Uboldo, incidente mortale costato la vita ad un 40enne: “Quella strada è troppo pericolosa”

UBOLDO – Sconcerto della comunità uboldese per l’incidente mortale avvenuto ieri sera al confine con Origgio. Subito dopo il sottopassaggio che corre sotto la rampa d’accesso all’autostrada A9 Milano-Como in quella curva con i guard rail alti tra i pilastri si è verificato lo schianto quasi frontale tra un pullman blu delle linee extraurbane e una Peugeot 308.
L’impatto è stato forte: il muso della vettura si è accartocciato e i vigili del fuoco di Saronno hanno dovuto lavorare per liberare il conducente un 40enne che purtroppo è deceduto e il figlio di 6 anni portato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda. Feriti anche due viaggiatori sul pullman un 51enne ed un 18enne portati all’ospedale milanese e a quello di Saronno in codice verde.
Sul posto dopo i soccorritori di due automediche e due ambulanze che si sono occupati dei feriti si sono messi al lavoro gli uomini della polizia locale consortile di Uboldo ed Origgio che hanno effettuato i rilievi del caso dopo aver chiuso la strada con il supporto della protezione civile.
Nel frattempo tra gli automobilisti di passaggio e sui social cresceva la rabbia e l’amarezza per un tratto di strada già teatro di diversi incidenti alcuni anche con gravi conseguenze. C’è chi sottolinea come la strada sia troppo stretta per il passaggio in sicurezza di due mezzi, chi rimarca come la pendenza renda la curva quasi cieca e chi ricorda come il limite di velocità venga spesso disatteso malgrado la pericolosità dell’arteria. In tanti ricorda passati incidenti, spesso con molti danni ma senza conseguenze alle persone e come le invasioni di corsia sia purtroppo all’ordine del giorno.
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30042021
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Commenti
Sono scene e notizie che mai nussuno vorrebbe vedere e nemmeno commentare, quando poi si parla della morte prematura di un uomo di 40 anni, e di un bambino di appena 6 anni in gravi condizioni, perdere un figlio, un fratello, un cugino, un amico in queste condizioni, di fa molto male, e ti fa riflettere su come è infame la vita, adesso spero che le condizioni del piccolo bambino migliorino ??❤️❤️
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Non saprei dire se qui è colpa della vita, se la vita è infame.
Quella strada una volta non era così. Non c’erano pareti di cemento ai lati, non era una chicane da automobilismo sportivo. C’era campagna aperta.
Se è diventata quell’orrore di cemento e pericolo è perché sono state fatte delle scelte, dei progetti. Essere umani in carne e ossa hanno deciso, ingegneri, costruttori, politici locali.
La “politica del fare” senza la “politica del pensare” può essere cosa pericolosa.
Sono incidenti tragici e annunciati.
Adesso è il momento di piangere i morti. Verrà poi il momento di chiedersi chi ha voluto e permesso
quella terribile e pericolosa trappola di cemento sulla strada per Origgio.
E’ diventata la strada dei sospiri, quando la imbocchi ti viene l’ansia a pensare che potrebbe essere l’ultima volta.
Necessita una modifica strutturale per diminuire il rischio di continue collisioni.