Visto da Varese: Giornate presto più luminose, ma l’economia resta al buio

di EZIO MOTTERLE
Se può aiutare a far crescere la speranza di una rapida uscita dal tunnel del virus, possiamo ricordare che tra un mese esatto, con l’inizio dell’inverno, il buio ricomincerà gradualmente a calare, le giornate torneranno insomma ad allungarsi lasciando intravvedere il ritorno della bella stagione. Fatto sta che la pandemia sfugge ovviamente alle leggi del calendario, senza al momento consentire di pensare, fuor di metafora, ad un possibile recupero di luce in tempi più o meno analoghi. Non aiutano a sperare analisi e previsioni sulla situazione economica locale, che dopo il rimbalzo positivo del terzo trimestre (notevole recupero sia dell’industria che dell’artigianato) sono di nuovo sprofondate nel segno negativo, travolte dall’effetto lockdown o zona rossa che sia. Questa seconda ondata autunnale della pandemia, manifestatasi nel Varesotto ancor più forte che in primavera, assegnando alla provincia un poco invidiabile elevatissimo livello di contagi, ha imposto un nuovo stop alla temporanea ripresa, che aveva creato molte attese di rinascita. Il mondo del lavoro annaspa: per ora i livelli di disoccupazione sono stati contenuti dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali (schizzati in alto i livelli della cassa integrazione) e dal blocco dei licenziamenti, mentre sul fronte della produzione pesa il calo delle esportazioni, da sempre bandiera del made in Varese nel mondo. Coprifuoco e divieti vari, a cominciare dalla chiusura di bar, negozi e ristoranti, hanno svuotato in buona parte paesi e città, come rileva l’analisi dei flussi della circolazione veicolare e del transito pedonale sul territorio. Natale festa della luce segnerà dunque per ragioni astronomiche la fine del grande buio, che potrebbe però continuare – pochi al momento scommettono sul contrario – per effetto della persistente emergenza sanitaria. Non sono tempi di ottimismo, questo è sicuro. E stavolta se anche le giornate – cosa altrettanto certa – diventeranno via via più luminose, difficilmente l’oscurità libererà presto dal suo peso la vita economica e sociale. Ci resta un mese, comunque, per sperare che con il giorno torni a illuminarsi anche il futuro. Basterebbe, a questo punto, anche un debole chiarore. Purchè arrivi da laggiù, all’uscita del tunnel.