Visto da Varese: Vacanze d’estate sempre più ancorati alle Prealpi

di EZIO MOTTERLE
Amarcord di quando, solo un anno fa, sondaggi e statistiche fotografavano l’esercito dei vacanzieri in partenza, milioni di passeggeri tra stazioni e aeroporti, milioni di veicoli sulle autostrade. La pandemia ha stravolto anche il panorama dei numeri che erano diventati rassicuranti compagni dell’estate. Quello che fa notizia, insomma, più che la previsione di chi parte è ormai quella di chi resta. Si parla apertamente del 40% in più di italiani che non andranno in vacanza, vuoi per i timori legati alla diffusione del virus, vuoi per problemi economici, vuoi per la mancanza di periodi sufficienti di ferie consumate spesso durante il tempo del lockdown. E quasi tutti quelli che andranno via da casa, mediamente per una settimana, resteranno in Italia, nemmeno il 5% varcherà la frontiera, un quinto di chi lo scorso anno si era concesso un viaggio all’estero. Un italiano su due in definitiva (considerata anche la quota di quelli che a casa ci stavano già prima del virus), non partirà per nulla, un dato che rapportato alla provincia di Varese fa ritenere che almeno in 600mila eviteranno di fare i bagagli, restando sempre più saldamente ancorati alle Prealpi e apprezzando come non mai il fascino del solleone chilometro zero fra laghi e colline. Solo 40mila varesotti si avventureranno oltre i confini, almeno quei comunque pochi aperti liberamente al transito. Tre quarti di chi in vacanza ci andrà lo farà per raggiungere il mare, attrazione inossidabile a tutte le emergenze. Scenario non certo esaltante, in vista di una ripresa autunnale che tutti prevedono carica di problemi economici, tali da far impallidire anche le statistiche su questi giorni votati alla spensieratezza ahimè perduta. Visto da Varese, il fenomeno assume anche toni più marcati, legati al calo di traffico nei due punti cardine del movimento turistico in questa terra di frontiera, il confine con la Svizzera, che per tradizione veniva preso d’assalto da vacanzieri del centro-nord Europa, e l’aeroporto di Malpensa, su cui ha pesato un forte calo di passeggeri. Tra meno di una settimana sarà agosto e anche questo nostro appuntamento settimanale si concede una pausa. Contiamo di riprendere a settembre, quando calerà inevitabilmente il sipario sulla prospettiva di un’estate rigenerante, offuscata, a quel punto, da impegni e appuntamenti rimasti magicamente nascosti sotto gli ombrelloni. O anche sotto la tenda del terrazzo di casa, obbligatorio comunque – crisi o non crisi – sognare un litorale da cartolina…