Università delle migrazioni: “I cartelli discriminatori leghisti? Una vergogna immeritata per Saronno”
SARONNO – “Il giudice di secondo grado ha respinto l’appello di Lega Nord e del presidente della sezione Lega Nord di Saronno, Davide Borghi, confermando che chiamare “clandestini” i richiedenti asilo costituisce comportamento discriminatorio e molesto per ragioni di razza ed etnia”.
Così inizia la nota dell’Università delle migrazioni che prosegue con un excursus della vicenda:”La vicenda nasce nell’aprile 2016 quando, in relazione all’apertura di un centro di accoglienza a Saronno, la Lega Nord aveva organizzato una opposizione affiggendo nella cittadina dei cartelli con le seguenti scritte: “Saronno non vuole i clandestini”, “vogliono mandare a Saronno 32 clandestini: vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo ai saronnesi tagliano le pensioni ed aumentano le tasse”.
Già il giudice di primo grado aveva accolto le domande di Asgi e Naga assistiti dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri. La Corte d’Appello di Milano conferma che qualificare come “clandestini” i richiedenti protezione internazionale attribuisce automaticamente un comportamento illegale a chi invece si trova sul territorio per chiedere protezione e ha diritto di restarvi fino a che la sua domanda non venga esaminata. Fin qui i fatti recenti, purtroppo diventati automaticamente di portata nazionale, come riportati dai legali”.
Dura la lettura del sodalizio: “Una vergogna nazionale, immeritata per una città, Saronno, che ha una lunga tradizione solidale. Negli Anni Novanta, Saronno ha insignito della propria cittadinanza onoraria il Premio Nobel ed ex presidente del Sudafrica, oggi scomparso, Nelson Mandela, sin da quando si trovava nelle carceri del regime sudafricano dell’apartheid, cioè la segregazione razziale contro la popolazione di pelle nera. Il Sudafrica avrebbe poi insegnato al mondo che la convivenza è possibile, finché c’è parità di diritti.
Una lezione che gli attuali governanti di Saronno (e non solo, purtroppo) non hanno ancora imparato: nonostante, anche qui, la realtà sia andata nella direzione esattamente opposta a quanto da loro descritto nei manifesti giudicati discriminatori secondo la legge italiana: i richiedenti asilo sono arrivati e vivono nella struttura di accoglienza aperta nella parrocchia SS. Pietro e Paolo. Nessun problema con la popolazione locale, nessun “vizio pagato” dai contribuenti, solo vita normale e l’ospitalità che si dà (come si fa in tutta Europa) a chi chiede protezione in un Paese, almeno fino a quando gli sia stata data risposta.
Il partito di maggioranza nel governo di Saronno ha invece pensato di fornire ai saronnesi una versione non corrispondente alla realtà di quanto sarebbe avvenuto con l’accoglienza, a partire dalla falsa definizione di “clandestini” data a persone invece titolari permesso di soggiorno, i cui “costi” non gravano sui cittadini.
E’ già grave, di per sé, essere contrari ad accoglienza e integrazione verso chi cerca un futuro migliore, come avvenne e avviene anche a molti italiani. Noi siamo a favore e pensiamo che sia molto grave che chi è impegnato nel governo di una città disinformi volutamente i cittadini: se lo fa sull’immigrazione, perché non dovremmo aspettarci che lo faccia anche su altri temi importanti nella vita cittadina?
Lascia un commento
Commenti
L’immigrazione clandestina è gestita dalle organizzazioni criminali. Basta controllare i paesi di provenienza per capire che non sono profughi. E che pagano cifre dai 3000 ai 6000 euro per venire in Italia.
È vero, l'”accoglienza” ha un costo e lo paghiamo noi.
Per avere gente mantenuta oppure sfruttata nel lavoro nei campi o nelle consegne dei cibi, per esempio.
E nessuno si è mai posto la domanda se certe “culture” siano integrabili o meno con la nostra.
-
Considerazioni a braccio e “generiche” , forse non e` informato del “caso Saronno, ne ha letto le motivazioni del Tribunale (ci sono altri articoli). Che non sono generiche, ma specifiche e circostanziate all`accaduto.
-
Considerazioni che danno un quadro realistico dell’immigrazione clandestina in Italia ed in Europa.
Esistono libri che ne parlano, come quello dell’africanista Anna Bono o della giornalista Francesca Totolo.
Profughi un tubo! Un profugo si rifugia nel paese più vicino.
Un profugo NON è un giovanotto in età da militare che scappa ed abbandona la propria famiglia.
Avessero fatto così i Russi o gli Inglesi, Hitler avrebbe vinto!
Saronno o non Saronno.
-
discriminatorio per razza ed etnia.
però sul manifesto non si faceva alcun riferimento né all’etnia né alla razza. potevano essere tutti clandestini provenienti dalla Cina, dal Perù o dalla Nuova Zelanda.
Se arrivano senza documenti per vie traverse come si fa a conoscerne etnia, razza o religione?
“Il Sudafrica avrebbe poi insegnato al mondo che la convivenza è possibile, finché c’è parità di diritti.”
Affermazione un pò ideologica perchè a tutt’ogg il Sudafrica post apartheid non è un paradiso arcobaleno
Solito stile Lega, slong con parole spesso fuori luogo che incitano gli stati d’animo ecc.
Io sinceramente mi sento poco toccato da questo fatto, hanno sbagliato LORO e sono stati condannati 2 volte. Io non sono per il “venite tutti”, ma mi considero anni luce dallo stile lega su questo argomento complicato, che non puo` essere liquidato con la banalizzazione e denigrando il piu’ possiile.
-
perchè seconde te chi entra abusivamente e senza documenti in uno Stato come lo chiami? controlla sulla Treccani non fare come i poveri gestori di questo che non pubblicano i commenti che non garbano
-
Se ti prendevi la briga di leggere questo articolo, di informarti su chi ai tempi era destinato a Saronno, e le motivazioni per cui la lega è stata condannata…. ti evitavi il commento inutile!!!
-
Fortunatamente ancora qualcuno non la pensa come te
-
Una volta tanto vi potete porre di fronte alla vostra coscienza di persone civili e chiedervi come mi relaziono con altre persone, prescindendo dal colore della pelle, dallo stato in cui versa l’interlocutore, dalle situazioni drammatiche della vita? Pensare di scambiare i ruoli prima di darsi una risposta evitando di mettere la propria testa nella sabbia come gli struzzi. Pensate con la propria materia grigia prima di giudicare.
-