Museo Pasta in Villa Gianetti, il centrodestra pungola: “L’Amministrazione cerca curatore… con la solita arroganza e supponenza”
SARONNO – “Tre anni sono trascorsi da quando il 12 dicembre 2019 la Collezione Cavallari diventava, con donazione del collezionista milanese, di proprietà dell’amministrazione comunale e molta acqua è passata sotto i ponti. Nel luglio 2021 apprendemmo che il curatore del percorso museale, Andrea Germi, così come gli altri membri dell’associazione Cantastorie, storici e professionisti preparati che avevano contribuito all’allestimento della mostra stessa e che contribuivano all’epoca senza nulla a pretendere in termini economici, furono messi alla porta dall’amministrazione Airoldi negando loro la possibilità di continuare, pur senza nessun aggravio in termini economici, a fare da guide esperte”.”
Inizia così la nota del centrodestra con i membri della commissione Cultura Maria Assunta Miglino (Fi), Claudio Sala (Lega) e Flavio Armanini (FdI) in merito al percorso museale dedicato a Giuditta Pasta allestito a Villa Gianetti.
L’assessore Laura Succi spiegava che questa decisione non fosse da intendere come “un taglio di teste” ma dovuta al fatto che l’allora curatore, le guide esperte e l’associazione Cantastorie non fossero iscritti al registro comunale predisposto al fine di regolamentare l’attività dei volontari. Un anno e mezzo è passato dalle dichiarazioni dell’assessore e anche dall’ iscrizione degli stessi a tale registro ma nulla è accaduto. Nessuna convenzione è stata mai stipulata e le guide esperte non sono più in Villa.
Apprendiamo ora, da deliberazione di giunta del 7 dicembre 2022, della decisione di individuare, così come previsto dal regolamento, una figura di curatore della mostra che a titolo gratuito e rispettando i requisiti elencati, sia nominato dal Sindaco con suo insindacabile giudizio e con possibilità di revoca della nomina in qualunque momento, che debba operare in sinergia con il dirigente dell’area Inclusione e Cultura e la funzionaria dell’ufficio cultura che ne è anche la direttrice.
In questi quasi due anni, non solo la collezione non ha avuto un curatore e non ha potuto contare sulle guide esperte dell’Associazione Cantastorie, nonostante iscritte da subito al registro come veniva richiesto, ma non ha neppure goduto di progetti concreti mirati a far conoscere e a valorizzare il percorso museale sul territorio.
In conclusione ci auguriamo che in termini concreti la Villa Gianetti e la sua preziosa collezione, riconosciuta anche di interesse storico culturale dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, possa essere valorizzata come merita e che Andrea Germi, qualora presentasse domanda entro la scadenza fissata il 20 dicembre, possa nuovamente ricoprire la carica di curatore del museo, così come era in origine. Purtroppo ancora una volta, questa amministrazione ha dimostrato tutta la sua arroganza e supponenza pur di non proseguire un progetto messo in atto e voluto dalla precedente amministrazione.
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Commenti
Scoop Lega che si occupa di cultura, deve esserci un errore
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Tra l’altro che parla di arroganza… Loro. . fanno quasi tenerezza
Scusate ,ma il signor Andrea Germi ha presentato la sua candidatura ? nel momento in cui lo farà e non verrà scelto, si potranno fare tutte le considerazioni del caso.
Ad oggi quanto scritto in questo articolo sono tutte ILLAZIONI!!