Andrea Monti (Lega): “Regalare cittadinanze non è una soluzione”

LAZZATE – “Regalare cittadinanze non è una soluzione”: lo dice Andrea Monti, esponente della Lega e sindaco di Lazzate. “Ci risiamo, la politica torna a proporre e discutere di come semplificare l’ottenimento della cittadinanza italiana per gli stranieri. Una questione che riemerge ciclicamente all’attenzione del dibattito politico, il più delle volte come pretesto per innescare tensioni politiche dentro e fuori le coalizioni. Torno dunque a parlarne anche su queste pagine, dove più volte ho avuto modo di mettere a fuoco un tema su cui facilmente molti perdono il senso della realtà” rimarca Monti.
Che prosegue: “Credo che siano tre i punti nevralgici su cui porre l’attenzione: il primo è intendersi sulla natura della cittadinanza, ovvero se vada intesa come un riconoscimento di avvenuta integrazione oppure come uno strumento per facilitarla. Il secondo punto è fotografare la dimensione del fenomeno in Italia, ovvero i numeri e i trend di concessione di cittadinanze, per confutare la tesi sulla presunta carenza legislativa. Il terzo e ultimo aspetto, che potrà sembrare banale, sarebbe quello di interrogarsi se la cittadinanza sia davvero un’esigenza per gli stranieri. Qualcuno si è mai posto il dubbio se sia davvero così diffuso il desiderio di diventare italiani? Cosa significa cittadinanza? La definizione più comune la descrive come un “vincolo di appartenenza di un individuo a uno Stato”. Si parla di vincolo, ovvero di un legame che assume carattere impegnativo o addirittura obbligatorio, tra un singolo individuo e lo Stato di appartenenza. Basterebbe questo per comprendere come siamo di fronte a un rapporto di lungo periodo, che genera diritti e doveri, saldando un legame forte, appunto un vincolo che non può essere sciolto facilmente. La natura e l’idea stessa di cittadinanza sono quindi intese come il vincolo che ti lega a una comunità di persone, anzi di cittadini che condividono lo stesso legame. Ciò significa che l’individuo che decidesse di assumere questo “vincolo” lo dovrà fare necessariamente a seguito di un percorso che abbia reso solide in lui le motivazioni che lo porteranno per lungo tempo, probabilmente fino alla morte, a mantenere questo legame. Da tutto questo si deduce che la cittadinanza, riferita ai cittadini stranieri, non può che essere intesa come il coronamento di questo percorso, che potremmo anche identificare come un processo di integrazione, che culminerà nell’ottenimento della cittadinanza, ovvero la certificazione di essere pronti a stringere quel vincolo, saldare quel legame duraturo.Sbaglia quindi chi, per motivi politici, ideologici o di opportunismo, vorrebbe trasformare la cittadinanza in uno strumento utile a far partire quel processo di integrazione, ovvero prima che il soggetto sia nelle condizioni di assumere quel vincolo e quel legame, contraddicendo il significato stesso della cittadinanza. L’integrazione è un processo difficile, faticoso, talvolta quasi impossibile, cercare scorciatoie non è la soluzione”.
20082024
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Commenti
Mi ha sorpreso Monti,però bisogna trovare una soluzione e lo ius scolae è meglio di quello che c’è ora ,e si mette la parola fine ,e lo mette il centro destra,e non la sinistra che quando governa si dimentica,e ha altre priorità.
neppure regalare voti alla lega