Psi: “Un anno di registro per il testamento biologico: 200 richieste e 45 depositi di Dat”
SARONNO – Pubblichiamo il comunicato stampa inviato dalla sezione cittadina del partito socialista italiano in merito al primo anno di vita del Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (testamento biologico) a Saronno.
Oggi, 1 ottobre 2013, il Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Testamento Biologico) del Comune di Saronno compie il suo primo anno di vita.
E’ il risultato di una larga convergenza tra le forze di maggioranza, che ha visto quasi tutti i rappresentanti della coalizione aderire alla proposta avanzata dal Partito Socialista, e che ha dato ai cittadini saronnesi la possibilità di certificare le proprie volontà, di rivendicare la propria libertà di scelta, la propria autodeterminazione ed i propri diritti costituzionali in tema di trattamenti sanitari
A oggi oltre 200 saronnesi che hanno richiesto all’URP informazioni riguardo il Testamento Biologico, e 45 hanno depositato le proprie volontà, a costo zero, presso il Municipio.Essere riusciti a garantire ai nostri concittadini uno spiraglio in più di libertà, autodeterminazione e dignità rappresenta, a nostro avviso, uno dei più importanti successi di questa amministrazione.
Per questo motivo noi socialisti difenderemmo questo strumento anche se nessun saronnese avesse depositato il suo Testamento Biologico presso il Municipio.
Lo faremmo perché siamo convinti che le battaglie di libertà e di civiltà meritino sempre di essere combattute, a prescindere dai risultati concreti che si possono ottenere. Lo faremmo perché siamo riusciti a generare in città un amplissimo dibattito sui temi dell’autodeterminazione, della libertà e della laicità, come non si vedeva da decenni.
Il risultato ottenuto con il Registro e il clima che abbiamo riscontrato in città ci spronano a proseguire, insieme con le altre forze politiche di maggioranza (ma anche, auspicabilmente, di minoranza) per altre iniziative di tutela dei diritti civili, prima fra tutte quella sul registro delle unioni civili, o coppie di fatto, al pari di quanto recentemente deliberato dal Comune di Milano, sulla quale siamo certi di interpretare gli orientamenti e il comune sentire di una parte importante dei cittadini.
(Tutti i cittadini residenti nel Comune di Saronno possono depositare il proprio Testamento Biologico presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune, p.zza della Repubblica n° 7, Primo Piano. Per informazioni è possibile rivolgersi direttamente all’Ufficio, telefonare allo 02/967.10.370 -372 o scrivere alla seguente mail: urp@comune.saronno.va.it)
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Commenti
..numeri da capogiro quelli propinati che a stento riescono a dare il centesimo di percentuale! Basta giocare con i numeri piccoli e sbandierare il vessillo. Passiamo ai fatti concreti, messo a disposizione lo strumento, ciascuno è libero di aderirvi, così salviamo la facciata della democrazia, ma se poi non lo fa quasi nessuno, c’è da chiedersi se lo strumento messo a disposizione abbia una valenza di pluralità, o sia solo per dare espressione ai pochi, che in democrazia vanno rispettati. BENE! fatto ciò che si passi però ai problemi che hanno i molti, e si discuta d’altro, come sicurezza, lavoro, rispetto del patrimonio pubblico, sanità, giustizia! …qui glissate i problemi, come lo han fatto i cari giovani socialisti quando hanno deciso di rimuovere i graffiti di Saronno: mai fatto, forse perché han capito che i numeri era ben altri di quelli messi qui in bella vista e non ce l’avrebbero mai fatta a rimuoverne nemmeno uno… ma si meglio desistere, troppa fatica, tant’è che le oscenità scritte sui muri son rimaste lì da mesi
“Noi socialisti difenderemmo questo strumento anche se nessun saronnese avesse depositato il suo Testamento Biologico presso il Municipio”.
La libertà non si misura in cifre, non si misura quantitativamente (figurarsi se è paragonabile ai voti presi da un partito politico alle comunali…).
45 cittadini saronnesi (a mio modestissimo modo di vedere anche “numericamente” un successo) hanno deciso di depositare le loro volontà presso il Municipio.
Ma TUTTI i saronnesi hanno a disposizione questo strumento,
E molti, che ci hanno appoggiato e che condividono questa nostra azione politica, non hanno depositato le proprie volontà: semplicemente credevano, e credono, che gli altri, e magari loro stessi un domani, abbiano diritto a questo strumento di libertà.
Seguendo il brillantissimo ragionamento del Consigliere Fagioli, tutti coloro che hanno votato contro l’abolizione del divorzio nel ’74 avrebbero dovuto divorziare il giorno successivo.
I saronnesi hanno una possibilità in più per ribadire la propria volontà, la propria libertà, il proprio diritto all’autodeterminazione.
La miseria è quella di chi, coi numerini, gioca alla polemica sul dolore umano, sui diritti, sulle libertà.
Riccardo Galetti
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Il diritto all’autodeterminazione dei popoli vorrei applicata, per poter liberare finalmente il popolo dal giogo romano.
Invece ho perso oltre due ore in consiglio comunale per un dibattito su un argomento fuorilegge, come ha ben ricordato il sig. Francesco.
Cordialità.
RFagioli -
ma sbaglio o questa possibilità era già esistente (testamento olografo)?
qui si è solo voluto inserire un provvedimento in un’area non normata da leggi dello stato; è un segnale politico, come dire che “Saronno vuole le DAT”, ma chi può dire se le cose stanno davvero così? A conti fatti abbiamo 45 DAT, segno che la cosa non interessa ai Saronnesi. E allora perchè forzare segnali politici inesistenti?
Boh.
davvero un gran risultato: 45 richieste… addirittura abbondantemente meno dei voti presi dal PSI alle ultime amministrative; la delibera è stata votata da una ventina di Consiglieri e la maggioranza s’è spaccata, la mozione è passata solo grazie alle assenze del PDL.
45 persone… spannometricamente stiamo parlando di poco più dello 0,1% dei cittadini saronnesi. era stata presentata come una necessità per i saronnesi. quando si dice ‘capire al volo le vere necessità’…
che sia stata un’azione politica di successo da parte del PSI non c’è dubbio (vanno fatti i complimenti), che sia uno strumento di libertà è dibattito aperto, ma che sia richiesto dai Saronnesi o a loro utile è chiaramente un miraggio: le cifre parlano chiaro.
Il consigliere Cinelli presentando la mozione durante il consiglio del 2/4/2012 disse, come trascritto a verbale:
“È un atto politico ma non di parte, la maggior parte dei cittadini
…(incomprensibile) orientamento politico e religioso è molto attenta su questo tema e aspetta risposte dalla politica, come dimostrano i tanti sondaggi effettuati in Italia negli ultimi anni e le numerose ed eterogenee presenze agli incontri pubblici a Saronno.”
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Mi permetto di commentare che la grande attenzione dei cittadini su questo argomento ha fruttato in un anno 200 richieste di informazione e 45 testamenti.
A quali sondaggi facesse riferimento il consigliere Cinelli non saprei, ma il risultato è che in un anno circa 1 saronnese su 1000 ha depositato il testamento biologico.
Una miseria, non un successo.