Ex Petri, Airoldi: “Amministrazione costruisce oggi la città dell’altro ieri, quando penserà al domani?”

SARONNO – Recupero area dismessa dell’ex fonderia Petri, il candidato sindaco Augusto Airoldi è perplesso. Pubblichiamo integralmente il suo comunicato.
Realizzare edifici che si sviluppano in verticale, anziché in orizzontale, non è di per sé disprezzabile in quanto consente, tra l’altro, di minimizzare l’utilizzo di suolo cittadino e preservare l’ambiente. Certo vanno considerate tutta una serie di elementi non trascurabili a partire dalle caratteristiche di urbanizzazione del territorio circostante a quello in cui si inserisce il nuovo edificato. Il problema è che, nel piano attuativo denominato Atub15, tra via Padre Reina e via Pola, pare che tutto ciò non sia avvenuto. Ma, anche questa volta, andiamo con ordine.
Non risulta sia stata effettuata alcuna verifica per quanto riguarda l’ombreggiamento che il nuovo edificio può causare a quelli circostanti, ma solamente la verifica inversa. Quindi non sappiamo se sia necessario limitare la sua notevole altezza per evitare che danneggi gli edifici circostanti. L’intervento ricade nelle aree considerate a rischio archeologico, ma il piano approvato non specifica quali accorgimenti si intenda adottare.
Il piano non prevede spazi di relazione e aggregazione utili al quartiere, quali piazze e aree a verde attrezzato, ma ancora una volta, solamente un parcheggio in superficie.
Le funzioni previste sono ben lontane dal costituire quel calibrato mix funzionale finalizzato a favorire la vivibilità e socialità di quartiere come richiesto dal Pgt ma si limitano a saturare la quota di residenza e a prevedere solamente pochi spazi per uffici. Si massimizzano così i pur legittimi interessi degli operatori e si minimizzano quelli, altrettanto se non più legittimi, dei cittadini.
I box interrati e i posti auto in superficie si estendono ben oltre l’impronta della “torre” di 11 piani, vanificando così il risparmio di suolo e i vantaggi per la superficie drenante resi possibili dall’edificazione verticale. Non sono specificate le modalità con cui effettuare il risparmio idrico, sempre previsto dal Pgt. Non viene previsto il riuso delle acque meteoriche come richiesto nel Rapporto ambientale. Ce n’è a sufficienza per essere sconfortati. E questo pur tralasciando osservazioni circa “particolari” più tecnici quali la verifica del Baf e il calcolo degli standard urbanistici che pure concorrono alla valutazione negativa dell’intervento approvato dalla Giunta Fagioli.
Ancora una volta siamo di fronte ad una visione di città che andava per la maggiore negli anni ’60 del secolo scorso: palazzi, zero spazi per la città, tanti parcheggi in superficie. Più di cinquanta anni di acquisizioni urbanistiche che hanno consentito di ottenere migliore vivibilità, maggiore sicurezza, socialità e sostenibilità delle nostre città sono semplicemente ignorati. E ancora una volta i temi del post Covid-19 e i problemi indotti dai cambiamenti climatici, neppure immaginati. Ma se una Amministrazione costruisce oggi la città dell’altro ieri, quando penserà a quella di domani?
16032020
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Commenti
Pensare che una torre di 11 piani faccia automaticamente modernità e futuro, come se fossimo a porta nuova o city life e dimenticando cosa c’è intorno, mi sembra ridicolo. I parcheggi in superficie poi sono addirittura antecedenti agli anni 60.
Verrete sì ricordati, ma nel modo peggiore!
Airoldi mette bene in evidenza le pecche del progetto.
Perché’ non si e’ voluto ascoltare la voce del quartiere? E’ un edificio gigante, fuori contesto, che si sviluppa in altezza in modo sproporzionato ma poi si estende anche sotto terra fino ai massimi limiti, senza offrire alcun risparmio di suolo.
E’ ovvio che si tratta di un progetto conforme ai regolamenti, ma non per questo e’ eticamente lecito e politicamente opportuno prevaricare il dissenso diffuso, tacciandolo di soggettività, solo per garantire l’integrità’ dell’interesse (modi, tempi e valore commerciale) di una sola parte.
Ma l’attuale amministrazione non dovrebbe avere il pudore almeno di simulare una pur flebile volontà’ di ascolto e quindi di mediazione?
Ancora una volta Airoldi interviene su questioni urbanistiche dimostrando competenza, misura, attenzione all’ambiente, ottima conoscenza del PGT e soprattutto una VISIONE per il futuro della città che ogni giorno gli attuali amministratori ci confermano di non avere. Ricordiamoci di tutto ciò quando andremo a votare….
Finalmente anche la vera opposizione a questa Giunta di centro destra si fa sentire e vedere.
Ben tornati tra noi.
Spero vivamente che questo sia l’inizio di una discussione seria ed approfondita di tutte quelle, vere forze politiche, che non si sentono rappresentate dall’attuale Amministrazione.
Leggendo i vari commenti che i cittadini portano su questo giornale, traspira una forte contrarietà sull’operato della Giunta Fagioli.
Sarebbe utile, costruttivo e democratico avere il parere di tutte le forze politiche presenti sul territorio su come si vuole rilanciare la città.
Cerchiamo di tornare alla vecchia politica, una politica che vive sul confronto pacato, ragionato e che veda come unico protagonista il cittadino Saronnese.
prendiamo spunto dal dopo Coronavirus per ridisegnare, a tutti i livelli, le regole della democrazia.
Grazie
Non ci aspettiamo che questa amministrazione pensi alla Saronno di domani, e non lasceremo che questi signori lo possano fare. #cambiamo
Ha ragione, siamo tornati negli anni 60, cemento, parcheggi e consumo del suolo.
Io non faccio politica; ma sto leggendo qui sopra un’analisi espressa in tono pacato ma che ci da un quadro davvero sconfortante. La mie domande agli amministratori sono: ma da quale mondo culturale venite? Perché nel 2020, con un bisogno enorme, non più rinunciabile, non più rinviabile, di armonia urbanistica, di equilibrio, di verde, di rispetto urbanistico, di città nuove, voi venite a imporre alla nostra città una cosa come queesta?
E una domanda ai progettisti: come vorrete essere ricordati in questa nostra città? Come quelli che nel 2020 scaricarono addosso alla città la brutalità di un palazzo del 1960?
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Apprezzo la domanda essenziale agli amministratori: “Da che mondo culturale venite”? Lascio a chi di competenza la risposta. Solo gli interessati possono rispondere con precisa cognizione di causa.
Per dare un’idea dell’altezza del palazzo, si deve sapere che sarà più alto del campanile della Chiesa Prepositurale (di Piazza Libertà), che misura 36 metri.
Tutti i membri della maggioranza di Giunta e di Consiglio Comunale non hanno proprio niente da dire? Esprimano tutti, una volta tanto, pubblicamente la loro opinione, favorevole o contraria che sia! Dopotutto, sono eletti (e pagati) anche per questo!
Credo che chi abbia veramente a cuore il bene, attuale e futuro, di Saronno, debba parlare. Spero si possa almeno riconsiderare il devastante impatto del nuovo palazzo sulla nostra città.
Rassicuro i lettori, non mi illudo più di tanto… qualcuno forse sta già cantando (alle mie spalle e …a quelle dei Saronnesi) il ritornello della famosa canzone: “…illusione, dolce chimera sei tu…”.
commentoil palazzo e troppo alto
“Si massimizzano così i pur legittimi interessi degli operatori e si minimizzano quelli, altrettanto se non più legittimi, dei cittadini”
.. detta così sembra che i datori di lavoro del signor Fagioli non siano i cittadini…..
“Ma se una Amministrazione costruisce oggi la città dell’altro ieri, quando penserà a quella di domani?”
.. questa “amministrazione” non deve avere un futuro, non possiamo permetterlo!
Saronno in questi cinque anni è stata in mano a “dilettanti allo sbaraglio”
#sonopassati5anniacasatutti
Paolo Enrico Colombo
Torre d’avorio di extra lusso che nemmeno prevede il recupero delle acque meteoriche?
Davvero sconfortante vedere prevalere ancora queste logiche in una città dove il suolo è già stato abbondantemente consumate
Palazzone, pargheggione a vista, supermercatone…. ecco tutta la “visione” di sta amministrazione! Una Saronno a misura di cemento non di cittadino
Perfettamente d’accordo !
E’ demoralizzante constatare come da parte della amministrazione comunale non ci sia stata alcuna volonta’ di prendere in considerazione le osservazioni poste dai cittadini del quartiere, che di sicuro non beneficeranno dell’inquietante presenza di un edificio di altezza abnorme, completamente avulso dal contesto urbano circostante, tra l’altro con totale consumo del suolo disponibile e verde privato non accessibile al pubblico.
Per pensare alla Saronno del domani, occorre avere un progetto , un’idea per immaginare la nostra vita nel medio/lungo periodo.E’ evidente che questa Amministrazione non solo non ne abbia uno , ma persegua il solo obiettivo di assecondare gli interessi speculativi di pochi a danno degli interessi della collettività.Naturalmente non considera
minimamente i cambiamenti resi necessari dall’emergenza determinata dal diffondersi del Covid-19
Sicuramente Saronno merita di essere amministrata meglio.