Ceriano Laghetto: tinteggiate le aule a scuola e… presi i crocifissi mancanti

CERIANO LAGHETTO – “Abbiamo approfittato delle vacanze natalizie per eseguire alcune opere di manutenzione, in particolare la tinteggiatura dei soffitti di tutte le aule e corridoi della scuola primaria, per un valore di circa 10 mila euro”. A fare il punto dei lavori che sono stati eseguiti è il vicesindaco cerianese, Dante Cattaneo.
Prosegue Cattaneo: “Il tutto, in attesa di iniziare anche i lavori di adeguamento alla normativa anti-incendio. In questo caso si tratta di un progetto per un valore di 100 mila euro, che sono totalmente finanziati da Regione Lombardia. Infine, non manchi mai il crocifisso: per questo ne abbiamo acquistati sette per sostituire quelli usurati o mancanti!” Da questo punti di vista, un messaggio decisamente chiaro da parte del vicesindaco Cattaneo, su un tema del quale si è molto discusso anche in ambito nazionale.
(foto: il vicesindaco Dante Cattaneo posiziona personalmente uno dei crocifissi acquistati, in una delle aule della scuola di Ceriano Laghetto)
13012020
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Commenti
Selfie o non selfie quel che conta è il risultato.
Bravi Crippa, Cattaneo & co. sempre in prima linea, nonostante i detrattori.
Dante concordo con te ma ricordiamo che il vero pericolo sono le frange atee e radicali di pd e 5stelle, molto più pericolose degli islamici. Vedono crocifisso e presepe come fumo negli occhi al motto di “laicità laicità laicità”. Resistete!
La lega sono Cattolici da ostentazione.
Peccato che sul Vangelo leggi altro.
Matteo 6,5-8
5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti
che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe…
Bravo Dante! giù le mani dal crocifisso! L’Italia ha radici cristiane profonde: pd sta rinnegando la propria storia, cinque stelle no comment
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Lega: siamo cattolici (soprattutto in campagna elettorale).
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dalla Nutella al Rosario va bene tutto e ci si beve di tutto….
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Ma avere una scuola laica è chiedere troppo? Forse è vietato dalla costituzione? Ah no… Mi hanno detto che è sancito dalla costituzione… Scusate l’ignoranza….
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In Italia il tema del crocifisso in aula è stato ampiamente discusso nel decennio scorso. La sentenza Lautsi vs Italia del 2011 della Grand Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) – che fa da “appello” rispetto alle decisioni delle sezioni ordinarie della Cedu –, oltre a stabilire che sia lecita l’esposizione del simbolo religioso cristiano, ricostruisce l’evoluzione normativa e giurisprudenziale sulla questione nel corso della Storia e ci aiuta a fare chiarezza.
L’obbligo di appendere un crocifisso nelle aule scolastiche delle scuole primarie ha fondamento in una legge di più di centocinquant’anni. Era infatti previsto da un regio decreto del Regno di Piemonte-Sardegna (regio decreto n° 4336 del 15 settembre 1860, art. 140).
Dopo la presa di Roma nel 1870 e la crisi tra Regno d’Italia e Stato Pontificio, l’abitudine di esporre il crocifisso andò scomparendo tanto che, con l’avvento del fascismo, tra il 1922 e il 1928, vennero emanati diversi regi decreti e circolari ministeriali per assicurare che invece il crocifisso – così come il ritratto del Re – fossero esposti nelle classi.
Dopo la caduta del fascismo e della monarchia, la questione fu affrontata da diverse sentenze delle corti dell’Italia repubblicana.
In particolare il Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa, in due decisioni (del 1988 e del 2006) ha stabilito che i regi decreti degli anni Venti in materia sono da considerarsi ancora in vigore e che, in generale, la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche era compatibile con il principio di laicità.
Una sentenza della Cassazione del 2000 (n. 439), tuttavia, ha giudicato la presenza del crocifisso come una offesa ai principi di laicità e di imparzialità dello Stato, nonché al principio di libertà di coscienza di coloro che non si riconoscono in questo simbolo, e ha rigettato la tesi esposta dal Consiglio di Stato nel parere del 1988.
A livello normativo, l’ultimo intervento è una direttiva del Miur del 2002 (n. 2667), in base alla quale deve essere “assicurata da parte dei dirigenti scolastici l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche”.
Nel 2011, in ogni caso, è intervenuta la sentenza della Grand Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo Lautsi vs Italia che, come anticipato, ha stabilito definitivamente – ribaltando una decisione della stessa Corte del 2009 – che l’esposizione del crocifisso non violi le norme della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Dunque ad oggi, in sintesi, la legge italiana prevede che il crocifisso sia esposto nelle aule scolastiche e questa normativa è considerata legittima.
Mi fa piacere vedere i crocefissi nelle aule..ma mi disgusta vederli usati da politici..lasciate stare rosari e croci e fate campagne
elettorali con altri argomenti
Anche le medie Aldo Moro di Ceriano hanno bisogno di essere ripitturare e non solo la Primaria, Grazie Dante Cattaneo
Farsi fare una foto con il crocifisso è sinceramente penoso … credo che nostro Signore potrebbe chiosare così: “Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno”.
Perché tutto sia allineato vi manca l’elezione diretta del prossimo Papa
Caro Dante.
“Questo simbolo non vi servirà, Non qui. La croce deve essere nel vostro cuore e nella vostra vita. Da questo vi riconosceranno.”
Se no resta una scusa per farti una foto!
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In una situazione normale…
Ma quand’è che in questo paese la politica finirà di usare il crocefisso come arma politica o per picchiarlo in testa alla gente?
Don Dante Cattaneo, futuro prevosto di Saronno!!!
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a saronno ne facciamo volentieri a meno se lo tengano quelli di ceriano.
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Dante ve lo tenete al paesello vostro ?
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Piddini cerianesi i nuovi adepti di Adel smith: prendetevi a Saronno in confino, li mettete in qualche area dismessa
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Se tu che sei settario, che pensi che la fede sia da ostentare e non da vivere tutti i giorni, in modo umile e silenzioso. Una rilettura del Vangelo aiuterebbe.
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