Nuova Rodari, tempi rapidi, sicurezza (contro furti e col cantiere) e setting innovativo: le richieste dei genitori
SARONNO – E’ stato il progetto della nuova scuola Rodari il protagonista del primo incontro del ciclo “Partecipiamo” organizzato dall’Amministrazione al quartiere Prealpi giovedì 11 maggio.
E del resto non poteva essere che così vista la location scelta per l’appuntamento, proprio la mensa della scuola elementare di via Toti, e la presenza tra il pubblico principalmente di genitori di piccoli studenti.
A presentare il progetto, con la consueta efficacia, l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Pozzoli dopo una breve introduzione del sindaco Augusto Airoldi. Pozzoli ha ancora una volta parlato del progetto condiviso con insegnati e studenti, degli spazi comuni aperti al quartiere e di una scuola creata intorno alle esigenze della didattica. Sono stati mostrati i rendering dell’antiteatro all’ingresso, della mensa ma anche degli arredi, dagli armadietti ad altezza di bimbi alla lavagna alveare dai banchi adatti per l’attività individuale e collettiva.
Quindi spazio alle domande, arrivate dai genitori ma anche dal preside e dal presidente del consiglio d’istituto, che in prima battuta hanno interessato essenzialmente le tempistiche di realizzazione, la sicurezza intesa sia come rispetto delle norme per permettere ai bimbi di usare gli ampi spazi senza rischi sia come sistemi antintrusione sia come una viabilità creata ad hoc ed ottimizzata per le nuove esigenze. Le mamme e i papà sono poi entrati nello specifico chiedendo informazioni sul setting delle aule citando anche le ultime opportunità (rese disponibili e messe in mostra anche dal Salone del Mobile) che permettono di superare la vecchia didattica della lezione frontale.
L’assessore Pozzoli ha rassicurato che i fondi 11 milioni di euro comprendono anche i nuovi arredi e l’assessore all’Istruzione Gabriele Musarò ha spiegato che, sulle aule, si sta lavorando anche con le insegnanti.
I genitori, ma anche il personale della scuola, hanno chiesto rassicurazioni sul fatto che l’apertura della scuola al quartiere, spazi come la palestra e la biblioteca disponibili ad esterni, non diventino occasioni per nuove incursioni e effrazioni con cui la vecchia scuola ha già fatto i conti. E c’è stata anche la richiesta di spingersi oltre nel coinvolgimento “il comune non dovrebbe limitarsi a dare la palestra di gestione ad associazioni sportive ma a realizzare veri e propri progetti di inclusione per le fragilità del quartiere”.
E i tempi? “Al momento sta procedendo la realizzazione del progetto esecutivo che dovrebbe essere approvato ad ottobre – ha spiegato l’assessore Pozzoli – in modo da garantire la messa a bando per fine anno. Vorremmo che i lavori siano affidati entro il 31 maggio 2024 in modo da essere conclusi entro il 30 ottobre 2026. Sarà un cantiere difficile visto che la vecchia scuola sarà attiva per tutte le fasi di realizzazione di quella nuova ma le due aree saranno tenute transennate e suddivise. I lavori saranno finiti nei primi mesi del 2026 così da demolire la scuola vecchia d’estate e consentire l’inizio dell’anno scolastico con la riqualificazione anche dello spazio verde dell’istituto”.






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Commenti
Cara signora Giudici ,nella sua cronaca manca un passaggio importante : l’intervento della rappresentante delle insegnanti della scuola Rodari nella quale rivolge un sentito ringraziamento all’amministrazione per il lavoro svolto ,per il coinvolgimento degli insegnanti stessi e di tutti i bambini. Chissà come mai nel suo articolo di tutto questo non si parla ! e sono anche certo che il mio commento non verrà pubblicato, come del resto tutti quelli che spesso scrivo su questo giornale !Questa è la serietà professionale della signora Giudici!