Lega delusa per Airoldi senza fascia: “Sindaco divisivo anche nel Giorno del Ricordo”

SARONNO – Com’è andato il Giorno del Ricordo a Saronno? La Lega critica l’Amministrazione comunale ed in particolare il sindaco Augusto Airoldi.
Questo il comunicato del Carroccio.
Non esistono morti civili di serie A o di serie B, non esistono colori politici quando si tratta di ricordare le vittime di eccidi di massa. Il sindaco Airoldi è riuscito a collezionare l’ennesima figuraccia ai danni della città di Saronno, nonostante fosse fisicamente presente alla cerimonia per il Giorno del Ricordo.
È giusto far notare come la silenziosa e anonima partecipazione di Augusto Airoldi abbia lasciato l’amaro in bocca a molti dei presenti. Non una parola spesa come primo cittadino, nessuna fascia tricolore, nessun inno nazionale, solo silenzio e tanta indifferenza.
Quale il significato della fascia tricolore indossata in chiesa e non indossata davanti al cippo dedicato alle vittime delle foibe? È proprio vero che un gesto vale più di mille parole, e per un sindaco normalmente silenzioso ogni gesto è una sentenza. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, il sindaco di una comunità deve essere veramente il Sindaco di tutti, un punto di riferimento che possa unire e non dividere.

A Saronno abbiamo un sindaco che rappresenta solo il proprio elettorato di sinistra, tutto il resto non conta nulla; d’altronde il suo slogan elettorale “Saronno siamo noi” deve pur essere attuato e applicato in ogni circostanza: non ci stancheremo mai ricordare ai saronnesi questo programmatico atteggiamento divisivo.
L’amministrazione della trasparenza e della partecipazione si rivela ancora una volta per quello che è in realtà: nessun invito ufficiale ai consiglieri comunali, assente anche il presidente Pierluigi Gilli che forse non ha gradito l’organizzazione della cerimonia.
Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno
Claudio Sala – Lega Lombarda Saronno
(foto: Raffaele Fagioli)
11022022
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Commenti
I leghisti che si lamentano che un sindaco non indossa la fascia tricolore?
Fare politica utilizzando questi strumenti di critica sterile ed avulsa manifesta lo spessore delle capacità che vengono dedicate da tutti coloro che vorrebbero amministrare ma che sono continuamente alla ricerca di consensi perduti e che difficilmente potranno essere ricevuti in futuro.
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anche i 4 milioni persi per la nuova Rodari sono critica sterile?
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Eccolo che cambia discorso, solita tattica, qui qualcuno la memoria storica la mantiene
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A tutti coloro che ricordano che anche Alessandro Fagioli non indossasse la fascia tricolore, voglio ricordare che proprio dal PD, formazione da cui proviene l’attuale sindaco, provenissero strali e stracci dì vesti. La coerenza, forse, non è dì casa nell’amministrazione Airoldi.
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quindi voi ora fate peggio?
Niente fascia neanche per l’ex sindaco Fagioli.
Memoria corta
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anche in chiesa ;-P
La memoria corta:
10 febbraio 2018 ci sono i video del sindaco Fagioli per la stessa commemorazione, caro consigliere Fagioli in quella occasione suo fratello non portava la fascia tricolore! Si è dimenticato ?
https://youtu.be/81JXRQHArBQ
La memoria corta è un problema dei leghisti. Anche alla cerimonia del 25 aprile 2021 il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale erano senza fascia: https://demo39.edinet.dev/2021/04/28/affaire-fascia-tricolore-comune-la-cerimonia-al-monumento-era-privata-non-e-previsto-luso-della-fascia/
Le solite polemiche sterili…
E caro PD e sinistri ben pensanti tutti, chi di critica tricolore ferisce di critica tricolore perisce….avete giustamente criticato il precedente sindaco perché presenziò agli onori al 25 Aprile senza fascia, bene ora tutto vi ritorna contro…a predicar bene e razzolar male si fa sempre in tempo cari miei…che qualcuno ora provi a smentirmi
fagioli quante volte suo fratello ha messo la fascia tricolore? aveva persino inventato la fascia bianco celeste. rosica pure
Il Consigliere Raffaele Fagioli è invitato a non coinvolgere, con infondate illazioni, il Presidente del Consiglio Comunale per dar fiato ad una sua pur legittima critica. Il giorno 10 febbraio, invero, giorno del ricordo delle vittime delle Foibe e dell’esodo degli Italiani di Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e Quarnaro, io non ho purtroppo potuto partecipare alla cerimonia di commemorazione a Saronno perché impegnato a Roma per indifferibili impegni professionali. Nondimeno, ho voluto ricordare l’importante evento con un mio breve pensiero e con un’immagine pubblicati con tempestività sulle mie pagine Facebook (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10222608451612946&id=1021789456) ed inviato a tutti i Capigruppo Consiliari. Come sempre, da quando ho disegnato e fatto collocare il cippo memoriale in pietra d’Istria nel 2004, avrei certamente e doverosamente presenziato alle manifestazioni appositamente organizzate dall’Amministrazione qualora non mi fossi trovato a centinaia di chilometri di distanza: ogni altra illazione è destituita di fondamento.
Avv. Pierluigi Gilli, Presidente del Consiglio Comunale di Saronno
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Al suo posto, avrebbe potuto partecipare il Vice Presidente del Consiglio comunale oppure il Consigliere comunale anziano, con la presenza anche dei Consiglieri comunali che avevano la possibilità di partecipare. Pare non lo sapessero però!
CORSI E RICORSI DELLA STORIA
Leggo sull’articolo di oggi della Lega: “Non una parola spesa come primo cittadino, nessuna fascia tricolore, nessun inno nazionale”.
È il massimo: la Lega che difende il Tricolore e l’Inno Nazionale! Nella storia della Lega quanti cambiamenti! Contro i meridionali (appellati diversamente), contro l’Italia, contro il Tricolore, contro l’Europa, contro…chi più ne ha, più ne metta! Un altro cambiamento della Lega saronnese? Non è più per l’indipendenza della Padania?
Le parole dell’articolo della Lega mi ha fatto ricordare la Cerimonia del Premio della Ciocchina del 2015, con la presenza del Prefetto di Varese. A tale proposito allego il relativo articolo apparso su IlSaronno del 24.10.2015. Su questo articolo, dal titolo “CIOCCHINA 2015: NIENTE INNO E DISCORSO DEL SINDACO”, si legge: “…il Coro Alpe…che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio. È stata l’unica musica suonata nel corso della cerimonia vista che per la prima volta non è stato eseguito l’inno e il sindaco non ha indossato la fascia tricolore”. E, mi ripeto, questo malgrado la presenza del Prefetto di Varese, rappresentante del Governo!
https://demo39.edinet.dev/2015/10/24/ciocchina-2015-niente-inno-e-discorso-del-sindaco/
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Quindi cosa vuole affermare?
Che se lo fa l’uno può farlo anche l’altro?
E questo il suo imparziale modo di definire la questione? -
Perché il sindaco indossa la fascia in chiesa e non fuori?
Questa è la domanda.
Ha ragione Fagioli: il sindaco Airoldi, tra un finanziamento perso e un bilancio non ancora presentato, si sta comportando esattamente come un monarca. Nessuna spiegazione ai cittadini, ed elettori (molti dei quali si sono pentiti della scelta fatta nel 2020, rimpiangendo il passato), si tira dritto, guai ad ammettere gli errori. Saronno siamo noi, nel senso che si comporta come se la città fosse sua e di pochi altri: di gran lunga il peggior sindaco di sempre a Saronno. Sta riuscendo ad essere peggio di porro!
E pensare che il signor Airoldi indossa la fascia tricolore in ogni occasione pubblica, persino quando è stato “piantato un pino” in omaggio al comandante (pensionato) della Polizia Locale.
ancora una volta é dimostrato che per la sinistra esiste solo il ricordo di parte. .
Incredibile…….Fagioli la fascia non sapeva cosa fosse!!!Ah ah ah