Amadio (Ob Sar): “Ci sono forze politiche che non condividono il divieto di pubblicità discriminatoria”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Luca Amadio nell’ultima seduta del consiglio comunale (QUI IL RIASSUNTO DELLA SEDUTA)
Grazie Presidente, Luca Amadio per Obiettivo Saronno. Tengo particolarmente a questo intervento, e a nome di Obiettivo Saronno ringrazio la Consigliera Rufini per aver portato in Commissione Consiliare per lo Statuto, i Regolamenti e la Normativa Comunale, la proposta in merito al principio di divieto di pubblicità discriminatoria. Principio che, come ricordato, richiama la raccomandazione del Parlamento Europeo n. 2038 approvata in data 3 Settembre 2008. La Società globale, la nostra realtà ed anche la nostra quotidianità sono ormai bombardate da messaggi pubblicitari di ogni forma e di ogni genere. Televisione, web, radio, periodici, riviste specializzate, affissioni ci ricordano che viviamo in un mondo in cui la comunicazione molto spesso costruisce verità che non hanno una base di fondamento. Ed è proprio per questo che le informazioni pubblicitarie, anche per garantire la loro indispensabile ed autentica missione commerciale e comunicativa, debbano essere regolate da principi che tutelino la dignità e la rispettabilità dell’individuo. Troppo spesso capita di leggere o semplicemente venire a conoscenza, anche nel nostro piccolo, di situazioni in cui il prossimo viene classificato, differenziato, emarginato e, purtroppo, bullizzato. Noi di Obiettivo Saronno crediamo fermamente che questa problematica ignobile derivi, oltre che da troglodite espressioni culturali, da messaggi sociali non correttamente e sufficientemente normalizzati. E allora una della forme di discriminazioni che ancora oggi persiste, soprattutto in alcune zone del mondo, è quella che genera identità e valori differenti a seconda che tu sia uomo o che tu sia donna. Obiettivo Saronno sostiene con forza la volontà che questo, quantomeno, non possa e non debba accadere nella nostra città, attraverso messaggi pubblicitari discriminatori. Fra i diversi punti della risoluzione del Parlamento Europeo, che invito a leggere, mi ha particolarmente colpito quello in cui si descrive – cito testualmente – “occorre fare di più per promuovere un uso ragionevole e responsabile della televisione e delle nuove tecnologie sin dai primi anni di vita”. Condivido appieno che, sin da subito, fa la differenza l’insegnamento dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani e della parità fra uomo e donna sul piano del Diritto Costituzionale, del Diritto del Lavoro, del Diritto di Voto, della Cittadinanza, del Diritto Politico…insomma della Parità di Fatto. Spero che non vi siano delle forze politiche del nostro territorio che non votino a favore dell’integrazione di un principio che risulta essere alla base di una convivenza civile e democratica. Se questo dovesse avvenire, questa decisione non dovrà passare inosservata, perché è giusto che i Cittadini Saronnesi sappiano chi ancora oggi non sostiene ufficialmente l’omogeneità, e chi, come Obiettivo Saronno, si impegna quotidianamente, con tutte le proprie forze, affinché tutti, senza alcuna distinzione, possano essere Protagonisti della città. Concludo Presidente, complimentandomi con Lei, in qualità anche di Presidente della Commissione per lo Statuto, i Regolamenti e la Normativa Comunale, e con i colleghi Consiglieri, Commissari della Commissione, per il lavoro svolto e per aver dato alla Commissione stessa il valore che merita. Ovviamente Obiettivo Saronno voterà a favore dell’integrazione degli articoli 19 e 42 del Regolamento. Grazie Presidente e Colleghi per l’attenzione
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Commenti
Quanta voglia, tanta voglia di APPARIRE APPARIRE APPARIRE con tante chiacchere inutili e zero fatti
Quante cose e persone inutili
Che intervento di spessore … ora posso dormire tranquillo! La mia città è governata dai viola illuminati ….. si vede il cambiamento hahah ahaha addetti stampa e tagli all’ambiente e sicurezza stradale …da chi si fa i selfie in macchina cosa ci si può aspettare
Francamente non capisco il senso di questo comunicato. E in che modo si vuol frenare la “pubblicità discriminatoria” qualunque cosa sia? Con la censura?
Credo nei diritti universali, respingo razzismo e maschilismo. Ma questo “politicamente corretto” che pervade tutto comincia a darmi davvero fastidio. Ognuno faccia la sua parte in proprio, non perché gli migliora il profilo pubblico.
Aria fritta
Una strategica passerella di questo Consigliere che, non curante delle sue dichiarazioni logorroiche in Consiglio Comunale, vuole ribadire uno dei valori condivisibili culturalmente laddove l’educazione civica viene contemplata e sviscerata nella propria famiglia fin dalla prima età ma successivamente sviluppata e aggiornata durante la crescita di ogni giovane rampollo. L’aspetto stridente di questa nota emerge nel voler catalogare a tutti i costi questi valori, facendoli propri, apponendo su di essi bandierine che sono patrimonio di tutti.
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Mi permetta il redattore del commento di esprimere la mia piena condivisione del contenuto che trovo sensato e coerente.
sono I DESTRORSI a propugnare la discriminazione
ma perché inviare l’intervento del consiglio comunale al giornale?
Ah già i verbali dei consigli comunali non sono più pubblicati sul sito del comune. L’ultimo è quello del primo consiglio della nuova amministrazione, poi il nulla.
Fermi dal 23 ottobre 2020 e non solo i verbali.
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I consigli comunali non sono privati, sono seguibili da chiunque.
Si inviano gli interventi per far si che i cittadini possano conoscere il lavoro delle persone che hanno letto senza seguire per forza 4h di consiglio comunale.
Ora è tempo di auto-selfie ???????
Pagliacciata, ci sono già le normative nazionali, il comune non può decidere che pubblicità può essere discriminatoria, lo può fare solo un giudice.
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Infatti non lo decide il Comune ma il Giudice, punto già ampiamente chiarito in Consiglio Comunale.
Riprovi, sarà più fortunato
Condivido quanto detto ma avrei solo una domanda.
Chi stabilisce quando una pubblicità è discriminatoria e su quali basi?
La libertà personale è discriminatoria e la pubblicità è un messaggio che parte da un’idea personale o di poche persone per veicolare qualcosa come ad esempio un acquisto di un determinato prodotto.
Quindi o censuriamo tutto e basta pubblicità oppure facciamo passare tutto e lasciamo decidere alla gente cosa è giusto o sbagliato.
Perché se qualcuno decide per me cosa è giusto, ammesso che il mio giusto coincida con il suo, non saprò mai qual’e la cosa sbagliata.