Donald Trump propone di pagare il debito nazionale in BTC
Proposta candidato Repubblicano rafforza sempre più la leadership delle criptovalute.
Il candidato Repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, infiamma sempre più la campagna elettorale, lanciando una proposta che sa di sfida, non solo politica, all’Amministrazione attuale del Presidente uscente, Joe Biden, e alla candidata democratica, Kamala Harris. Il Tycoon propone di pagare il debito nazionale, oggi pari a 35mila miliardi di dollari, in Bitcoin. La nuova, provocatrice “ricetta” anticrisi, in risposta all’attuale azione del Governo americano che ha aggiunto mille miliardi al debito nazionale attuale, suscitando non poche preoccupazioni. La proposta repubblicana, e non solo repubblicana, tuttavia dimostra la potenza e la crescita di consensi che il mondo delle criptovalute si sta guadagnando. Oltre agli assets digitali principali, cresce anche il seguito delle “meme coin”, viste come vera alternativa per diversificare gli investimenti. Pepe Unchained, ad esempio, ha registrato una prevendita da record.
La campagna elettorale per le elezioni presidenziali di novembre è entrata da diverse settimane nella sua fase clou. A “scuotere e scatenare i forti venti”, è l’ex Presidente degli Stati Uniti, oggi nuovamente candidato per i Repubblicani, Donald Trump, che lancia una proposta che, tuttavia, va oltre la classica provocazione politica. Il Tycoon suggerisce di pagare il debito pubblico nazionale americano, con l’uso di Bitcoin (BTC). Soluzione, questa, considerata dal “magnate” statunitense la “via perfetta” per scongiurare la crisi. A livello pratico, sarebbe la giusta e perfetta ricetta per contrastare quanto il Governo attuale sta facendo, in questo momento. L’attuale Amministrazione americana ha aggiunto mille miliardi al debito nazionale attuale. Un fatto che preoccupa molto, soprattutto gli analisti economico-finanziari, che vedono in questa mossa il rischio concreto di un’inflazione incontrollata.
Trump ha ribadito questo suo pensiero, spiegando in dettaglio la proposta lanciata, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva, FOX News. Parole molto chiare: “Chissà, forse pagheremo i nostri 35.000 miliardi di dollari di debito nazionale con un piccolo assegno cripto, no? Potremmo consegnare un po’ di Bitcoin e risolvere il nostro debito di 35.000 miliardi di dollari“.
Al di là delle reazioni di rito di natura politica, indubbiamente quanto dichiarato dal candidato repubblicano, dimostra quanto negli Stati Uniti la potenza e il consenso di BTC e tutti gli altri assets digitali, siano molto forti al contrario, invece, di come la pensano nel circondario UE.
Dal Grande Continente all’Italia fino al resto del Mondo: BTC e cripto possono salvarci dal default?
Gli Stati Uniti e l’Amministrazione presidenziale uscente, a detta anche di Donald Trump, sta praticando una soluzione dove, da una parte, il dollaro viene svalutato. Subito dopo, si batte nuova moneta per ripianare il debito pubblico. A questo, aggiungiamo i 1.000 miliardi di dollari, pari al debito globale accumulato dagli Stati Uniti negli ultimi 200 anni, che al giorno d’oggi vengono aggiunti al debito attuale ogni tre mesi, causa il deficit di spesa. Circa il 76% dei soldi che entrano nelle casse del Continente a Stelle e Strisce, provengono dalle tasse che i cittadini pagano ogni anno; entrate fiscali con le quali il Governo statunitense paga gli interessi sul debito.
Nell’attesa di capire, da qui ai prossimi tre mesi, a quale destino andrà incontro l’America, sia sul fronte presidenziale, che sul fronte nazionale, e internazionale, l’idea di pagare il debito pubblico e gli interessi sul debito sarebbe una soluzione ad hoc anche per gli altri Paesi del globo terrestre, a cominciare dai Paesi UE. Tuttavia, causa i forti diktat imposti dalla BCE, nessuno Stato membro dell’Unione Europea ha il coraggio, almeno per il momento, di mettere sul piatto della bilancia una proposta di tal livello.
BTC e criptovalute sempre più forti, ma occhio alle “meme coin”
Se i principali assets digitali, BTC in primis, dimostrano di avere la loro forza, la loro ben precisa identità, e di competere su un mercato globale, indubbiamente difficile e intricato, ma non così impossibile, da circa tre o quattro mesi l’occhio degli investitori, soprattutto l’occhio di quelli più fedeli ed esperti, sta focalizzando tutta la sua attenzione su altre possibilità di investimento. Diversificare gli investimenti, è uno step fondamentale per evitare e ridurre al massimo i rischi di perdita.
Le “meme coin” e diversi, interessanti progetti con un core business fondato su “meme coin”, giorno dopo giorno dimostrano di voler scrivere pagine e pagine interessanti della storia economico-finanziaria. Tanti i progetti nuovi, innovativi, le cui prevendite stanno riscuotendo enorme successo. Pepe Unchained è uno di questi.
PEPE UNCHAINED
Il principio si chiama “Pepe”, il “meme“. PEPU, invece, è la criptovaluta speciale o “meme coin” che, insieme alla blockchain Layer-2, costituisce l’asse portante del progetto Pepe Unchained. Grazie alla rete blockchain Layer-2, tutte le transazioni saranno più rapide, offrendo agli utenti registrati l’opportunità di ottenere interessanti ricompense in modo passivo.
La “meme coin” PEPU è ancora disponibile per l’acquisto in prevendita; il valore di 1 PEPU è di 0,008875 dollari. La “presale” ha registrato un flusso da record: raccolti, in totale, 7.335.267,4 dollari. I possessori di PEPU dopo l’acquisto possono mettere i loro token in “staking“, aumentando fin da subito le loro ricompense passive che, grazie a un alto tasso di rendimento (APY), in questa fase crescerebbero a vista d’occhio.
La prevendita è ancora in corso, quindi acquistare i token PEPU e metterli in “staking”, al momento, è la scelta migliore da annotare nella propria agenda economico-finanziaria. Scaricando il Whitepaper in formato PDF, è possibile trovare maggiori informazioni e capire meglio sul progetto Pepe Unchained.
Scopri di più su Pepe Unchained