Mercato criptovalutario: tra record e flessioni, quali previsioni per Bitcoin & company?

Continua il rally di Bitcoin che, dopo aver perso più della metà del suo valore a maggio, è oggi in risalita, arrivando a raggiungere quota 38.000 dollari. Mentre alcuni paesi, come El Salvador, si apprestano a legalizzare ufficialmente i pagamenti in Bitcoin, altri, come la Cina e la Corea del sud, non intendono allentare le loro pressioni sul crypto-mercato. Il rialzo della moneta digitale più famosa, che si aggira intorno al 10%, è tuttavia dovuto anche alla volontà, da parte di alcuni organismi di controllo bancario, di regolamentare il settore.
Fra questi è recentemente emerso il Comitato di Basilea, ovvero un collettivo di vigilanza bancaria che, identificando le criptovalute come un asset fortemente volatile, hanno richiesto agli istituti di credito di applicare requisiti patrimoniali più stringenti per chi le detiene. Se, quindi, Bitcoin rimane un’opzione rischiosa, è altrettanto vero che questo tentativo di regolamentarlo equivale a una sorta di sua legittimazione da parte del mondo della finanza internazionale, che ad esso è notoriamente avverso.
Non solo Bitcoin: da Ethereum a Ripple
Bitcoin è la regina delle criptovalute, la più conosciuta e la più scambiata, con un alto grado di capitalizzazione. Essa però, come spiegato anche sul portale di Criptovalute24, non è l’unica ad essere presente sul mercato: la sua rivale principale è Ethereum, che attualmente si aggira intorno ai 2000 dollari di valore. Gli altri token digitali famosi sono Dogecoin, Ripple, Litecoin, Bitcoin Cash e Stellar. La caratteristica prevalente di tutte loro, al di là delle fisiologiche differenze tecniche, è l’altissima volatilità: si tratta, infatti, di asset che possono raggiungere crescite vertiginose in pochissimo tempo ma che, nel giro di poco, subiscono crolli improvvisi e drammatici. Sono pertanto investimenti da affrontare con cautela e solo dopo essersi informati a sufficienza.
Per quanto riguarda le due monete principali, ovvero Bitcoin ed Ethereum, le differenza sono abbastanza numerose. Entrambe, però, sono basate sulla tecnologia della blockchain, che è ciò che le rende così uniche. Bitcoin è una valuta sicura che può essere scambiata sia sul mercato cosiddetto “aperto”, sia essere prestata come mining, cioè come potenza di calcolo. La quantità massima di produzione è stata fissata a 21 milioni: dopo questa cifra non sarà più possibile produrla, il che la renda per alcuni versi simile all’oro, vista la sua scarsità e le riserve limitate.
Ether, invece, è una moneta che non è soggetta a limitazione sulla sua estrazione e che può essere utilizzata come metodo di pagamento sulla rete Ethereum. Sono ambedue cresciute moltissimo negli ultimi anni e, sebbene Bitcoin abbia ricevuto l’endorsement di esponenti di spicco del mondo imprenditoriale internazionale, Ethereum ha dimostrato di possedere ampi margini di miglioramento.
Le criptovalute minori
Tra le criptovalute minori le più importanti sono Cardano, Monero, Tron, Neo ed Eos. Monero, fondata nel 2014, è quella che garantisce il più alto livello di anonimato e il suo vantaggio principale è una forte scalabilità, oltre alla decentralizzazione. Anche Neo ha al suo attivo ormai qualche anno di vita, essendo nata nel 2017. E’ stata creata da Hong Fei e Erik Zhang come piattaforma per applicazioni decentralizzata e attualmente trova impiego nella gestione di asset digitalizzati.
Tron, istituita nel 2017, aveva come obbiettivo quello di diventare una piattaforma per la distribuzione di contenuti d’intrattenimento e, proprio come Eos, ha conosciuto in questi ultimi tempi una forte crescita. Un altro token particolarmente apprezzato dagli utenti per la serietà del progetto alla sua base è Cardano Ada, che si avvale di un team di sviluppatori provenienti dall’ambiente scientifico accademico. Tutte queste monete hanno valori molto più bassi di Bitcoin ed Ethereum, pertanto su di loro è possibile investire anche a fronte di una capitale ridotto; tuttavia, non sono esenti da rischi perché sono volatili proprio come le sorelle maggiori.