Nuove pietre d’inciampo per Cogliate e Ceriano, alla memoria di Clarino Basilico e Umberto Guasconi

COGLIATE / CERIANO LAGHETTO – Sono 33 le nuove pietre d’inciampo, realizzate dall’artista tedesco Gunter Deming, che sono state consegnate alla provincia di Monza Brianza lo scorso martedì; tutte in memoria di cittadini deportati durante la seconda guerra mondiale. Una di queste in memoria del cogliatese Clarino Basilico, un’altra dedicata al cerianese Umberto Guasconi.
Cogliate celebra così la memoria del militare Clarino Basilico, nato in città nel 1909. Si arruolò nel 1941, lasciando la moglie Cattaneo Angiola di Vincenzo e un impiego da guardia notturna in una ditta privata. Nel 4 luglio 1944 venne deportato come internato militare a Werdohl Kommando, in Germania, ma la notizia della sua morte giunse solo nell’ottobre 1945. Dei suoi giorni da deportato si è trovata una testimonianza: “Deportato in Germania soffrì la prigionia e l’internamento con animo sereno esempio a tutti di nobiltà e fierezza. Affranto dagli stenti e dai lunghi digiuni, estenuato da un lavoro duro ed inumano fece olocausto della vita per un più alto ideale di carità e giustizia. Gli ultimi istanti furono confortati dall’assistenza religiosa di Padre Michele Marini e da quella medica del Dottor Onorato Mascheroni affratellati dal comune destino”.
Umberto Guasconi, invece, nato a Campiglia Marittima fece il capostazione a Ceriano Laghetto, che ora ne onora la memoria. Egli nascondeva nella cantina della stazione fucili con munizioni, bombe a mano e altro materiale bellico che consegnò, in un secondo momento, ai partigiani. Ospitava in casa sua perseguitati politici e favoriva il movimento di liberazione, ma per la delazione di una spia, il 12 gennaio 1945 venne arrestato e imprigionato nel carcere di San Vittore e relegato nel campo di concentramento di Bolzano-Gries dal 16 gennaio 1945. Venne liberato il 30 aprile 1945.
(foto archivio: precedente posa di una pietra d’inciampo)