Veronesi: “No al consumo di territorio, ma si devono rispettare le regole”

SARONNO – “La memoria non mi aiuta a ricordare a quale partito o lista civica l’allora sindaco ed oggi consigliere comunale Pierluigi Gilli appartenesse quando la sua amministrazione approvò il progetto di trasformazione di una delle poche aree verdi rimaste in Cassina Colombara. Non si può certo dare la colpa a Scelta Civica, o meglio ad Unione Italiana, per le scelte amministrative dell’allora amministrazione GIlli. Non è però sufficiente cambiare bandieruola per dimenticare quanto è accaduto in passato”.
Inizia così la replica del capogruppo leghista Angelo Veronesi alle dichiarazioni dell’ex sindaco sull’approvazione della delibera inerente alla Cascina Colombara arrivata nell’ultimo consiglio comunale.
“La Lega era e rimane fortemente contraria alle nuove costruzioni su terreno verde. Da sempre preferiamo che venga recuperato il territorio già urbanizzato, senza sprecare ulteriormente il poco territorio verde rimasto.
Siamo però convinti che non si possano cambiare le carte in tavola in modo arbitrario.
Mettiamoci nei panni di un privato che rispetta tutte le regole scritte dal Comune. Arrivato in fondo alla procedura amministrativa che ha richiesto tempo e denari, come sarebbe stato possibile che il privato si trovasse davanti ad un cambio di regole addirittura retroattivo?
Non si possono cambiare le carte in tavola ad un’iniziativa privata che ha rispettato le regole imposte dalle passate amministrazioni.
Il consiglio comunale decide le regole scritte nero su bianco che devono essere chiare e valere per tutti. Non si possono cambiare i regolamenti retroattivamente. La dirigenza del Comune vigila poi sul fatto che le regole vengano applicate in modo equo e giusto senza fare distinzioni arbitrarie tra cittadini.
Facciamo la cronistoria. Il piano di Cassina Colombara era stato approvato dall’Amministrazione Gilli. La variante urbanistica di cui si è trattato nello scorso Consiglio Comunale era stata approvata sotto la guida del PD. Nessuno ha presentato osservazioni nei tempi stabiliti dalla Legge relativamente a suddetta variante.
Il consigliere Pierluigi Gilli dovrebbe spiegare a tutti i cittadini come avrebbe potuto il Consiglio Comunale ribaltare una decisione già presa in passato e porsi in contrasto a regolamenti e a convenzioni già stipulate. La scelta avrebbe potuto essere interpretata come una decisione arbitraria e addirittura retroattiva.
Nessuno di noi è abituato a prevaricare il privato anteponendo scelte arbitrarie alle regole scritte.
Il consiglio comunale non si è espresso nel merito del piano, che non abbiamo certo approvato noi leghisti. Il consiglio si è espresso invece sulla mancanza di osservazioni da parte dei cittadini ad una variante del piano che era stata permessa dalla passata amministrazione. Nessuno ha presentato osservazioni, per cui -a termini di legge- non si poteva fare altro che approvare la variante, altrimenti -ribadisco ancora – sarebbe stata una prevaricazione arbitraria del Comune contro il privato, scelta che non fa certo parte del nostro pedigree politico.
Il consiglio comunale, sebbene sia cambiato l’orientamento politico ed amministrativo, non può cambiare le carte in tavola che oramai sono state disposte da altri. E’ una giusta tutela della Legge nei confronti di un’iniziativa privata, che non può essere in balia dei cambi di amministrazione o delle banderuole”.
09112015
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Commenti
Veronesi non ha il dono della sintesi.
Com’e’ che hai tutta questa necessita’ in questo periodo di essere pubblicato? Ti sentivi messo da parte?
Veronesi, ritengo che gli articoli valgano per i contenuti e non per la lunghezza del testo. Apprezzo molto gli articoli del nostro attuale sindaco, concisi e stringati. Prenda esempio, può solo giovare a tutti.
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Signora Alice, forse la lunghezza non è la cosa più importante di questo articolo.
Bravo Veronesi.
Già che ci sei chiedi all’ex sindaco chi ha dato i permessi per fare quello scempio dietro la stazione che ancora ci sono i pilastri di cemento lasciati a metà!
Tu sei la mia, simpatia, simpatia, simpatiaaaaaaaaa