Ospedale di Saronno, da domani il presidio del Comitato: “75 turni per l’anestesia non bastano ne servono 120”
SARONNO – Sono scesi in piazza Schuster con un gazebo rosso e il megafono ed hanno spiegato ai saronnesi e a chi utilizza l’ospedale di Saronno perchè le rassicurazioni arrivate dal sindaco Augusto Airoldi dopo un confronto con i vertici dell’Asst non basta e perchè da domani, lunedì 26 giugno, saranno in piazzale Borella con un presidio permanente per “tenere aperto l’ospedale di Saronno”.
Il riferimento va al comitato “Il Saronnese per l’ospedale e la sanità pubblica” che ieri è sceso ancora in piazza ancora con un’assemblea per spiegare le proprie preoccupazioni per il futuro dell’ospedale che “dal prossimo primo luglio rischia di non avere il personale per restare attivo”.
Si è partiti da una sintesi delle preoccupazioni sollevate dal comitato “a partire dai turni mancanti in pronto soccorso ed anestesia dove rimane solo un medico” fino all’aggiornamento fornito dal sindaco Augusto Airoldi”.
“I dati forniti dal primo cittadino parlano di contratti conclusi per 60 ore in pronto soccorso e in via di definizione per 75 per l’anestesia. Solo in questo reparto nel servono 120 per l’operativa… siamo ancora lontani dal poter dire che la situazione è stabile”.
Da la decisione di confermare la nuova forte azione: “Per tutti i giorni feriali da lunedì a venerdì ci sarà la presenza fissa di un gazebo del comitato all’ingresso pedonale dell’ospedale, in piazza Borella, ogni giorno dalle 9 alle 12, con la presenza di volontari de “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica” che distribuiranno volantini e daranno informazioni a voce sulla situazione del momento e sulle prospettive dell’ospedale, invitando i cittadini ad unirsi alla lotta che il 15 aprile scorso aveva portato in piazza a Saronno ben 1500 persone”.
E concludono dopo aver ricordando la collaborazione con i comitati di cittadini dell’ospedale di Gallarate e Busto Arsizio: “Tutte le persone che verranno a trovarci avranno possibilità di esprimere la propria opinione in merito a quanto accade alla sanità pubblica di questo territorio e a ragionare con il comitato sui modi per uscire dalla situazione sempre più degradata in cui Regione Lombardia sta precipitando i nostri servizi sanitari. La salute non è una merce! Sanità pubblica, universale, gratuita, di qualità e di prossimità anche nel Saronnese!”.
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Commenti
Tanto per sapere: quanta gente c’era ieri all’ “assemblea popolare” ? la foto non c’è…….non potevano inquadrarsi i soliti tre spacciandosi per “popolo”….
E si può sapere da dove (o da chi) traggano questa sapienza sui turni necessari? Non ce n’è manco uno che abbia lavorato un giorno in sanità!!!
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Provi a fare i conti e ci può arrivare : 75 ore sono 3 giorni (+ 3 ore) , per un attività che come i pronto soccorso deve essere disponibile su 24 ore.
A men che uno faccia un incidente e non possa essere ricoverato , perchè non c’è un medico di turno . Che è la situazione attuale -
Spacciarsi per il popolo e ritrovarsi in 4. Sembra un film già visto
Grazie a voi la Regione si è svegliata
Siete la somma di tanti errori
Grazie a Dio il lavoro e dialogo con la Regione per l’ospedale e’ portato avanti dal sindaco di saronno e dagli altri sindaci. E dei miglioramenti ci saranno.
Persone come lo pseudo comitato Attac e’ notuttismo ossessivo, che nel mondo reale non saprebbe gestire nulla.
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e infatti si sono subito associati altri espertissimi gestori della cosa pubblica: quelli di obSar
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Obiettivo Rottura !
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Condivido in pieno, però è colpa nostra come cittadini e anche di questa amministrazione che nel periodo pre elettorale alle comunali e alle regionali ha appoggiato e dato spazio ed legittimazione a questo movimento, a solo scopo di raccimolare voti da spendere a sfavore del centro destra e della Lega
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Come ribaltare la frittata, unico ad avere colpa e regione Lombardia e quelli come lei che li hanno votati
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