“No alla pena di morte per gli assassini di mio marito”: la moglie di Luca chiede di firmare la petizione

SARONNO – No alla pena di morte per i killer di Luca Attanasio: a lanciare la petizione online la onlus Mama Sofia fondata proprio da Luca e presieduta dalla moglie Zakia Seddiki. ““Ho accolto con dolore – rimarca Zakia – la richiesta di condanna alla pena di morte per gli imputati, nel processo in corso a Kinshasa, per l’assassinio di Luca, Vittorio e Mustafa. Luca era un uomo buono, mosso da profonde motivazioni umanitarie e di elevatissimi ideali ed era assolutamente contro la pena di morte. Ne avevamo parlato spesso e desidero testimoniarlo ora, di fronte a questa richiesta di condanna alla pena capitale. Chiediamo al Ministero degli Affari Esteri, che era la sua casa, e all’Ambasciata d’Italia a Kinshasa, parte civile nel processo, di trasmettere a chi dovrà emettere il giudizio, questo nostro desiderio, questo nostro appello. Luca avrebbe voluto proprio questo”.
Prosegue Zakia: “Attraverso l’associazione Mama Sofia, ideata e fortemente voluta da Luca, vi chiedo di aggiungere la vostra firma contro la pena di morte in questo processo e più in generale nel mondo. Sono convinta – conclude Seddiki Attanasio – che sia il modo giusto di onorare la memoria di Luca e di promuovere quegli ideali di amore per l’umanità cui egli si è sempre ispirato”.
La petizione, su change.org, è già stata sottoscritta da oltre 24 mila persone.
Luca Attanasio, nativo di Saronno e originario di Limbiate, era stato ucciso in un attentato in Congo durante una missione diplomatica insieme al carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci ed all’autista Mustafa Milambo il 22 febbraio 2021.
03042023
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Complimenti, firmerò senza dubbi