Carte di pagamento: i consumatori italiani continuano a premiare le prepagate

Nel corso degli ultimi mesi c’è stata una netta accelerata in un processo che in Italia stentava a decollare, ovvero la sostituzione del contante con altri strumenti di pagamento. Sono tantissime le persone che hanno modificato le loro abitudini, lasciando da parte monete e banconote a favore di soluzioni alternative, tra cui spiccano le carte di pagamento.
Le protagoniste assolute di questo grande cambiamento sono le prepagate: le statistiche dimostrano che nell’ultimo anno il loro utilizzo è aumentato circa del quaranta per cento. Il mercato offre un’ampia varietà di carte prepagate, che si differenziano tra loro per svariate caratteristiche: è importante capire i pro ed i contro di ogni prodotto per individuare quello più giusto per i propri bisogni.
Le tipologie di carte prepagate
Fondamentalmente esistono due tipologie di carte prepagate: ci sono infatti le carte usa e getta e le carte ricaricabili. Le usa e getta possono essere utilizzate finché non viene consumato tutto il saldo, ma hanno il limite di non poter essere ricaricate. Hanno però il vantaggio di poter essere comprate ovunque (si trovano anche al supermercato) e senza registrazioni.
Le carte prepagate ricaricabili sono le più diffuse: il titolare può ricaricare il saldo della carta tutte le volte che vuole, in modo da poterla usare più volte. In questo caso la carta è nominale, quindi il titolare deve registrarle a suo nome nel momento in cui la richiede. All’interno di questa tipologia è possibile fare ulteriori distinzioni come quella tra carte con e carte senza codice Iban.
Ormai tutte le banche, sia quelle tradizionali che quelle virtuali che operano solo online, hanno messo sul mercato le loro carte prepagate. Per individuare quella più adatta alle proprie esigenze, è opportuno affidarsi a siti di comparazione, come quello di CheScelta, dove è possibile confrontare gli strumenti di pagamento migliori presenti sul mercato.
Le caratteristiche principali
La caratteristica principale delle carte prepagate è quella di poter essere utilizzate nei limiti del loro saldo. Quello che potrebbe sembrare un limite è invece il grande punto di forza di questo strumento di pagamento: il fatto che non si possa spendere più di quanto è stato caricato rappresenta la certezza di limitare i danni in caso di furto, smarrimento o frode.
Per questo motivo, inizialmente le carte prepagate si sono diffuse come strumento più sicuro per effettuare i pagamenti di acquisti online: quando si effettua l’ordine, si carica la cifra esatta che si va a spendere. Ma ben presto i suoi utilizzi si sono estesi anche al di là del semplice shopping online: ad esempio sono molto usate dagli studenti fuori sede e da chi viaggia all’estero (ma non solo).
Pro e contro delle carte di pagamento prepagate
Ma i vantaggi delle carte prepagate non si esauriscono qui. Innanzi tutto si parla di uno strumento di pagamento che viene rilasciato in tempi molto ristretti anche a chi non presenta i requisiti di affidabilità creditizia necessari per accedere ad altri prodotti bancari. Non è neanche necessario avere un conto corrente a cui collegarle, anzi: le carte con Iban di fatto possono sostituire il conto.
Le carte di pagamento permettono di mantenere sotto controllo le spese. Le ricariche sono molto facili da effettuare. Infine, come detto, riducono il rischio di frode al solo importo che vi è caricato. Ovviamente non si deve tenere conto solo dei vantaggi: anche le prepagate hanno i loro difetti. Hanno dei plafond limitati e delle soglie di prelievo non particolarmente elevate.
Inoltre possono avere una rete di accettazione più ristretta rispetto alle tradizionali carte di credito (per alcuni servizi le prepagate non vengono accettate). E poi c’è da considerare i costi di gestione: è vero che le prepagate hanno dei costi di emissione e canoni molto bassi (se non nulli), però bisogna leggere con attenzione le condizioni per le ricariche, i prelevamenti e le altre operazioni.