Trenord, assessore regionale Lucente: “Polemiche strumentali dall’opposizione, i fatti ci danno ragione”
MILANO – “Le opposizioni, a corto di argomenti sulle politiche della mobilità, tornano a sollevare il tema dei compensi del Direttore Generale del Gruppo Fnm, che ricopre anche la carica di Amministratore delegato di Trenord. I compensi deliberati dal Cda di Trenord per la posizione di Ad sono totalmente riversati a Fnm, società quotata, che applica una politica di ‘compensation’ in coerenza con le dimensioni del business e le responsabilità connesse; commisurata ai benchmark di aziende similari”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, che oggi è intervenuto in Commissione Trasporti del Consiglio regionale.
“È quindi, per l’ennesima volta, del tutto strumentale – prosegue – la connessione tra il ruolo del direttore generale di Fnm e le performance dell’azienda Trenord che, peraltro, stanno progressivamente migliorando anche grazie all’arrivo di oltre 200 nuovi treni acquistati da Regione Lombardia per dare futuro al sistema ferroviario regionale”.
“Trenord – aggiunge Lucente – è tornata a trasportare, dopo la pandemia, oltre 750.000 viaggiatori al giorno con oltre 2.200 corse: un’offerta che non ha alcun paragone nel sud Europa. La qualità del servizio è fortemente condizionata da limiti infrastrutturali che da tempo determinano disservizi. In particolare, negli ultimi mesi la responsabilità dell’infrastruttura, non gestita da Trenord, è crescente: guasti alla rete e ai passaggi a livello, ritardate attivazioni dopo i lavori notturni, scelte di circolazione che penalizzano i treni regionali, rallentamenti generati dai lavori in corso cui si aggiungono gli imponderabili e devastanti eventi meteo. Tutto questo impatta sulla regolarità del servizio e determina una puntualità percepita dai clienti che oscilla tra l’80 e l’85% dei treni che arrivano a destinazione in orario. La puntualità reale generata dell’impresa ferroviaria, calcolata senza cause esterne, oscilla tra il 90 e il 92%. Questo significa che l’inefficienza dell’infrastruttura pesa sulla puntualità per 7-10 punti percentuali. La crescita della qualità dipende da tutti gli attori del sistema”.
“Prendiamo atto che – sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti – mentre continua a crescere la domanda di mobilità collettiva, al confronto politico le opposizioni preferiscono la scorciatoia di argomenti demagogici. Mentre Regione Lombardia si affida a manager di esperienza che progettano a 360 gradi il sistema della mobilità regionale, c’è chi si preoccupa solo di alimentare confusione”.
(foto archivio)
Lascia un commento
Commenti
Non è un problema di opposizione ma di servizio davvero troppo al di sotto degli standard tollerabili. Invece che migliorare negli anni è decisamente scaduto
Si alzi dalla poltrona e frequenti le stazioni.
Oggi stazione di Saronno ritardo medio sopra i 10 minuti.
Management che non è in grado mai di garantire un piano B.
https://demo39.edinet.dev/2023/11/08/protesta-dei-300-pendolari-appiedati-dal-treno-il-racconto-di-una-viaggiatrice-gestione-dellemergenza-irrispettosa-dellutenza/
Hanno imparato la parola strumentale e la propinano in ogni comunicato