Messa di Natale in Prepositurale: “Ci sentiamo oppressi, è arrivato il momento della tenerezza”

SARONNO – “Ci sentiamo oppressi, è arrivato il momento della tenerezza”, ecco il messaggio che il prevosto, monsignor Armandio Cattaneo, ha voluto lanciare durante l’ultima messa di oggi, quella “natalizia” delle 20.30 alla chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo che ha “sostituito” quella di mezzanotte, per il coprofuoco dell’emergenza coronavirus.
Oltre 150 i fedeli presenti, e ben distanziati anche a sedere secondo le regole sanitarie, per un rito molto sentito dalla comunità religiosa saronnese.
Il prevosto ha iniziato parlando del presepe: “Gesù Bambino c’è sempre in ogni presepe, tradizionale o moderno, sempre nella stessa posizione: a chi ti guarda chiedi di essere abbracciato. Non ti presenti come Creatore dell’Universo, con stelle e galassie, ma ti fai piccolo per farti abbracciare. È arrivato il tempo della tenerezza, come ha detto qualche giorno fa papa Francesco. Un abbraccio che dà vita, dà vita anche a tutti coloro che sono arrivati da lui in paradiso, anche se facciamo fatica ad accettarlo.
Come a Betlemme mancava un posto per Gesù, quest’anno in ospedali mancavano letti, mancava ossigeno. L’abbraccio di Gesù è come l’ossigeno che dalla bombola esce e, gorgogliando nell’ampolla come fossero cori angelici, va dal malato”.
Ha proseguito don Armando: “Ci siamo guardati intorno, ma invece della gioia che dovremmo vedere e irradiare come dice Edith Stein, ci sentiamo oppressi, non sappiamo cosa accadrà. Io, forse c’è l’ho già detto, non riesco più a vedere il telegiornale. Spesso si parla del presepe solo per fare polemica col presepe di piazza San Pietro. Eppure Gesù si fa bambino scegliendo di lasciare gli angeli e andando in mezzo ai pastori, che erano dei poveracci. Ma Gesù bambino va lì, cercando abbracci”.
Il prevosto ha parlato anche dell’allineamento di Giove, Saturno e Luna, la stessa posizione di quando i magi avevano visto la stella: “Erano 800 anni che questo allineamento non si ripeteva… Pensate che i magi avevano visto e si erano lanciati in un’impresa pericolosa, incerta… Per andare ad abbracciare Gesù bambino”.
Altre messe pre-natalizie si sono svolte nel tardo pomeriggio odierno sia in San Pietro e Paolo che in San Francesco.
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24122020