“2000 battute” I “Da Saronno” maestri armaioli nella Milano degli Sforza
“L’arte non facile di modellare a colpi di martello il ferro fucinato toccò le vette eccelse di una perfezione meravigliosa durante il periodo del Rinascimento. Il merito di tanta perfettibilità spetta alla razza latina e in modo particolare agli artefici milanesi, che in quell’arte riescirono eccellenti. Questi modesti quanto intelligenti lavoratori del ferro seppero dare alle opere da loro fabbricate nobiltà di forme, […]. In quei capolavori di ferro battuto le linee del disegno, sempre geniale, sono purissime; l’esecuzione del cesellato o dell’agemina è perfetta; poderosa la resistenza di quelle delicate armature” (Gelli-Moretti, pag. 1).
A Milano, nel 1524, è attestata la presenza di “Messer Evangelista de Sarono, alias Armorero”: “Messer Evangelista non si arricchì solamente con la fabbricazione delle armi; ammassò pure e più specialmente danari nel commercio di quelle, ch’era più rimunerativo; e ne ammassò tanto di danaro, da essere tassato per duemila ducati annuali! Messer Evangelista abitava in Porta Orientale, nella Parrocchia di S. Paolo «in Compito». Ma da un documento successivo si deduce che i Saronno, malgrado la ricchezza, non abbandonarono l’arte di fabbricare le armi; poiché, in data 7 agosto 1539 troviamo una Lettera ducale […] per l’esenzione su i dodici figli di Bernardino Saronno, fabbricatore di armi” (Gelli-Moretti, pagg. 13-14).
I “Da Saronno” quindi affiancarono all’attività di produzione delle armi anche la commercializzazione delle stesse, sia sul territorio italiano, sia sui mercati tedeschi: “[…] alcune materie prime d’importazione rivestirono grande importanza per l’economia di Saronno. Fra questi, in primo luogo vi era il ferro ed il rame che qui veniva lavorato. Fonderie e botteghe per la produzione di manufatti di metallo erano anch’esse disseminate sul territorio dell’Alto Milanese. […] alcuni cognomi inequivocabilmente saronnesi o degli immediati dintorni presenti tra imprenditori e artigiani del settore non lasciano dubbi sul fiorire dell’arte del metallo anche nella nostra plaga. Nel Quattrocento incontriamo, a fianco dei mercanti, imprenditori ed artigiani dediti alla produzione di manufatti. Tra i mercanti si possono annoverare ad esempio, un Antonio Visconti, un Giannantonio Porri saronnese e quel Giannantonio Brasca, […] o anche un Francescolo de Homate della ricca famiglia degli Omati di Caronno. Ancora più note alcune figure, la cui origine familiare è stata individuata nel borgo, i da Saronno, e presenti sul posto erano segnalati anche i Missaglia, i più celebri fra i pur famosissimi armaioli milanesi, fornitori della casa ducale e di molte altre dinastie europee. Certo è che costoro si servirono di abili artigiani locali per la loro attività” (Cavallera, pag. 10).
“Sul finire del Cinquecento i fabbricatori d’armature cominciarono a diradarsi anche in Milano. Alla decadenza commerciale i pochi rimasti, tutti maestri di buon nome, tentarono invano di supplire con la valentia nell’arteficio squisito di un eccellente esecuzione. L’aumentata potenzialità delle armi da fuoco e la migliorata precisione del tiro resero quasi inutili, se non dannosi, quei pesanti ripari guerreschi”. (Gelli-Moretti, pagg. 26-27).
Alessandro Merlotti
Fonti:
Jacopo Gelli, Guida del raccoglitore e dell’amatore di armi antiche, Hoepli, Milano, 1900;
Jacopo Gelli – Gaetano Moretti, Gli armaroli milanesi. I Missaglia e la loro casa. Notizie, documenti, ricordi, Hoepli, Milano, 1903;
Jacopo Gelli, L’arte dell’armi in Italia, Istituto Italiano di Arti Grafiche, Bergamo, 1906;
Marina Cavallera, “Istituzioni e società civile a Saronno nei secoli dell’età moderna”, in Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, a cura di Maria Luisa Gatti Perer, ISAL, Milano, 1996.
Per le immagini:
- San Defendente, Chiesa di San Francesco, Saronno (inizio XVII secolo);
- Mappa di Milano, di Daniel Stoopendaal (1704), https://www.storiadimilano.it/citta/mappe/mappe.htm;
- Jacopo Gelli – Gaetano Moretti, Gli armaroli milanesi. I Missaglia e la loro casa. Notizie, documenti, ricordi, Hoepli, Milano, 1903: pagg. 10, 31, 37 e 40;
- Jacopo Gelli, Guida del raccoglitore e dell’amatore di armi antiche, Hoepli, Milano, 1900; pagg. 148, 149, 166 e 226.

2000 battute (più o meno) fuori sacco
Storia locale e storie locali dal passato remoto agli anni più recenti, per provare a interpretare l’attualità rileggendo ciò che è accaduto. Storie e curiosità lette, trovate negli archivi o ascoltate negli ultimi trent’anni. Senza presunzione, cercando di imparare ogni giorno qualcosa in più.