Coronavirus, venerdì di lutto a Saronno. Tanti casi in Brianza. Cislago chiude per primo, code Esselunga
SARONNO – E’ stato un venerdì, quello appena trascorso, segnato dal lutto per il primo decesso di un saronnese per il coronavirus. Ne ha dato notizia in tarda serata il sindaco Alessandro Fagioli. Epilogo di una giornata che aveva fatto segnare ancora una “tenuta” del Varesotto, con solo 28 casi in più (a Saronno però sono arrivati a 30).
https://demo39.edinet.dev/2020/03/20/coronavirus-primo-decesso-a-saronno/
Notizie anche dal Municipio: l’impiegata contagiata sta meglio e oggi lascerà l’ospedale.
Intanto i cittadini fanno provviste, ieri c’era stata una lunga coda all’Esselunga di via Novara.
Coronavirus, c’è la coda (lunga) all’Esselunga di Saronno
Situazione diversa in Brianza, con un deciso incremento dei casi. A Solaro si è arrivati a sette casi come riferito dal sindaco, Nilde Moretti.
Coronavirus, a Solaro si è arrivati a 7 casi. Il sindaco Moretti fa il punto
A Cislago il sindaco Gianluigi Cartabia ha anticipato l’ordinanza governativa poi giunta in serata, imponendo maggiori restrizioni alla possibilità di movimento, chiudendo parchi e giardini pubblici e chiedendo ai cittadini di non allontanarsi d’oltre 200 metri da casa.
Coronavirus, giro di vite del sindaco Cartabia a Cislago: stop a spostamenti oltre 200 metri da casa
La chiacchierata serale della direttrice de ilSaronno, Sara Giudici, per la campagna “restiamo a casa”, è stata la giovane majorette gerenzanese Alessia Borghi.
https://www.facebook.com/IlSaronno21047/videos/1310269642504693/
(foto: il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli)
21032020
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Commenti
Un’organizzazione che potrebbe andare bene in un paesino o piccola città dove i supermercati o i negozi di generi alimentari sono rapportati alla popolazione. Nel caso specifico di Saronno non è realizzabile perché gli utenti consumatori sono cittadini provenienti anche da Comuni confinanti e il territorio saronnese è in un’area che comprende la periferia di quattro province. La distribuzione delle mascherine e i tamponi da eseguire con i controlli previsti quale dei Comuni si dovrebbe far carico? Sicuramente il buon senso e il rispetto delle regole in vigore aiuterà tutti.
Ah dimenticavo la guerra al virus se si fa sul territorio comunale, dove l’azione è più diretta e più rapida, è più sensata, unitamente alle disposizioni governative ovvio
un idea..ORDINANZA: uscite per la spesa a giorni alterni dividendo la città in zone.. es: i residenti di Saronno nord fa la spesa il lunedì, i residenti di Saronno centro il martedì, Saronno sud il mercoledì e così via. Quindi niente più file al supermercato. E nel mentre in ogni parcheggio del supermercato uno stand con un paio di volontari che fanno tamponi ai presenti con relativa registrazione del nome, e distribuzione prima di entrare al market di mascherine alla popolazione. Nello stand un rappresentante delle forze dell’ordine che verifica che ci siano solo i residenti di una certa zona, e che si va uno per famiglia, chi trasgredisce denuncia e fermo amministrativo del veicolo. Risultato: il popolo fa la spesa e non fa la coda, le cassiere son contente, il popolo è contento perchè gli fai il tampone e gli dai le mascherine. Ma dove trovo i soldi per i tamponi e le mascherine? Da una tassa comunale a Vs scelta ..Propongo IMU tassa sempre contestata dal popolo.