Mozione ddl Zan, Moustafa: “Non è passata in commissioni perchè presentata a titolo personale dai consiglieri”

SARONNO – “In relazione a quanto richiesto a mezzo stampa dal consigliere e vicepresidente della Commissione Pari Opportunità Claudio Sala, ovvero il motivo per cui la mozione a sostegno del Ddl Zan non fosse stata preventivamente discussa in Commissione, rispondo è che così non è stato perché la mozione è stata presentata da alcuni consiglieri a titolo personale”.
Sono le parole di Nourhan Moustafa presidente della commissione pari opportunità e consigliere comunale di Tu@Saronno.
“In commissione, infatti, si discutono istanze e progetti promossi dall’amministrazione o dalla maggioranza in maniera propedeutica al consiglio comunale. In questo caso specifico, dove la mozione è stata inoltre firmata anche da una consigliera della minoranza, non è stato possibile prevedere un passaggio in commissione.
Concludo ribadendo che il tema delle discriminazioni è tra i principali punti del programma dell’assessore Laura Succi nonché di tutta l’amministrazione, come abbiamo avuto già modo di osservare, per cui sarà nostra cura discutere preventivamente in commissione i progetti portati avanti dall’Amministrazione”.
06072021
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Commenti
Grazie Sindaco Gilli per la comunicazione diretta che fa con i cittadini. Lei è l’unico a dx o a sx valido in questo consiglio.
Il Regolamento del Consiglio Comunale e le norme che disciplinano le Commissioni non prevedono che le mozioni indirizzate al Consiglio Comunale debbano essere previamente sottoposte alla disamina di Commissioni. Il che appare anche logico, in particolare per le mozioni che abbiano un contenuto strettamente politico, il quale può essere valutato e discusso solo dall’Organo competente a decidere anche l’ammissibilità, il Consiglio Comunale. Pierluigi Gilli, Presidente del Consiglio Comunale
Alla faccia della partecipazione tanto decantata in campagna elettorale , diciamoci la verità a questi di quello che pensano i cittadini non gliene frega nulla ,una volta eletti tutto quello promesso è andato nel dimenticatoio purtroppo questi sono i politicanti che il popolo italiano si è scelto votandoli
Anche in questo caso ha toppato il presidente del consiglio. Avrebbe dovuto mandare la mozione in commissione e non in consiglio comunale.
E per fortuna le regole le ha scritte lui stesso!
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Non è competenza del Presidente del Consiglio Comunale “mandare” le mozioni alle Commissioni: il presidente deve sólo iscrivere le mozioni nell’odg del Consiglio, previa disamina da parte della Conferenza dei Capigruppo. Eventualmente il presidente della singola Commissione può a sua scelta sottoporre una mozione all’esame consultivo della sua commissione, ma il Regolamento del Consiglio e le delibere istitutive delle Commissioni non prevedono come obbligatorio l’esame delle mozioni in Commissione. Il che è anche logico, perché le questioni di carattere politico generale possono essere dichiarate ammissibili e decise solo dal Consiglio Comunale, che ne ha competenza: la mozione non è una deliberazione di contenuto amministrativo, ma un mero atto politico. Pierluigi Gilli, Presidente del Consiglio Comunale
Mi chiedo come mai Sala, che fa politica a Saronno da quasi vent’anni, non sapesse che nelle commissioni si portano le istanze della maggioranza, non quelle dei singoli consiglieri (figuriamoci d’opposizione). Distrattone.
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La mozione è un atto di indirizzo del consiglio comunale, che sia proposta da uno o da 24 consiglieri.
E guarda caso le finalità della commissione presieduta da Moustafa sembrano scritte apposta per questa situazione:
“la Commissione esaminerà ed approfondirà gli argomenti connessi alla materia delle pari opportunità, dei diritti civili, del contrasto alle discriminazioni intese come eliminazione e attenuazione di ostacoli alla partecipazione economica, politica, amministrativa e sociale di qualsiasi cittadina e cittadino per ragioni di appartenenza a genere, religione, opinioni e convinzioni personali, razza, origine etnica, disabilità, età,
orientamento sessuale, orientamento politico nella più ampia accezione del termini, del coordinamento delle società ed associazioni coinvolte, della programmazione delle attività
connesse, della realizzazione in città di eventi allorquando oggetto di deliberazioni o di atti
di indirizzo del Consiglio Comunale e/o sottopostile dall’Assessore di riferimento o dal
Sindaco.Allora, chi sarebbe il “distrattone”?
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forse perchè non è cosi?
In maggioranza molti hanno remato contro la mozione, facciamo chiarezza
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Commento fazioso fatto da un addetto ai lavori.
imbarazzanti
Lavoro di gruppo totalmente vanificato, e si è visto
Alcuni Consiglieri non sono in grado di lavorare in gruppo, hanno fatto un salto in avanti per sete di apparizione lasciando agli altri i cocci per terra da ramazzare
Il PD è finito a Saronno. Ma non da ora, ormai da tempo.
Grazie Nourhan per questa doverosa e veritiera precisazione.
In generale la buona politica prevederebbe (per come la intendo io) un percorso di condivisione con tutti volto a trovare le necessarie convergenze.
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Quindi non è stata fatta buona politica?
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Come a dire: la condivisione non c’è stata e neppure la convergenza 😉
La divergenza non è ancora appianata.