Visto da Varese: Autolaghi, per i 100 anni nuovo raccordo col centro città

di EZIO MOTTERLE
Sarà la ciliegina sulla torta dei 100 anni, un accesso tutto nuovo dell’Autolaghi al centro di Varese. O meglio, un raccordo più funzionale da e per la bretella che collega la città all’A8 diventando per quattro chilometri e mezzo statale 707. Quando il 21 settembre del prossimo anno sarà ricordato con un’attesa cerimonia il primo secolo di vita della prima storica autostrada, la Milano-Varese appunto, si potrà così ritenere risolto il problema dell’interscambio veicolare col capoluogo, da anni oggetto di disagi e polemiche. Soluzione trovata con un progetto aggiornato ai tempi per incanalare il gran traffico diretto comunque in città non trovando conveniente utilizzare le precedenti uscite alternative, quella verso il lago lungo la provinciale 1, quella verso est rimasta incompiuta in attesa del secondo lotto della tangenziale inserita nel progetto Pedemontana da collegare al valico del Gaggiolo, quella verso ovest pensata in origine con un’arteria in direzione Lago Maggiore ormai non più realizzabile vista l’urbanizzazione del percorso. Se fatti la Milano-Varese approdò da subito nel cuore della città-giardino (il corteo reale partito da Lainate quel 21 settembre 1924 giunse da Castronno puntando verso via Magenta e proseguendo su via Piave fino a piazza Trieste davanti alla stazione delle Ferrovie dello Stato), negli anni a venire con l’aumento del traffico ci si pose ben presto il problema di offrire alternative al collegamento con la “porta sud”, diverse uscite insomma prima di arrivare in in pieno centro a Varese, lasciando come estrema soluzione la bretella con semaforo finale proprio su largo Flaiano, teatro oggi della nuova ampia rotatoria ellittica che già nella prossima primavera dovrebbe essere pienamente operativa, mentre già in questi giorni è stato riattivato l’accesso in direzione Milano. Ed ecco appunto che un secolo dopo, quasi in coincidenza col primo viaggio inaugurale con Vittorio Emanuele III, la città – prossima anche a celebrare il centenario da capoluogo di provincia (lo divenne nel gennaio 1927) – perfeziona l’“abbraccio” alla sua autostrada e al sistema viabilistico connesso, rendendo il più tollerabile possibile afflusso e deflusso del traffico che da più parti insegue comunque il cuore di Varese. Considerata anche l’assenza di un adeguato sistema tangenziale.