimozione di questi binari – per quanto il fatto di averli realizzati in questo modo sia stato un sopruso nei confronti degli abitanti della zona – ma un intervento mirato a mitigare i disturbi che ci stanno arrecando da anni e che stanno diventando sempre più insopportabili.
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un sopruso??? ma cosa state dicendo, c’erano tutti i permessi e le autorizzazioni x costruirli.
Siamo al NIMBY saronnese
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Si, un sopruso. E’ stato fatto un lavoro in maniera arbitraria, senza tenere conto dell’impatto ambientale e ignorando totalmente semplici regole di “buon vicinato”. Nessuno avrebbe potuto impedire la realizzazione dei binari, ma si sarebbero dovute prendere sin da subito delle misure per minimizzare l’impatto dell’opera. Esattamente come quando si costruisce una discoteca: il proprietario è obbligato a insonorizzare i locali per arrecare meno disturbo possibile alle abitazioni vicine. E’ questo ciò che si denuncia.
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si svegliano dopo 16 anni?
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No ci abbiamo già provato nel 2005
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No, ovviamente. Sono anni che cerchiamo di sensibilizzare Comune e Ferrovie su questo tema, ma entrambi fanno orecchie da mercanti e non affrontano il problema.
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se …solo tu sapessi !!!!!…..non faresti questa domanda !!!!
Ti auguro di vivere una situazione simile ….di provare e riprovare di tutto e ottenere attenzione o risposte…. se ce la fai!!! -
se …solo tu sapessi !!!!!…..non faresti questa domanda !!!!
Ti auguro di vivere una situazione simile ….di provare e riprovare di tutto e ottenere risposte…. se ce la fai!!!
Al di là di capire se sono nate prima le case o i binari incriminati un po’ come l’uovo e la gallina qui non si tratta di abitazioni costruite in mezzo ad una radura ma di unità immobiliari a ridosso della stazione di Saronno che è lì con i suoi binari ormai da un bel po’ di tempo.
Per cui vero è che prima non c’erano i binari tronchi ma se acquisti casa con vista stazione aspettati prima o poi, soprattutto se c’è dello spazio tra la tua casa e l’impianto ferroviario che costruiranno, potenzieranno, amplieranno, aumenteranno il numero dei binari.
Al di là delle polemiche e dei comitati “mi dà fastidio tutto” la stazione di Saronno, ricettacolo di spacciatori e coltelli è un punto fondamentale per Saronno, muove migliaia di persone da e verso tutta la Lombardia.
E poi non sono frecce rosse che ti passano a 300 km/h sotto casa venti volte al giorno, piuttosto vogliamo mettere il rumore delle macchine tutto il giorno?
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Il concetto che evidentemente non si riesce a fare comprendere qui è che, certamente nella consapevolezza di aver comprato casa in una determinata zona, esistono dei limiti di sopportazione. Quello che si chiede è un intervento che mitichi il fastidio, in continua crescita da anni. Non si può vivere con un continuo ronzio nelle orecchie e no, non si poteva mettere in conto, perché se il lavoro fosse stato progettato sin da subito con alcuni banalissimi accorgimenti, non saremmo qui a parlarne. E’ come se chi vive vicino all’ospedale non mettesse in conto di sentire un po’ più spesso di altri la sirena dell’ambulanza: certamente lo fa, ma pretende che la sirena non continui a suonare incessantemente anche una volta arrivata al pronto soccorso.
non ci vuole molto, un fonometro e si vede se si superano i limiti di legge.
Che poi le case ci fossero molto prima della stazione (non facciamo sofismi distinguendo tra i vari binari), avrei qualche dubbio.Non capisco come mai ad esempio i residenti di Viale Rimembranze non si siano mai lamentati….
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perchè sono lontani dai binari trochi. leggi bene l’articolo
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Palazzi attigui vuol dire attigui, non lontani.
Lontani dai binari ci sono le strade che quanto a rumore non scherzano
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sicuramente o sei un dipendente delle nord e sei sordo!!!!
I sofismi li lascio a te !!!!
Ti lascio ai tuoi dubbi…..
Prova a venire a vivere qui !!!!!
Magari “ascoltando” te ne rendi conto e ti svegli !-
se usare un fonometro è un sofismo…..magari non sai neppure cos’è.
Ma il rumore si misura, non è una sensazione.
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Sicuramente che vive in quelle abitazioni ha il polso della situazione rispetto a chi vive da qualche altra parte, per cui alcuni commenti sono inutili.
Ciò detto comprare di fianco ad una stazione, come quella di Saronno strategica a livello geografico, implica dei possibili e futuri “rischi”.
Questo non significa sopportare il rumore ma capire se e cosa si può fare per migliorare la Vs situazione.
Magari i convogli hanno banalmente degli impianti di frenata non proprio silenziosi e si richiede un intervento, insomma vivere con un fischio nell’orecchio non è proprio il massimo.
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Le barriere antirumore ok, ma si può fare un balloon loop a nord della stazione tra le linee per Como e Varese che permetterebbe anche di evitare l’inversione di marcia del convoglio.