Settanta ragazzi al dibattito sulla sorveglianza speciale

SARONNO – Hanno riempito la Sala Nevera gli attivisti e i simpatizzanti del centro sociale Telos che giovedì hanno partecipato alla serata “Sorvegliare è punire” un incontro pubblico per capire “da dove arriva e cos’è il tentativo della Questura varesina di dare la sorveglianza speciale ad un ragazzo di Saronno”.
Alle 21 erano quasi una settantina le persone nella Sala Nevera. C’erano molti giovani ma anche esponenti della società civile saronnese ed alcuni docenti.
L’introduzione è stata affidata dall’avvocato Gabriele Fuga che difenderà il giovane saronnese nell’udienza di martedì 27 gennaio al tribunale di Varese. Fuga ha presentato il quadro normativo sulla sorveglianza speciale spiegando come e perchè non sia applicabile al ragazzo saronnese, in sostanza anticipando la tesi difensiva.
A catalizzare l’attenzione dei presenti sono state le testimonianze di due giovani torinesi che in passato hanno subito la sorveglianza speciale. Con semplicità e schiettezza hanno raccontato la propria storia. E’ stata poi la volta di un excursus sulla situazione saronnese conclusa da un vivace dibattito.
Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 24 gennaio quando si terrà un corteo seguito da una taz, occupazione temporanea con concerto.
(foto d’archivio)
17012015
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Commenti
Quante ca…te, un delinquente é un delinquente punto! Dibattiti, conferenze, manifestazioni, comizi… Quanto tempo sprecato..
Al posto di occupare le case potrebbero farsi ospitare da ” esponenti della società civile saronnese e da alcuni docenti “
Ci sarà pure una ragione per la sorveglianza speciale. O si tratta un santo benefattore?
i telos… quelli che rubavano la corrente,quelli che nella sede avevano pannelli,panchine e materiali vari che avevano sottratto alla comunità…..