Coronavirus, interpellanza Pd e Tu@Saronno “Cosa sta facendo il Comune?”

SARONNO – “Coronavirus: cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per gestire l’emergenza?”: è questo il tema dell’interpellanza urgente presentata da Tu@Saronno e dal Pd anche considerando alcuni “provvedimenti contraddittori” (apertura e poi chiusura del mercato), del consiglio comunale in programma venerdì 13 marzo con un focus sui provvedimenti presi per gli uffici comunali.
“La proposta che feci alla maggioranza il 27 febbraio per la convocazione di una commissione per cercare di trovare soluzioni alle diverse criticità create dal Coronavirus é rimasta inascoltata – commenta Franco Casali capogruppo Tu@Saronno che ha presentato l’interpellanza con Francesco Licata capogruppo Pd – né in questi giorni abbiamo visto interventi strutturati e comunicazioni efficaci dell’amministrazione Fagioli.
Ecco il testo integrale
In relazione all’allarme sanitario in corso in tutto il Paese e al particolare aggravarsi della situazione in Lombardia, come comprovato da provvedimenti e comunicazioni delle Autorità di Governo italiano e della Regione Lombardia che si succedono quasi di ora in ora, nonché di provvedimenti contraddittori adottati a livello locale – chiusura del 26 febbraio e successiva del 4 marzo del mercato cittadino, nonostante la situazione sanitaria si fosse nel contempo aggravata – o assenti da parte dell’Amministrazione Comunale di Saronno, nonché della previsione di un prossimo Consiglio Comunale in data 13 marzo 2020, i sottoscritti Consiglieri Comunali interpellano il Signor Sindaco per conoscere gli intendimenti e provvedimenti che l’Amministrazione Comunale intende adottare per contenere i rischi in relazione all’emergenza Coronavirus. In particolare chiediamo al Signor Sindaco di voler chiarire se:
1 Gli uffici comunali resteranno chiusi o quali eventualmente possono restare aperti al pubblico e, in tal caso, con quali modalità di accesso e sosta per garantire sia la salute dei cittadini, che dei dipendenti e collaboratori dell’amministrazione comunale;
2 Intende rinviare il Consiglio Comunale indetto per il 13 marzo 2020 a data da definirsi come auspichiamo, in presenza di punti all’OdG che sia possibile differire, o intende invece mantenere la convocazione. In tal caso che misure intende adottare per tutelare la salute dei Consiglieri Comunali, della Giunta e dei collaboratori che potrebbero essere presenti alla seduta. Riteniamo opportuno, in ipotesi di convocazione del CC, che il pubblico non sia presente in aula ma possa seguire da casa il Consiglio Comunale tramite Radiorizzonti o in diretta streaming;
3 Intende far verificare che le attività commerciali rispettino le prescrizioni emanate dalle autorità centrali e regionali al fine di garantire adeguati criteri di sicurezza a garanzia della salute dei cittadini;
4 Intende dare tempestiva ed efficace comunicazione alla cittadinanza delle iniziative poste in essere utilizzando tutti gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione, anche avvalendosi di semplici infografiche facilmente condivisibili dai cittadini attraverso i social, come fatto ad esempio da Regione Lombardia o dal Comune di Cogliate.
I sottoscritti Consiglieri comunali confermano di essere disponibili a concordare con l’Amministrazione Comunale la migliore forma di collaborazione per il bene dei cittadini di Saronno.
(foto archivio: i capigruppo di Pd e Tu@Saronno)
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Commenti
Il Comune dovrebbe chiudere per almeno 7gg. E se possibile dovrebbe essere attivato lo smart-working come suggerito in diverse sedi.
Consiglio comunale solo in streaming, meglio se rinviato di una settimana.
Tutto si deve fermare per almeno un ragionevole lasso di tempo per non alimentare la catena del contagio.
Non mi sembra siano proposte folli date le circostanze!
Altra occasione persa per stare zittii nell’emergenza in corso. Se non sapete cosa fare andate ai raduni non autorizzati dei Telos
Saluti
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La tua di occasione persa e` memorabile!
Buongiorno Da ignorante in materia mi chiedo il perchè tutti giustamente hanno restrizioni importanti riguardo questa emergenza si parla sempre giustamente (la mia non è una polemica ci mancherebbe altro non è questo sicuramente il momento di farle) di distanze di sicurezza, di non darsi la mano , non tossire o starnutire liberamente ,vengo al dunque :perchè i negozi di parrucchiere e di estetisti possono esercitare liberamente senza queste precauzioni a mio modo di vedere non vengono rispettate ne le distanze ne tantomeno il fatto di mettere le mani addosso a un’altra persona visto che la manualità in quel lavoro la fa da padrona
Buona giornata
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La premessa fatta in questo commento chiarisce molto e si comprende tanto. Per svolgere l’attività di parrucchiere e di estetista occorre avere idonei guanti e mascherina adeguata. I professionisti del settore sanno come comportarsi con i propri clienti.
Di sicuro sappiamo che il 6 marzo, in piena emergenza da settimane, in assenza di una minima comunicazione ed empatia con la città, dopo il disastro dei 1200 decessi, il sindaco si è fatto il srlfie con la macchina nuova del Vigili.
CVD…
il nostro sindaco:
Prima uscita l’ordinanza dell’apocalisse con i 1200 morti. Saronno zimbello nazionale.
Seconda uscita, la spesa ecc. alle persone anziane, ed arriva terzo. Lo precedono la comunità Islamica e i consigli di altri su cosa iniziare a fare.
Attendiamo…
Il sindaco spera di non essere tra i 1200 sfortunati a Saronno, tutto il resto è noia per lui…
Dai, speculare ora per un pugno di voti non vi sembra abbastanza triste?
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Dove vedi speculare?
Il questa situazione dovrebbe essere normale confrontarsi, ed accogliere eventuali idee positive.
E una volta che vi rispondono che si deve fare consiglio allora va bene?
Ci si augura che in questa occasione emerga da tutte le forze politiche in campo un po’ di buon senso, mettendo da parte gli interessi politici di parte per trovare assieme un indirizzo comportamentale condiviso da suggerire ai cittadini nel rispetto delle disposizioni emanate dal Governo. E’ quindi necessario prendere in esame tutti gli strumenti da porre in essere non solo considerando l’aspetto sanitario e assistenziale ma anche le conseguenze pratiche ed i riflessi economici cui la città andrà incontro nell’immediato.
Hanno detto di evitare i contatti e voi state lì ad abbracciarvi? Che bell’esempio! C’è il PD al governo, chiedetelo a loro perché del decreto non è nulla chiaro.
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Andrea
#commentimemorabili
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