Ex Isotta, Fi: “Non c’è il piano attuativo ma solo un progetto preliminare. C’è una dichiarazione d’intenti con Ferrovienord per la Luini?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Fi sull’ex Isotta Fraschini.
La vicenda dell ‘area dismessa” Ex Isotta Fraschini” sta portando ad un punto morto. Invece di procedere, come ci si augurava, verso una riqualificazione dell’intero comparto con la successiva realizzazione degli edifici destinati all’Accademia di Brera, assistiamo a schermaglie e ascoltiamo interviste alla radio della proprietà Saronno città del beni comuni srl, nella persona di Giuseppe Gorla, molto critiche nei confronti dell’amministrazione Airoldi e le successive risposte del sindaco Airoldi.
Non nascondiamo la nostra preoccupazione in quanto come forza politica siamo sempre stati favorevoli sin dall’inizio a questa iniziativa che aveva il suo punto forte e qualificante nel poter avere a Saronno una sede della prestigiosa Accademia di Brera con le conseguenti ricadute positive sulla città.
Sulla vicenda del progetto di riqualificazione della “Ex Isotta Fraschini” vogliamo dare un contributo di chiarezza basato sui fatti e sulla documentazione presentata in Comune dalla proprietà dell’area e sulle relative risposte fornite dalla Amministrazione stessa, come si evince dalla documentazione in nostro possesso ottenuta tramite accesso agli atti.
Certamente non tocca a noi difendere o giustificare questa amministrazione, a cui avevamo dato fiducia anche in funzione del progetto di riqualificazione dell’area ex Isotta che rappresentava un punto fondamentale del programma elettorale della coalizione con Airoldi Sindaco. Oggi, dopo più di due anni, questa amministrazione si trova in grosse difficoltà e in grande imbarazzo nel dialogare con la proprietà dell’area.
Abbiamo sentito l’intervento in Radio Orizzonti di Gorla e la successiva risposta molto tesa e imbarazzata del Sindaco che ha tentato risposte più motivazionali e giustificatorie che strettamente tecniche invitando con spirito di collaborazione Gorla ad un tavolo tecnico.
Pur comprendendo l’imbarazzo del Sindaco nel dare delle risposte all’intervista di Gorla, riteniamo che sarebbe bastato far riferimento a quanto comunicato, in data 28 ottobre 2022, dal dirigente dell’ufficio tecnico del Comune, Ambrogio Mantegazza, alla società Sarono Beni comuni srl.
In particolare , in risposta alla richiesta protocollata dalla società in data 27 luglio 2022, relativa ad un progetto preliminare per un uso temporaneo di un’area della Ex Isotta Fraschini dove la proprietà intendeva posizionare gli edifici dell’Accademia di Brera, il dirigente evidenziava puntualmente la documentazione necessaria per un uso temporaneo di uno spazio dismesso ribadendo un punto fondamentale ovvero che “ogni intervento di trasformazione del suolo e/o di localizzazione di nuove funzioni è subordinato all’ attestazione di avvenuta bonifica dell’ ambito interessato“.
Chiaramente il dirigente non può prescindere dalle norme urbanistiche e dal rispetto dei requisiti igienico sanitari, ambientali e di sicurezza e, sempre nella risposta del dirigente del 28 ottobre 2022 , si sottolineava che il progetto preliminare presentato dalla proprietà non poteva, ovviamente, prescindere dalle norme e dagli indirizzi urbanistici fissati dal Piano di Governo del Territorio (PGT).
In questo senso, il dirigente Mantegazza sottolineava che il progetto preliminare presentato il 27 luglio 2022 dalla società Saronno città dei beni comuni srl non poteva prescindere da un Piano Attuativo che fosse definito nel suo impianto generale e chiaramente con verifiche planivolumetriche conformi alle norme del PGT. Dopo l’ultima comunicazione del dirigente tecnico del 28 ottobre 2022, Gorla nella sua intervista del 3 novembre 2022 a Radio Orizzonti ha sparato ad alzo zero contro l’amministrazione Airoldi dando a quest’ultima la responsabilità del fallimento del progetto “Accademia di Brera”.
Chiaramente questo ultimo passaggio non corrisponde alla verità stante la lettura degli atti che abbiamo acquisito a seguito di richiesta di accesso ufficiale. La realtà è che, nonostante la grande disponibilità di questa amministrazione, ufficialmente dichiarata in ogni contesto, la società Saronno Beni Comuni srl non ha presentato ancora alcuna proposta di Piano Attuativo, ma solo un progetto preliminare dove la posizione degli edifici che ospiteranno l’Accademia di Brera è decisa esclusivamente dalla proprietà e senza alcuna verifica dei parametri edilizi-urbanistici (viabilità, parcheggi , studio del verde e etc. come evidenziato nella comunicazione dell’ufficio tecnico di Saronno del 28/ottobre/2022).
Allo stesso modo sono stati unilateralmente determinati da Saronno città dei beni comuni srl gli interventi di ristrutturazione della Bernardino Luini di proprietà delle Ferrovie Nord Milano .
Gorla ritiene forse che non sia necessario confrontarsi con l’amministrazione in merito ad un progetto cosi importante per la città, come se per lui non esistessero regole e norme urbanistiche a cui attenersi?
Un Piano Attuativo presuppone una definizione di aree da cedere al comune, nel caso in questione il 60% dell’intera area, in cui devono essere posizionati i servizi che necessitano al Piano Attuativo stesso: il parco pubblico, le strade, i parcheggi e le altre aree in cui il Comune potrebbe insediare nuovi sevizi pubblici .
Invitiamo chi legge ad andare sul sito del Comune di Saronno e consultare tutta la documentazione del Piano Attuativo dell’area dismessa Ex Cantoni per avere una idea chiara del procedimento autorizzativo con la relativa convenzione firmata solo a bonifica avvenuta.
Per completezza di informazione chiediamo ufficialmente al Sindaco di dare seguito a queste domande in modo da avere una visione chiara e completa di questa vicenda:
- Esiste un documento ufficiale in cui l’Accademia di Brera si dichiara disponibile a venire a Saronno una volta che verranno realizzati gli edifici, anche se questo comporta un tempo dai tre ai cinque anni?
- Esiste una dichiarazione di intenti sottoscritta fra la SARONNO CITTA’ DEI BENI COMUNI i srl e Ferrovie Nord Milano in cui quest’ultima autorizza gli interventi proposti per la Bernardini Luini?
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Commenti
Sempre accusare gli altri mai farsi esami di coscenza la vogliamo o non la vogliamo una riqualificazione seria dell area
La proprietà sta tentando di implementare un progetto nuovo di recupro di arre dismesse
Perché nessuno delle forze politiche ci crede ?
Provate a smetterla di obbligare la solita linea costruire non fare nella di nuovo e imporre il solito schema
Bisogna chiare per il BENE COMUNE DI TUTTI non solo di pochi portafogli
Non comprendo la frase in merito al fatto che Gorla non voglia confrontarsi con l’amministrazione: non è intervenuto forse ad un consiglio comunale proprio sul tema Isotta?
Intervento chiaro e completo. Ne deduco che la proprietà ha evidentemente tentato di forzare la mano. I tecnici comunali e gli amministratori hanno giustamente tenuto la barra dritta. La cosa più incomprensibile è che con tutti gli avvocati e gli architetti consulenti che assistono la proprietà siciliano compiuto degli errori così grossolani. A pensar male….etc etc etc…
Continuate così è tra un po’ a non esserci sarete voi e la lega
Scusi sig. Fi visto che lei è così informato perché dice di aver letto “gli atti”, ci ha trovato i documenti che ora chiede al Sindaco? Perché se non li ha trovati la dua domanda è retorica, se invece li ha trovati, cosa li chiede a fare?
Finalmente una forza politica che si esprime a partire dai documenti e dagli atti formali. Un esempio per tutti coloro, Obiettivo Saronno in testa, che si limitano ad accuse prive di fondamento, volte unicamente ad una sterile polemica .
Imparate!!
Dopo tante schermaglie politiche e costanti supposizioni sui generis nei confronti di questa Amministrazione da parte di neofiti della politica, finalmente vengono poste domande tecnicamente concrete a prescindere del colore politico ma nell’interesse della città, si suppone. Alla base di ogni considerazione è indispensabile per le parti in causa avere sempre presente l’obbligo di attenersi alle regole vigenti, rispettandole. I cittadini si aspettano atti reali e veritieri purché realizzabili in tempi programmati e delineati idonei a trasformare le aree dismesse in una nuova rivitalizzazione.