Viabilità Origgio – Saronno, lettera aperta dei cittadini: “Serve chiarezza su futuro Novartis”. Nasce il comitato

SARONNO – ORIGGIO – Una lettera aperta e una locandina per iniziare a fare domande e per avere risposte concrete per capire quali possano essere gli scenari futuri. Così è stata annunciata la nascita del comitato “Salvaguardiamo il territorio e la nostra vita” formato da cittadini del comprensorio saronnese che si stanno organizzando per cercare di capire cosa succederà in quella che a breve diventerà l’ex Novartis il grande spazio industriale sulla Sp 233.
“Quale sarà il futuro dell’area Novartis, a causa dell’imminente cambio di proprietà e – di conseguenza – dei nostri viaggi verso Saronno e il circondario, del nostro ecosistema, del nostro benessere collettivo?”. E’ la domanda da cui è partita la mobilitazione del nuovo comitato.
“Siamo un gruppo di cittadini di Origgio e dei paesi vicini, preoccupati. Preoccupati non del fatto che le aziende scelgano il nostro territorio, ma che sembra non sia possibile avere vincoli sulle costruzioni, richieste di compensazione ambientale, vantaggi per il territorio stesso; almeno basandoci sull’esperienza passata”.
Il comitato parte con una sintesi dei temi sul piatto e soprattutto delle criticità: “Dalle notizie pubblicate e dalle informazioni ascoltate durante il consiglio comunale del 22 aprile, sappiamo che l’attività dell’azienda Novartis, attualmente presente sul territorio comunale di Origgio, si trasferirà a breve, e che l’intera area industriale attualmente occupata sarà alienata.
Secondo gli organi di stampa, sembra che le proposte prese in considerazione per l’acquisto dell’area siano due; sembra, inoltre, che i tentativi di contatto avuti tra le amministrazioni di Origgio e di Saronno per la discussione riguardo l’area, finora non si siano tradotti in risultati rivolti al chiarimento del futuro della stessa. La preoccupazione risiede principalmente nel ritorno di investimento dell’intera area industriale, a cominciare dalla viabilità e vivibilità della zona interessata, già sottoposta a traffico intenso verso gli svincoli autostradali“.
Il comitato rimarca come il problema non sia solo origgese ma riguardi l’interno territorio: “Riteniamo che la sorte dell’intera area sia di interesse sovracomunale, in quanto lo snodo stradale coinvolto è di estrema utilità anche per gli abitanti dei Comuni limitrofi: non può essere un problema limitato agli abitanti di Origgio. Seppure riteniamo che Novartis, in questi anni di permanenza nel territorio origgese, abbia sempre dato dimostrazione di lungimiranza progettuale e correttezza d’intenti, riteniamo fondamentale conoscere con maggior sicurezza e precisione quale sarà il destino dell’area industriale, per valutare le ricadute sul territorio e, di conseguenza, sulla qualità della vita dei cittadini. Il cosiddetto “passaparola” in una situazione delicata sia per la viabilità, ma soprattutto per la vivibilità nei Comuni, non può essere sufficiente per definire il futuro delle proprie vite e del territorio”.
Da queste considerazioni arrivano le richieste: “In quanto cittadini, chiediamo principalmente di avere informazioni ufficiali dalle entità coinvolte, che si instauri una discussione costruttiva sul futuro dell’intera area e – in maniera più ampia – sul futuro del Comune stesso. Ci sembra che il tempo per farlo sia ormai ridotto al lumicino.
Confidiamo che il problema sia sentito dalla maggioranza della popolazione e che la stessa creda che sia importante occuparsi della salute del Paese in cui vive. Crediamo di poter essere in molti a sentire l’interesse per il problema. Se così fosse, sarebbe possibile unirsi e costituire un comitato cittadino, che possa trasformarsi in un organo in grado di proporre iniziative, di dialogare con proprietà industriali e Amministrazioni, al fine di scoraggiare qualsiasi progetto che impatti negativamente sul territorio.
Ci auguriamo che questa lettera serva a smuovere l’assopimento estivo, chi volesse unirsi a noi può contattarci all’indirizzo: comitato.salva.territorio@gmail.com
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Commenti
“Riteniamo che la sorte dell’intera area sia di interesse sovracomunale, in quanto lo snodo stradale coinvolto è di estrema utilità anche per gli abitanti dei Comuni limitrofi.”
“.. al fine di scoraggiare qualsiasi progetto che impatti negativamente sul territorio.”
Le due frasi qui riportate mi danno l’idea di una grande confusione nella testa di questo Comitato.
Dunque, l’attuale snodo (inclusa la comica uscita per Uboldo…tre uscite in 4 km!) va bene? La colata di cemento che ha disastrosamente impattato sull’area fra Origgio e Uboldo non è “impatto negativo sul territorio” anzi “è di estrema utilità”?!!!
Fino a oggi tutto bene, quindi? Sarà solo il post Novartis che porterà disturbo in questo Eden?
Se partite da considerazioni così, senza guardarvi attorno, senza chiedervi cosa è accaduto a quell’area quasi vent’anni fa (qualche “illustre consenziente” l’avete proprio in paese), né avrete credibilità né andrete lontano.