25 aprile 2014: per scontri e contestazioni 16 a processo

SARONNO – Sedici rinvii a giudizio per le tensioni che avevano caratterizzato il 25 aprile saronnese di due anni: ora è stata fissata anche la data del processo, previsto giovedì 16 giugno al tribunale di Busto Arsizio dalle 9 in poi quando, all’ingresso, ci sarà anche un “presidio solidale” nei confronti degli imputati. Mentre lunedì 13 giugno è stato annunciato un convegno alla Casa del partigiano di via Maestri del lavoro 7 a Saronno, dalle 21 e dal titolo “Il fiore meraviglioso, testimonianze partigiane” a cura della sezione di Ispra dell’Anpi, l’Associazione dei partigiani italiani. Il tutto con la “regia” della “Assemblea delle realtà di movimento della provincia di Varese”.
Alla sbarra sono soprattutto giovani, molti di “area anarchica” e vicini al centro sociale Telos, ma non solo: devono rispondere delle ingurie nei confronti dei rappresentanti istituzionali che erano presenti al corteo del 25 aprile, di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. In una mattinata caldissima, quella volta, al corteo ufficiale partito da piazza Libertà si unì un folto gruppo di contestatori che ce l’avevano soprattutto con il sindaco di centrosinistra, Luciano Porro, secondo loro “reo” di avere in quel periodo autorizzato Forza Nuova, compagine di destra, ad allestire gazebo propagandistici a Saronno e per le polemiche legate all’occupazione dell’ex macello comunale di via Don Luigi Monza da parte di alcuni senza tetto, ai quali il Comune aveva “dato lo sfratto”. Ci furono cori per tutto il percorso e nei pressi del parchetto Salvo d’Acquisto anche scontri con le forze dell’ordine, maganellate e tre lievi feriti fra i manifestanti; e due fra i poliziotti, uno ad una mano e l’altro morsa da un cane. Poi fischi ed urla durante i discorsi ufficiali in piazza Caduti saronnesi mentre da un palazzo adiacente venne srotolato un enorme striscione contro Porro ed il Pd.
27052016
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Commenti
Condanna esemplare e tutti sti non Saronnesi a casa loro!
Liberi!
6 mesi senza condizionale sarebbe il minimo. Chissá mai che capiscano e devono smetterla di rompere le scatole con le loro paturnie. E violenza.