Distrutti 3 nidi di rondine. Enpa e Lipu ne mettono di nuovi
CARONNO PERTUSELLA – Se la sono presa con le rondini, arrivando a grattare via i loro nidi dal muro. E’ successo in un cortile in paese dove fortunatamente i residenti sono intervenuti con l’aiuto di Enpa e di Lipu per ripristinare un punto di riferimento per i volatili.
Tutto è iniziato qualche giorno fa quando i residenti di un cortile si sono accorti che qualcuno aveva raschiato via i nidi dal muro: “Era un lavoro fatto con precisione – raccontano – e che ha cancellato un punto di riferimento per una colonia di rondini che arrivava a Caronno da oltre un centinaio di anni. Almeno a giudicare dai reso conti dei nonni dei residenti del cortile”.
E’ stata immediamente avvisata la sezione saronnese dell’Enpa: “I volontari si sono recati sul posto con una guardia zoofila che ha documentato l’atto vandalico. Le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono protetti dalla legge che ne vieta l’uccisione e la distruzione, tanto che questi gesti si configurano come reati perseguiti penalimente”.
Ma non solo. Sono stati posizionati dei nidi artificiali donati dalla Lipu Oasi Cesano Maderno nella speranza che le rondini possano tornare a deporre nuovamente le loro uova.
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29042016
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Commenti
Le rondini mi piacciono un sacco, sono gli unici “migranti” che dobbiamo davvero accolgiere e proteggere.
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Le rondini vengono DALL’AFRICA, non dalla Siria, sono migranti economici e non profughi. Vogliamo fare la fine vista in uccelli di Hitchcock, in cui degli ONESTI CITTADINI vengono aggrediti e uccisi da queste torme di volatili? I soliti BUONISTI che vogliono distruggere l’Italia!
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Giusto. C’e’ anche da dire che le rondini rimangono solo sei mesi, poi se ne tornano in Africa.
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Giusto. RUSPA volante!
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Solito commento inopportuno.
Bravi: ENPA e LIPU
La distruzione dei nidi di rondine, oltre a essere vietata dalla legge, denota una grandissima ignoranza. Le rondini sono utilissime nella lotta contro le zanzare e sono una specie sempre più minacciata, da tanti fattori, che vanno dalla predazione nelle zone dove svernano, alla cementificazione del territorio fino all’uso sconsiderato di erbicidi e pesticidi. Se un tempo nei nostri campi e cortili c’erano centinaia e centinaia di esemplari, oggi sono decine. Uno degli aspetti particolari di questa specie sta nel fatto di tornare dopo ogni stagione nel nido dell’anno precedente e il loro ritorno era sempre un chiaro segnalo del ritorno della primavera. Predilige cortili, fienili, stalle, cascine… e questo è un altro motivo per cui sta diminuendo soprattutto nei nostri territori.
Per ovviare al problema delle deiezioni che potrebero esserci alla base del nido, basta posizionare un semplice pannello poco sotto, credo che rivolgendosi a qualsiasi associazione è possibile avere tutte le informazioni possibili.
E’ fondamentale rispettare i nidi e semmai curarli, custodirli, verificando se ogni anno le rondini tornano a nidificare.