La droga “olandese” di Saronno: era griffata

SARONNO – I loghi di case automobilisti e di moda erano usati dall’organizzazione che aveva come base di smercio la città degli amaretti per identificare e vendere le diverse qualità di cocaina.
E’ uno dei particolari che sono emersi, in queste ore, dalle indagini degli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Varese che, dopo il maxisequestro di sabato sera in via Roma, dove sono stati trovati oltre 25 chili di cocaina nascosti in doppi fondi di alcune auto, stanno cercando di ricostruire l’attività dell’organizzazione che importava la sostanza stupefacente dall’Olanda per rinvederla nel Saronnese e in provincia di Monza e Brianza.
Le confezioni da un chilo confezionate con nastro adesivo erano identificati da noti marchi, dai quattro cerchi dell’Audi all’immagine che identifica la Burberry, che venivano utilizzati per identificare la qualità e la provenienza della cocaina. “Una scelta che permetteva di evitare di usare luoghi di provenienza e nomi dei fornitori – ha spiegato il luogotenente Giuseppe Fugacci durante la conferenza stampa tenuta lunedì a Varese – e che dava anche un maggior appeal ai diversi stock”.
La cocaina, del valore di circa 3 milioni di euro, era arrivata, pronta per essere distribuita nel Saronnese e in provincia di Monza, sabato sera dall’Olanda in due Citroen Picasso. Sotto il cruscotto, le auto, avevano un doppiofondo che veniva riempito di cocaina con uno strumento creato ad hoc piegando un forchettone da barbecue.
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13112013
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