Sac: “Con Lonardoni rilanceremo Saronno senza partiti”

SARONNO – “In questi giorni si sono sentite le voci più disparate sulla scelta di Saronno al centro del candidato sindaco. Ci saremmo stati spaccati da lotte fratricide. In realtà non è stato così. Siamo arrivati alla scelta di questa candidatura in una riunione molto serena. Dopo aver lavorato per settimane sul programma in un’ora abbiamo trovato la quadra. Abbiamo solo atteso che il candidato sciogliesse la riserva”.
Così Paolo Strano, fondatore di Saronno al centro ha aperto la conferenza stampa con cui la lista civica ha confermato, definitivamente, la sua corsa in solitaria candidando come sindaco Dario Lonardoni.
Sessantanove anni originario di Verona ma residente a Saronno dal 1967 Lonardoni è andato in pensione nel 2012 dopo aver ricoperto a lungo l’incarico di direttore generale di Ferrovienord.
“Di Saronno al centro mi ha subito conquistato il gruppo e le modalità di lavoro. Mi sono trovato preso da un entusiasmo giovanile quello che ti fa fare cose che non faresti… come candidarsi. Non avrei mai fatto questa scelta con un partito politico ma penso di poterlo fare solo in una lista civica e come “sindaco a tempo”. Credo che le liste civiche, come la nostra, siano una anomalia della politica, legata in questo momento storico al fatto che i partiti non riescano a dare risposte convincenti”.
Del resto il “no” di Saronno al centro ai partiti è stato rimarcato, in apertura di conferenza, anche da Enzo Volontè: “Abbiamo fatto partire questo progetto due anni fa perchè abbiamo capito che non era più l’epoca delle magliette ma che serviva andare oltre e schierare persone capaci che lavorassero insieme senza la lente dell’ideologia”. Da questo punto di partenza è arrivata la decisione di rinunciare ad ogni alleanza e anche le linee guida per la scelta del candidato sindaco: “Non abbiamo voluto un candidato politico, come possono essere Licata, Gilli o Fagioli, ma una persona che avesse soprattutto esperienza dirigenziale”.
Non a caso nel suo intervento Lonardoni è partito proprio dalla sua esperienza di Ferrovienord ed ha tradito un pizzico d’emozione quando ha raccontato il suo rapporto con la città degli amaretti: “Sono arrivato qui a 19 anni da Verona, mi sono laureato, ho costruito qui la mia famiglia. Ma è sotto gli occhi di tutti come la città sia cambiata, e non in meglio. Ci vuole una svolta!”.
Tante le proposte lanciate nel suo breve excursus sul programma “dalla necessità di garantire ai saronnesi di potersi muovere in sicurezza” al “rilancio del centro storico a partire da piazza De Gasperi” senza dimenticare il 30 all’ora e le aree dismesse.
Lonardoni è stato molto pragmatico tanto da precedere le domande dei cronisti sui possibili apparentamenti al ballottaggio: “Siamo pronti a collaborare con chiunque la veda come noi”
25032015
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Commenti
Qualcuno in questo sito prima di dare giudizi (a vanvera) dovrebbe informarsi sulla persona, che conosco personalmente e che mi risulta essere onesta, capace, e molto molto attiva nei suoi progetti e negli impegni presi e portati a termine. Anch’io come Luca sono stato per diversi anni sotto la sua Direzione presso Ferrovienord, e posso confermare che Dirigenti di tale e tanto rigore morale non é facile trovarne. Ottima (e rara) occasione per Saronno da sfruttare … Forza Dario!
Avendo avuto la fortuna di lavorare per quasi 20 anni alle sue dipendenze posso solo assicurarvi che puo essere la persona giusta….!!!persona di grande stile e umanita”….
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Mi unisco al tuo commento: adesso che è libero dagli impegni di lavoro, è un onere ma più di tutto un onore vederlo candidato sindaco. Rinnovo la stima di allora, con la fiducia di oggi.
Il SAC di Saronno…. Scusate, era facile….
persona seria e preparata che conosco personalmente. Lo voterò sicuramente.
Una presentazione più soporifera non l’avevamo ancora vista,dopo lo spot a Ferrovie Nord sono arrivati piccole frecciatine e spot di alleanze possibili,io tutte queste note sul programma non le ho colte…
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Caro Marco, la Tua presenza curiosa ha avuto purtroppo lo sfogo in una grossa invidia. Continua pure sulla Tua strada Gilliana ricordandoti però che è a fondo cieco. Se poi non hai “colto” le positività del programma, purtroppo sono a ricordarti che non è da tutti riuscire a capire subito.
Ho mandato delle richieste di chiarimento su alcuni punti del programma di lista: sono ancora in attesa delle garantite delucidazioni…
Aspetto fiducioso.
dall’intervento dell’ing. Lonardoni ” non ho mai percepito interessi di parte in sac”, uhm sicuro? con volontè? nessuno nessuno?
rimane il fatto -incontrovertibile- che nel panorama politico saronnese tra Gilli (alto profilo ed esperienza ma ha fatto il suo tempo), Licata (inesperienza) Fagioli (candidatura di partito) la candidatura dell’ing. Lonardoni è indubbiamente la migliore
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con la differenza che Gilli e Fagioli hanno esperienze amministrative; gli altri (tutti indistintamente) non pervenuti.
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Come lo descrivi tu …farlo fesso Lonardoni a prescindere, mi sembra davvero un azzardo! Devi leggere e capire ciò che dice: non parla di lui come navigato in politica, ma di chi sa il fatto suo nella vita e si fida di chi politica ne mastica, e di chi ha esperienza in comune. Leggi i nomi dei fondatori di SAC, c’è pure un funzionario conosciutissimo del comune, chi ne sa di sport, chi conosce la saronno servizi.
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Scelta di Sac che condivido: un manager svincolato dalla politica per far rinascere Saronno.
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Ma certo…la politica nelle ferrovie non ci è mai entrata…cooome nooo…
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Svincolato dalla politica? Chissà chi lo avrà mai messo in ferrovia
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So che la Regione è in compartecipazione in ferrovia dal ’75, leggo che il signore lavora in ferrovia dal ’67… facciamo due conti su chi viene prima…
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caro Bruno mi sa che due conti devi imparare a farli tu, tornando a scuola perché 1975-1967 fa 8, anni senza partecipazione della regione. Quindi secondo il tuo ragionamento una persona non può diventare direttore dopo 35 anni di lavoro nella stessa azienda? Strano vero? Ma a volte capita e noi gliene siamo grati!
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parole e pensieri in libertà, comunque oltre alla meritoria coerenza di Volontè e Strano c’è da ricordare che fanno politica da una trentina d’anni… quindi rifarsi la verginità è un po’ dura.
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Esatto! La situazione attuale è anche causa loro
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… e il loro passo indietro sarebbe un espiare colpe del passato?
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Secondo me silighini becca più voti di SAC, il che è tutto un dire.
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secondo me SAC prende il 1000% in più di Silighini.
Ma che commento è?
…finalmente qualcosa di nuovo a Saronno, mentre Porro scarica le ennesime responsabilità su Trenord, a prefetto, questore, protezione civile e chissà chi altri per le rapine sui treni, un “vento” nuovo si avvicina a Saronno che spazza le nubi del “non decidere”: un nuovo orizzonte si apre qualcuno che si propone per “decidere” da manager, assumendosi le proprie responsabilità per le decisioni prese.
Qui mi pare che SAC ha giocato l’ “asso” :gli altri che carte hanno giocato? Gilli (il re “di denari” ma senza corona), Fagioli (Il Fante a cavallo per lo “zoccolo duro”), Licata (la regina “dei rossi” privata della bacchetta magica sequestrata dallo zar Nicola)… tutti gli altri …..”scartine”.
Qui mi par chiaro che la prima mano vada a SAC! per la bella appuntamento al ballottaggio: interessante ci fosse un bel testa a testa, tra chi gettò il dado (alea iacta est) e chi oggi attraversa per primo “il Rubicone” e già lo aspetto sull’altra sponda.
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mi scusi Ilsaronnese per quante responsabilità si possano dare a Porro come si fa ad affermare che le responsabilitò delle rapine sui treni sia del comune di saronno? anche se fosse dovrebbe per par condicio scrivere che la responsabilità è anche del sig. Dante Cattaneo visto che le rapine sono state compiute anche nella sicurissima Ceriano Laghetto. Tralasciando il fatto che a bordo treno mi risulta molto difficile capire come la responsabilità possa essere di un comune e non della ferrovia
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porro-rapine-sui-treni-chiedete-un-commento-anche-a-prefetto-e-ferrovienord
Prima di parlare ..occorre informarsi e leggere.
Per la serie male non fare paura non avere, le colpe sono sempre degli altri, e tocca a loro intervenire se le cose non vanno: …Porro, il protagonista!
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Non riesco a rendermi conto di quanto una lista civica possa davvero stravolgere un risultato elettorale, in cui il riconoscimento di un simbolo polito può rappresentare per l’elettore l’unico motivo di voto,ma una nota credo sia doveroso fare: Volontè e Strano due anni fa hanno iniziato un percorso con un preciso intento dichiarato,e sono arrivati in fondo con coerenza e determinazione, coerenza dimostrata anche nella scelta del candidato sindaco. Forse queste persone sono davvero serie e affidabili, e forse Saronno ha davvero bisogno di un gruppo di questo tipo.
E certo ! In tutti questi anni le ferrovie nord e palazzinari hanno cambiato Saronno e non in meglio !
In meglio i loro affari…
Ovviamente senza partiti e neanche politica…SAC: Solo Affari Comunque!
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Non condivido il tuo commento perchè è evidentemente supportato da una eccessiva dose di demagogia politica. Leggo invece positivamente la scelta di SAC che ha affidato ad una persona capace la possibilità di far uscire Saronno dal buio pesto con cui Porro ha amministrato.
Al ballottaggio i partiti andranno bene, tutti.