Visto da Varese: Una mobilità in volo per il traffico del futuro

di EZIO MOTTERLE
Troppe difficoltà per spostarsi a terra? No problem, la nuova mobilità si realizza volando. Spostando rapidamente cose e persone da una città all’altra su “strade” del cielo, a bordo di velivoli innovativi la cui produzione sta già impegnando le più avanzate tecnologie del settore. Tema di grande attualità per l’industria aerospaziale lombarda, tra cui spicca da sempre quella nata e cresciuta nel Varesotto “provincia con le ali”. Proprio in questi giorni anche per valorizzare lo sforzo tecnologico delle imprese verso questa nuova frontiera è stato siglato un accordo tra Regione Lombardia ed Enac, obiettivo sviluppare servizi e tecnologie per il trasporto aereo di passeggeri e merci con la cosiddetta “advanced air mobility” capace di usare in particolare aeromobili a decollo e atterraggio verticale, grazie anche alla creazione di appositi “vertiporti”, neologismo con cui bisognerà presto fare i conti. L’intesa indica modalità di collaborazione per scambio reciproco di informazioni, definizione del contesto normativo, organizzazione di iniziative e servizi per questa mobilità aerea urbana che siano efficienti, sicuri, sostenibili e interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e quelle di trasporto pubblico Plaude all’accordo il “Lombardia aerospace cluster”, associazione nata dall’iniziativa di alcune imprese del settore e dell’Unione industriali della provincia di Varese che rappresenta oggi il sistema aerospaziale lombardo, più di 220 aziende con circa 19.300 addetti che generano 5,8 miliardi di fatturato annuo e un export di circa un miliardo. Quella tra Enac e Regione viene ritenuta un’intesa fondamentale per la costruzione di questa mobilità del futuro sul territorio, accompagnando gli sforzi delle imprese e meglio indirizzando gli investimenti verso lo sviluppo della “urban air mobility”. Nell’industria aerospaziale lombarda c’è insomma grande disponibilità di tecnologia e competenza per dar vita a nuovi sistemi in grado di decongestionare arterie stradali attraverso una mobilità più sostenibile con l’uso di elicotteri, convertiplani, droni e mezzi unmanned (senza pilota), instradati su corridoi aerei dedicati, ottimizzando i tempi di viaggio, con meno consumi ed emissioni. L’impegno del sistema produttivo è massimo, per vincere la sfida il mondo imprenditoriale sollecita ora nuove infrastrutture e normative adeguate. Organizzando insomma per tempo il nuovo traffico urbano che transiterà sulle nostre teste.