Baby gang di Solaro: le due violente rapine che hanno fatto scattare le indagini

SOLARO – CERIANO LAGHETTO Sono stati collocamenti in comunità i cinque ragazzi, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rapina pluriaggravata con armi, lesioni personali aggravate e ricettazione.
La baby gang minacciava e insultava i propri coetani arrivando a picchiarli per impossessarsi di telefoni o altri oggetti che sfoggiavano anche come trofeo. I carabinieri hanno ricostruito un episodio del giugno scorso iniziato quando tre dei minori fermati oggi (di cui uno controllato lo scorso ottobre a bordo di una bici di una società di bike sharing, provento di furto), in concorso fra loro e con due quattordicenni hanno contattato telefonicamente un loro coetaneo. Il minorenne era già oggetto da mesi di messaggi e videochiamate minacciose e offensive da parte degli indagati i quali non volevano che lo stesso frequentasse una loro coetanea, amica in comune. Con una scusa gli hanno dato appuntamento a Ceriano Laghetto in piazza Diaz e l’hanno costretto a seguirli in mezzo ad un campo. Qui l’hanno colpito con calci e schiaffi prima di scaraventarlo a terra per continuare a colpirlo. Non contenti delle lesioni e contusioni provocategli gli hanno avvicinato un coltello al volto e minacciandolo anche di morte, gli hanno sottratto lo smartphone ed una scarpa.
Analogo episodio è avvenuto tra novembre e dicembre 2019, quando i cinque indagati hanno fatto allontanare un altro loro coetaneo dall’oratorio. Lo hanno percosso violentemente con calci e pugni, con altri tre quattordicenni e gli hanno sottratto la felpa di colore nero che aveva legata alla vita. Uno dei cinque l’ha esibita poi come trofeo in una foto pubblicata sul proprio profilo Instagram.
Dalla denuncia alla stazione dei carabinieri nel giugno scorso sono iniziative le indagini dei militari che hanno dunque consentito alla procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Milano di giungere alla richiesta di emissione di un provvedimento restrittivo a carico dei cinque giovani che al termine degli adempimenti di rito, sono stati accompagnati in comunità. Proseguono le indagini per risalire all’identità di altri ragazzi coinvolti.
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Commenti
Ma i genitori dove sono ? Dormono ? una volta prendevi due schiaffi dal padre e poi spiegavi , oggi giustificano tutto x poi accorgersi di avere dei delinquenti in casa.