Indelicato: “Se sono aperte chiese, bar e trattorie… perchè il consiglio comunale deve essere ancora in videoconferenza?”

SARONNO – “In questi giorni ferve, nelle sedi cittadine competenti, il dibattito circa le modalità più consone a trasparenza, libertà ed efficienza, dello svolgimento del Consiglio comunale on line. Sono discussioni rese certamente necessarie dalla particolare contingenza, che ha costretto ad improvvisare una siffatta comunicazione invece di quella consueta in presenza fisica”.
Sono le parole di Alfonso Indelicato consigliere comunale indipendente che affronta il tema delle sedute in videoconferenza del consiglio comunale.
“Vorrei però mettere a fuoco un aspetto della questione che è propedeutico a quello, pur necessario, procedurale. Si tratta, in sintesi, dell’opportunità di riservare il consiglio in versione telematica esclusivamente a situazioni di rischio.
Sussiste oggi tale situazione? No, Assolutamente non sussiste. Chiese, bar, trattorie e opifici, con qualche accorgimento, sono fruibili. Perché non lo dovrebbe essere la spaziosissima Sala Vanelli? Pertanto, auspicherei che il suddetto dibattito in corso avesse a oggetto non i prossimi Consigli, ma quelli che teoricamente dovessero svolgersi – Dio non voglia! – in una situazione generale simile a quella di qualche tempo fa, quando l’epidemia infuriava.
Fatto sta che il Consiglio on line ha, per chi lo gestisce, i suoi bei vantaggi. Basta un click per inibire la comunicazione in corso di svolgimento fra i consiglieri. Basta un click per oscurare (ma leggi: “cacciare virtualmente fuori”) il consigliere molesto, o meglio percepito come tale. E queste non sono, beninteso, elucubrazioni astratte, ma puntuali accadimenti delle ultime sessioni.
Si consideri inoltre che il Consiglio on line non prevede la presenza vociante, fastidiosa, petulante, sordamente o protervamente contestatrice, del pubblico. Quel pubblico che non è neppure necessario, in tal modo, far allontanare dalla forza pubblica con conseguente appannamento di immagine. Insomma lo sterilizzato consiglio on line rischia, per i padroni del vapore, di diventare un vizio di cui non si può più fare a meno, come l’alcool o il fumo o quello che un tempo i bacchettoni chiamavano “libertinaggio”. Forse con minor godimento che quest’ultimo produce, ma non è neppure detto: può darsi ci sia il suo bravo piacere anche nel rimanere padroni del campo con un secco click!
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Commenti
La società dei like e dei click
L’avete voluta, adesso ve la tenete
La paura è uno stato d’animo che scaturisce da una conclamata insicurezza e spesso questa amministrazione leghista durante il suo mandato si è trincerata negli ambiti burocratici dei regolamenti per giustificare l’inadeguatezza sinora manifestata in una qualsiasi normale gestione pubblica. Oramai al termine del percorso emerge l’affaticamento che viene generato quando il nulla ha regnato sovrano.
Perche’ se qualcuno da in escandescenza e spacca i microfoni almeno spacca il suo e non quello della comunita’.
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beh dai argomentone…. ma ci credete veramente quando scrivete queste cose?
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Se un consigliere si rende ripetutamente ridicolo con il proprio comportamento si espone al pubblico dileggio
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Lontano da Saronno,
Intervengo perché se come sembra dalle sue parole ci sono dubbi su una gestione democratica e trasparente anche del Consiglio Comunale, non quello aperto al pubblico che già sappiamo come è stato gestito , non su come viene “amministrata“ la comunicazione con i cittadini …. allora il fatto è molto grave.
Paolo Enrico Colombo
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Rimanga lontano, e segua la democrazia del suo paese ospitante. I fatti gravi non sono le fantasie di chi vuole apparire ad ogni costo.
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Signor “anonimo “
Finché può le tasse al Comune di Saronno ho il dovere di dire quello che penso di questa “amministrazione scaduta” anche perché sono certo che in quanto a democrazia e trasparenza la “lega x….” ne è assolutamente priva!
Paolo Enrico Colombo-
‘Può’ errore “pago”
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