Parcometri accesi quando la sosta era gratuito: incassati oltre 7.800 euro. Ecco come avverrà la restituzione

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Saronno Servizi sulla questione parcometri accesi mentre i parcheggi avrebbero dovuto essere gratuiti.
Per via delle ordinanze emanate dal Comune di Saronno con le delibere numero 64 del giorno 26 marzo, numero 67 del giorno 15 aprile 2020 e numero 72 del giorno 4
maggio 2020, tutte le limitazioni orarie di sosta e i pagamenti nelle zone a disco orario o con pagamento tramite parchimetro sono state sospese fino a domenica 17 maggio inclusa, esonerando quindi gli utenti dal versamento degli importi dovuti a causa del lockdown cittadino e al divieto di circolare senza autodichiarazione se non per motivi strettamente necessari.
Dal momento che non è stato possibile disattivare in tempo i parchimetri installati in città, molti utenti hanno effettuato il pagamento della propria sosta in stalli contrassegnati dalle “strisce blu” nel periodo di sospensione dei versamenti, contributi che Saronno Servizi S.p.A. oggi considera “non dovuti” a causa di un disguido tecnico e che è pronta a rimborsare a tutti gli utenti che faranno richiesta: è evidente infatti che gli importi versati non sono da considerarsi dovuti ed è stato quindi deciso di rimborsare chi è stato tratto in confusione dalla continuità operativa dei parchimetri in questione.
Alla riapertura di tutte le attività effettuata ieri nella giornata di lunedì 18 maggio, Saronno Servizi S.p.A. ha potuto effettuare operativamente insieme al Comune di Saronno tutti i controlli degli importi erroneamente versati: l’importo indebitamente incassato durante il periodo indicato nelle ordinanze è pari allo 0,3 % degli importi incassati mensilmente dalla società nella gestione dei parcheggi e nello specifico ammonta a €360,05 per il mese di marzo, €2287,18 per il mese di aprile e €5166,30 per il mese di maggio.
Ecco modalità e tempi con cui gli utenti potranno richiedere il rimborso:
Inviando un messaggio di posta elettronica all’indirizzo mobilita@saronnoservizi.it (lettera “a” priva di accento) oppure compilando l’apposito modulo da ritirarsi presso gli sportelli di Saronno Servizi S.p.A. situati in via Roma.
Le semplici informazioni da fornire sono:
a. Nome e cognome del richiedente;
b. Importo da rimborsare;
c. Targa del veicolo;
d. Data, orario e durata della sosta;
e. Via del parchimetro utilizzato per il pagamento;
Compilando l’apposito modulo da ritirarsi presso gli sportelli di Saronno Servizi S.p.A. situati in via Roma 16/18 contenente le informazioni riportate sopra;
L’invio del messaggio o la consegna del modulo compilato dovranno avvenire entro il 30 giugno 2020; non è richiesta alcuna attestazione di pagamento per la richiesta di
rimborso poiché per ciascuna dichiarazione saranno effettuate verifiche sulla base delle informazioni già raccolte dai parchimetri.
Dal 1 luglio 2020 si potrà ricevere, in contante, presso gli sportelli della Società l’importo dichiarato da ciascun richiedente mentre, per importi superiori a 10€, potrà anche essere richiesto il pagamento anche tramite bonifico bancario. Tutti i rimborsi dovranno essere conclusi entro il 31 luglio 2020.
Il residuo rimanente dopo tutte le operazioni di rimborso pervenute sarà integralmente conferito da Saronno Servizi S.p.A. al Comune di Saronno.
Scusandosi per il disguido generato da questo errore con tutti gli utenti coinvolti, la Direzione di Saronno Servizi S.p.A. comunica che anche il personale impiegato presso gli uffici della società e presso gli sportelli aperti al pubblico è tornato operativo con gli orari precedenti all’emergenza Coronavirus, mettendo in atto tutte le precauzioni di accesso e sicurezza derivanti dalla condizione sanitaria prevista dalla fase 2. Per ulteriori informazioni sul tema sarà pertanto possibile rivolgersi
agli uffici della Società tramite telefono, posta elettronica o operatori agli sportelli.
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Commenti
Data, orario e durata della sosta… beh certo perchè uno si ricorda esattamente data orario e durata delle volte che ha pagato un parcheggio gratuito, già che c’erano perchè non chiedono la ricevuta del parcometro così sono sicuri di non rimborsare nessuno?
Soprattutto sapete benissimo quali sono le targhe per cui il parcheggio è stato pagato, quindi pretendere che uno sappia quando e quante volte ha pagato è un pretesto per non rimborsarli.
In dialetto si dice :”se la va la ga i gamb”. Ma qualcuno ha rotto le uova nel paniere…..
Quanto costerà questa operazione rimborso? Quante ore di lavoro del personale? Quanto tempo sottratto al più importante laboro ordinario? E quanto tempo degli utenti per recarsi agli uffici di Saronno Servizi per riscuotere qualche euro? Magari dovendo anche pagare il parcheggio per riscuotere? Una vergogna, una dimostrazione clamorosa di incapacità. Chi non ha disattivato i parcometri dovrebbe pagare di tasca sua!
Volete davvero farci credere che non siete stati in grado di spegnere parchimetri in due mesi abbondanti?
Sapete benissimo che la percentuale di rimborsi richiesti sarà molto bassa rispetto a quanto incassato…qualcuno dovrebbe rispondere di questa furbata e non cavarsela con un semplice rimborso
E’ doveroso, a questo punto, inserire un avviso a caratteri cubitali sul sito del Comune con modalità e tempi con cui gli utenti potranno richiedere il rimborso.
W la burocrazia! E io per 50 cent di sosta non dovuti, di cui non ricordo esattamente giorno, ora e durata, correndo il rischio magari di una denuncia per falso, dovrei fare tutte queste cose, mandare una mail, andare alla Saronno Servizi, ritirare un modulo compilarlo, riconsegnato, aspettare la verifica, ritornare per ritirare 50 cent, firmare una ricevuta e perdere tutto questo tempo? Ma siamo veramente all’Elogio della FOLLIA! W burocrazia!
P.s.: i miei 50 cent Donateli in beneficienza! Così facciamo prima.
Saluti.
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Guarda che “la burocrazia” l’ha decisa di propria sponte Saronno Servizi, una S.p.a. che si autoregola in questo caso. È guidata politicamente dalla Lega che, a quanto pare, prima prende soldi, poi tace, poi ammette e quindi crea difficoltà per ridare soldi.
Se ha sbagliato che paghi sostenendo i costi: le S.p.a normali fanno così.
“Dal momento che non è stato possibile disattivare in tempo i parchimetri installati in città”
……………….
Non è una cifra piccola!