Violenza sessuale di gruppo e convoglio devastato: nei guai 3 minori
SARONNO – Violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, danneggiamenti ed interruzione di pubblico servizio: sono i reati di cui devono rispondere tre ragazzi, tra i 15 e i 16 anni, protagonisti lo scorso 8 gennaio di una giornata da “Arancia meccanica” in cui hanno divelto tre vagoni un treno della linea Saronno-Albairate di Trenord e poi sequestrato, nella casa in uno dei tre, una coetanea immobilizzandola e palpandola ripetutamente prima che la giovane riuscisse a divincolarsi e a chiamare il padre.
L’episodio è stato reso noto solo ora perchè lunedì mattina il giudice per le indagini preliminari ha disposto che i tre fossero messi “ai domiciliari”. Ma facciamo un passo indietro tornando all’8 gennaio quando un gruppo di giovani, tutti studenti senza precedenti penali e di origine magrebina ma da tempo residenti in Italia, decidono di saltare scuola ed andare a Milano. Dopo una mattina per negozi decidono di tornare a Saronno in treno. Quando il convoglio arriva alla stazione di Saronno Sud tre di loro iniziano a dare in escandescenza: rompono i vetri di tre carrozze, svuotano un estintore rendendo l’area irrespirabile e costringendo i viaggiatori presenti a cambiare carrozza. Il personale del treno cerca di fermare i giovani vandali che scappano a piedi. Il convoglio non può proseguire la sua corsa a causa dei danni, (è stato anche tirato il freno a mano) e così gli altri viaggiatori compresi gli amici del terzetto, tra cui due ragazze, aspettano il treno successivo ed arrivano alla stazione di Saronno. Tutti decidono di andare a casa mentre una 15enne resta in stazione ad aspettare i tre fuggitivi.
I quattro decidono di continuare la giornata insieme e quindi vanno prima in un negozio di kebab e poi a casa di uno dei tre che viveva a ridosso del centro storico. Nell’abitazione non c’è nessuno e la ragazzina capisce di essere nei guai quando uno dei tre le chiede di vedere tutti insieme un video porno. La 15enne, seduta sul divano, si rifiuta ma i tre la bloccano ed uno le infila una mano dei pantaloni. La vittima riesce a liberarsi e cerca di uscire ma scopre che la porta è chiusa a chiave. I tre la braccano e così finisce nuovamente sul divano. Uno le sale a calvacioni e le dice che la lasceranno andare solo se farà sesso con tutti loro. Le alza la maglietta e la tocca, toccandosi poi nelle parti intime. La ragazza reagisce si divincola e riesce a prendere il telefonino facendo partire una chiamata al padre. La 15enne finge di parlare con il genitore anche se la linea cade dopo pochi secondi. Il padre la richiama e la ragazzina riesce a rispondere in lacrime.
Spaventati dalla possibilità che arrivi il genitore della ragazza i tre le aprono la porta e lei corre in strada. Attira l’attenzione di due cinquantenni che l’accompagnano in stazione. Qui la giovane trova i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile già sulle tracce del terzetto che aveva devastato il treno. I militari, avevano già visionato i nastri della videosorveglianza del raid e dalla descrizione della ragazza capiscono che si tratta dello stesso trio e facendosi indicare l’abitazione in cui era stata portata iniziano ad identificarli.
La ragazzina viene accompagnata la pronto soccorso visibilmente agitata mentre i militari ritrovano l’appartamento in cui era stata bloccata risalendo così all’identità di tutti i complici due dei quali sono tra loro parenti. Si tratta di tre giovani, due residenti a Saronno ed uno nel Comasco, tutti studenti che vivono in famiglie senza particolare problemi e che al momento sono sottoposto alla permanenza in casa (ossia gli arresti domiciliari per i minori).
21052015
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Commenti
A leggere i commenti…. tutti leoni dietro la tastiera !!!
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quando poi lasci la tastiera e queste cose le vai a dire in piazza, non fai in tempo ad aprir bocca che ti bollano come razzista e ti tirano i sassi ! … allora oltre alla tastiera usiamo la matita indelebile e mettiamo la crocetta al posto giusto il 31 maggio… non si risolve tutto ma almeno si inizia. Così come siamo messi sarà sempre peggio.
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E si mi era sorto il dubbio che divulgando la notizia di quanto successo l’8 gennaio adesso si stesse dando una mano ai mangia fagioli, che strano.
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questione di gusti gastronomici… forse è meglio che continuare a mangiare la “frittata col porro” cucinata male 🙂
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Veramente è da tanto che si legge di queste notizie……purtroppo!!
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E lo sai perché? Perché il cittadino non é tutelato dalla giustizia italiana. C’é disparità di trattamento tra l’extracomunitario e l’italiano, (sempre indiscutibilmente a favore dei primi) e la tastiera é l’unica cosa che gli é rimasta! haimé
Tutto a posto. Saronno è pulita e in ordine. Nessun problema di ordine pubblico. Parola di Sindaco… Ricordatevi quando andrete alle urne che tutte queste brutte cose potrebbero capitare a voi o ai vostri cari.
Ringraziamo colui che li ha voluti è che li tutela…… Ma portateli a casa tua
dateci i nomi
che schifo arresti domiciliari?! mandateli a fare i lavori forzati con castrazione chimica…..
Evviva la società multiculturale!!!
MINORENNI , DEVONO PAGARE PURE LORO, BASTA QUANDO CE’ UN CRIMINE GUARDARE ED APPLICARE LA SCUSANTE DELL’ETA, O LA SCUSANTE NON ERA IN GRADO DI INTENDERE E DI VOLERE ,CHI SBAGLIA DEVE SOLO PAGARE ,NON ASPETTIAMO CHE SCAPPANO I BUOI………………………..
Perfettamente integrati: ….quindi tutto a posto!
Animali!
Dateli a noi, non ai domiciliari. Rimpiangeranno di non essere andato a scuola quel giorno.
Saronno è diventata come le antiche cittadine del far-west , piena di delinquenti giovani e non , violenze , rapine , illegalità . Solo che nel vecchio far-west i c’era lo sceriffo che li contrastava e quando non bastava metteva i manifesti con nomi cognomi , foto e le taglie per prenderli vivi o morti. A Saronno non c’è lo sceriffo , non sono pubblicati nomi cognomi e foto dei delinquenti e le taglie non sono più di moda , ultima nota nel vecchio west però i cittadini erano liberi di difendersi con le armi , ora no …………..era meglio allora o adesso ?????
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E si, spiegaglielo tu al Porro e ai suoi Compagni …
….e i danni chi li paga????!!!
Che schifo!
Rimango in attesa del commento da parte dell’Imam , colui che è intervenuto alle celebrazioni del 25 aprile a Saronno.
Credo che possa e debba dire molto su entrambi i reati: distruzione di cosa pubblica del Paese ospitante e violenza su una ragazza , cittadina del Paese ospitante
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Quando sarà un italiano a commettere il reato verrà interpellato il parroco, non tema.
Guai… Secondo me passo più guai io di loro che pagando un abbonamento da 26 anni e le tasse.
Benito!!!!!
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A NOI!!!
Sono sconvolto
A questi giovani ci vuole il bastone come si usava una volta.
E poi dicono razzisti a noi, tutti fuori gli stranieri a calci in culo!