Saronno sud sassaiola sui binari tra stranieri. Con uno sparo
SARONNO – “Sembrava di essere in un film: l’inseguimento, il lancio di sassi e persino uno sparo. Sono davvero impressionata e spaventata”
É la testimonianza di una pensionata che era oggi pomeriggio, domenica primo ottobre, alla stazione di Saronno sud con il marito. Sul posto sono arrivati i carabinieri, la polizia locale e la polizia di stato che stanno vagliando la situazione dalle immagini della videosorveglianza al resoconto dei testimoni.
Mancava poco alle 16 quando i due pensionati che erano sulla banchina hanno visto due stranieri che arrivavano dalla zona dietro la stazione. “Erano inseguiti da un gruppo di stranieri si sono buttati sui binari e hanno cominciato a lanciare sassi. Ci siamo nascosti dietro ad un palo. E poi c’è stato uno sparo”
In quel momento é arrivato il treno diretto da Lodi: “Qualcuno é scappato sul treno e noi abbiamo avvisato il capotreno che ha dato l’allarme. Qualcuno é anche corso verso Caronno davanti al treno. Abbiamo avuto davvero paura”.
Al momento non risulta che ci siano feriti ma il treno é ripartito solo un’ora dopo. Sul posto come detto carabinieri, polizia locale e polizia di stato.
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Commenti
E di tutto questo dobbiamo ringraziare la Sinistra ….. quindi ….. grazie sinistra …. da un saronnese arrabbiatissimo.
Il paese delle biciclette rubate. Ci sono in ogni dove.
Il problema non c’è, o meglio dobbiamo avere pazienza e farci persuadere che non c’è, vale l’autorevole pensiero di sindaco e amministrazione. Ho scritto in italiano, forse sarei più chiaro usando il termine caro al nostro: “moral suasion”.
Situazione in pieno controllo! Complimenti!
Speriamo solo che nessuno nel frattempo si faccia male davvero. Nel frattempo, persuasi, viviamo chiusi in casa, corriamo a chiuderci in casa al rientro alla sera, teniamo i nostri figli reclusi e insegnano loro che non si vive una città in cui regna la delinquenza
Ma basta …. Questi non devono neanche arrivare.. Altro che smistarli e/o accoglierli.
Stiamo per essere sopraffatti. Linea dura.
Colpa della Germania che li va a prendere con le navi ONG e li sbarca in Italia.
Colpa della Francia, Svizzera e Austria che hanno chiuso i confini per lasciarceli in Italia.
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Almeno questa volta non dai la colpa ad Airoldi perché hai finalmente capito che un sindaco ha ben altro di cui occuparsi e non certo di sicurezza.
Airoldi ha molto da fare, ieri per esempio era alla Ebi per il 120 compleanno, settimana scorsa ha inaugurato il parco giochi inclusivo, ha presentato la nuova auto dei vigili: queste sono le cose di cui si occupa a tempo pieno il sindaco.
E tutto il resto? Sicurezza, degrado, pulizia delle strade, manutenzione del verde, sono solo aspetti negativi percepiti da pochi cittadini che vengono utilizzati per strumentalizzare negativamente l’operato di questa ampia e forte maggioranza che non ha certo bisogno del voto di un consigliere ricoverato in ospedale per proseguire fino a fine mandato.
Ti do quindi il benvenuto ad Airoldilandia, la città delle biciclette dove tutto si fa finta che vada bene perché qui invece di intervenire per risolvere i problemi il sindaco fa la moral suasion e non è da tutti farla.-
Fino alla fine del commento ho tenuto veramente che si trattasse del solito commento imbarazzante di uno dei 3 Airoldi Boys che ancora esisto in questa città … fortunatamente arrivato alla fine mi sono fatto un risata ?
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Quanta condivisibile sagacia.
Adesso aspettati la replica del PD, Con Saronno, Tu@Saronno, Lista Airoldi e la presa di posizione della Succi, di Licata, di Cataneo: ti diranno tutti che di questo genere di sicurezza non è il sindaco a doversene occupare, ma Prefetto, Questore, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito, Meloni, Piantedosi, Salvini, Regione. Ho dimenticato qualcuno?
Comunque sia, per escusione, l’unico che non deve occuparsi di sicurezza a Saronno è il sindaco Airoldi.
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No, male facciamo noi a “prenderli” – non dico “accorglierli” perché in Italia non sappiamo nemmeno cosa significhi accoglienza.
Almeno Germania, Francia, Svizzera, Austria, oltre a Danimarca, Inghilterra, Stati Uniti, Sud Africa (e qualsiasi altro Paese di buon senso) quelli che accoglie, li sostiene e li integra in base alle competenze ed i bisogni di ciascun individuo (ho conoscenza diretta in almeno un paio di questi Paesi).
Prendere gente (ragazzi giovani e qualche donna) che dovrebbe contribuire allo sviluppo della propria Nazione vuol dire fare un doppio danno, a loro ed a noi.
Discorso diverso coloro che scappano da guerre (cioè quasi nessuno): hanno bisogno per davvero quindi accogliamoli e proteggiamoli.
Ma la vogliamo capire che queste Persone non sono in Italia per migliorare legalmente loro vita, sono semplicemente criminali che son venuti in Europa perché semplicemente al loro paese gli tagliavano le mani e si facevano anni di galera se trovati a spacciare. Con il buonismo dell‘accoglieza stiamo semplicemente agevolando le Mafie che questa gente li sfrutta. È palese che NON vogliono integrarsi e che hanno una cultura anni luce diversa dalla nostra, dove non esiste rispetto per la donna, dove non esiste rispetto per la vita altrui…È inutile cercare l‘integrazione con chi non vuole integrarsi. Mi piace fare sempre questo Esempio con chi di Sinistra e non continua a predicare che noi dobbiamo integrarli ( che poi voglio dire oltre che farci prendere a sassate, farci rapinare e sopportare la loro arroganza cosa dobbiamo fare d‘altro), Se si vive in un condominio di 10 piani e 30 famiglie, ci sono delle regole su la pulizia, il quieto vivere, etc…ma e un inquilino se ne frega delle regole ed a ogni ora del giorno e della notte reca disagio e fastidio, evidentemente perché Non vuole rispettare certe norme, bene cosa voglio dire, che se qualcuno che proclama l‘accoglienza dovesse leggere questo mio commento e magari abita in un condominio, che provi a immedesimarsi e ad allargare questo esempio al di fuori di un contesto condominiale
Polizia Locale sul posto?
Qualcuno informi Airoldi che garantire la sicurezza con la Polizia Locale ……si può fare!
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Ti sbagli, i vigili erano li per caso e comunque solo di supporto per gestire la trafficatissima viabilità nel piazzale antistante la stazione sud, alle 18 di una domenica pomeriggio.