AAA volontari puri per sostituire i “Nonni amici” cercasi

SARONNO – AAA volontari “puri” cercasi per sostituire i “Nonni amici”. E’ l’appello che lancia l’Amministrazione comunale alla ricerca di saronnesi che si mettano a disposizione della collettività per aiutare i piccoli delle scuole elementari e materne cittadine all’entrata e all’uscita dai plessi scolastici.
“La collaborazione con i Nonni Amici – ha ribadito il sindaco Luciano Porro – non è più possibile perchè l’Amministrazione, per effetto di nuove normative, non può più versare il contributo di 20 mila euro che percepivano i volontari degli Alpini e dell’Associazione nazionale carabinieri per svolgere il servizio. Li ringraziamo per quanto fatto in questi anni, per l’impegno e per la dedizione ma al momento il Comune più utilizzare solo volontari puri”.
Già perchè l’idea è quella di affiancare dei “civili” alla polizia locale: ”Purtroppo al mattina non ci sono abbastanza agenti in servizio per coprire tutti i plessi scolastici cittadini – rimarca Porro – così è indispensabile la collaborazione dei saronnesi, proprio come avviene in altri Comuni”.
L’appello è rivolto a maggiorenni e senza pendenze o procedimenti penali in corso. Gli aspiranti volontari, che saranno raccolti in un albo di volontari creato ad hoc, dovranno mettersi a disposizione per 9 mesi all’anno per almeno 2 ore al giorno.
L’Amministrazione Comunale stipulerà a proprie spese una copertura assicurativa a favore dei volontari che saranno dotati di una paletta per segnalazioni e di una fascia distintivo per essere riconosciuti dagli automobilisti e dai più piccoli.
Il servizio di sorveglianza nei plessi scolastici sarà coordinato dal comando polizia locale ed i volontari potranno “prestare servizio” anche per il Pedibus e per l’accompagnamento sui bus.
Per informazioni e richieste di iscrizione è possibile contattare il comando di polizia locale allo 0296710200 oppure alla mail polizialocale@comune.saronno.va.it.
10072013
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Commenti
ma un “volontario puro” è come il ragionier Ugo nel film “Fantozzi va in pensione”?
Lo ricordate il poveretto che paga pur di tornare a lavorare?!?!
Ecco: immagino il volontario puro che non osa nemmeno chiedere un rimborso spese, ma anzi si prodiga portando da casa viveri ed oggetti e addirittura pagando un contributo “volontario” a favore del Comune che gli permette di sentirsi utile….
Non capisco perché scandalizzarsi tanto, in alcuni paesi intorno a Saronno tale servizio è svolto su base volontaria da genitori o nonni, spesso legato all’accompagnamento a piedi o progetto pedibus, ripeto su base volontaria e a costo zero per le amministrazioni. Io eventualmente ci metterei solo una piccola assicurazione che non costa molto e ovviamente una maggiore flessibilità sui “conduttori”.
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Ma ha presente quante scuole ci sono a Saronno? Non è certamente paragonabile ai comuni limitrofi! Per il numero di scuole presenti sul territorio occorre che venga gestita da un’associazione… vedremo quanti “volontari puri” aderiranno.. e per quanto tempo manterranno l’impegno! Senza tralasciare la “gestione” del servizio in seno al Comune che dovrà avere un “responsabile” del servizio… annamobene!!!
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Doe ha decisamente sviscerato il problema: Saronno ha scuole e traffico non paragonabile certo a quello dei comuni limitrofi. Aspetto non secondario la futura gestione e gestibilità del servizio che pare ovvio assorbirà risorse economiche e di personale.
Torno a ribadire il pensiero: ma se tutto funzionava bene, visto che non ci sono MAI state lamentele di nessun tipo, mi chiedo ancora il perchè operare questo tipo di scelta, a quale pro? …non mi sembra sia legato ad aspetti tecnici-burocratici, verrà ben presto a mancare anche quel risparmio economico risibile nel Bilancio Comunale che il Sindaco ha visto a portata di mano togliendo il contributo all’Associazione. Resto davvero senza parole nel vedere come sta operando questa Amministrazione: non ne azzecca una e quello che davvero mi fa più rabbia è che NON ASCOLTA, è distante dai problemi di Saronno e dalle aspettative dei cittadini. La mia speranza è che come me tutti prima o poi se ne accorgano….
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concordo, ma qua si vuole proteggere l’ingresso dei bambini davanti a scuola dall’aggressione delle auto, non si vuole aggredire il traffico attorno alle scuole, perchè i pargoli devono essere accompagnat fin dentro le aule con le automobili, tant’è che il progetto pedibus a Saronno è naufragato per mancanza di utenti. Poi c’è molta Bartalite 🙂
Parole sante: “una delle poche cose che funzionava”
Ultimissima: rifacimento piazza dei mercanti. Da non crederci. Penso che a breve i piazzisti avranno un altro bonus da pagare.
Nel testo dell’articolo leggo che la disponibilità dovrebbe essere di nove mesi (la durata delle scuole) per un minimo di 2 ore.
Mi piacerebbe sapere il massimo richiesto a quante ore ammonta, visto che il servizio di assistenza dei nonni amici durava apparentemente 1 ora al mattino ed 1 ora al pomeriggio, quindi 2 ore mi sembrano ben più che sufficienti a coprire 2 turni al giorno.
Andare oltre le 2 ore mi sembra inoltre insostenibile per la maggior parte delle persone “normali”.
Premesso questo, io potrei rendermi disponibile, ma vorrei fossero rispettate delle condizioni minime.
Propongo che a carico dell’amministrazione debbano restare quanto meno:
a) polizza RC/sanitaria che tuteli il volontario durante lo svolgimento delle mansioni “gratuite”;
b) applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, al pari di quanto previsto per la polizia locale;
c) assunzione di responsabilità in caso di sinistro in cui siano sfortunatamente coinvolti uno o più bambini;
d) fornitura di paletta, fischietto e pettorina di riconoscimento.
Inoltre mi aspetto che, oltre alla fedina penale pulita, il volontario che ha a che fare con bambini sia:
1. sottoposto a colloquio e test psico-attitudinale presso una struttura sanitaria pubblica al fine di redigere un quadro psicologico adeguato;
2. in possesso di patente di guida e conosca il C.d.S. (Codice della Strada) vigente;
3. sottoposto ad esame per verificare l’effettiva conoscenza del C.d.S. ;
4. adeguatamente istruito sull’utilizzo degli strumenti indicati al punto d) oltre che sulle tecniche di gestione dell’attraversamento pedonale (sembra banale, ma non lo è).
Raffaele Fagioli
consigliere comunale
Lega Nord Lega Lombarda per l’indipendenza della Padania
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forse era meglio sia economicamente che professionalmente (in quanto carabinieri in congedo) versare un modico contributo all’associazione d”Arma che già si accollava tutte queste spese (da A a D – da 1 a 4) che appellarsi al volontariato “puro” (poi mi spiegate bene cos’è!) … ma facendo così, forse non costa di più?
Si consideri l’organizzazione del servizio giornaliero da parte della Polizia Locale: ci mettiamo un agente per gestirlo, così ce n’è uno in meno sulla strada?
Senza considerare il fatto che, mettiamo l’ipotesi, un cittadino aderisse, Il Comune si sobbarca tutti gli oneri anzidetti, assicurazione, formazione, visite …quant’altro e poi il cittadino volontario smette per ragioni sue personali, dopo pochissimo tempo, di prestare questo servizio …che succede? Occorre essere chiari, ci sono leggi e normative da rispettare: mi sembra che Il Luciano e Il Giuseppe l’abbiano pensata facile facile… trovando scuse del “non potere” per non far apparire “il non volere” …non era meglio lasciare tutto come stava, visto che era un servizio tra i pochi …che funzionava? -
Raffaele, sono d’accordo con quello che scrivi e credo che molte di queste cose si trovino in questo documento presente sul sito del comune, che poi è il manifesto dell’iniziativa:
Non voglio stare a discutere sul concetto di “volontariato puro” (ciascuno farà i propri ragionamenti), ma quello che propone il comune è di accollarsi le spese e chiedere se ci sono persone disponibili a prestare gratuitamente il servizio.
In questa proposta mi pare ci sia un vincolo temporale piuttosto stringente (due ore al giorno, tutti i giorni, per nove mesi), mentre potrebbe essere interessante istituire una specie di “banca del tempo” in cui ciascuno dice per quante ore è disponibile alla settimane, e poi si assegnano i turni.
Magari ci sono persone che presterebbero servizi di questo tipo, come volontari, solo per un paio di giorni la settimana, e sarebbe un peccato non poterli valorizzare.
Ma come fanno a combinarne nemmeno una giusta!?!
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..è da tre anni che me lo chiedo anch’io! Ma la risposta l’ho trovata: si chiama “poca capacità”, “testardaggine”, “non saper ascoltare” …ecc…. ecc…
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… si chiama anche “fortuna”…. fortuna di non avere un’Opposizione capace di mandarli a gambe all’aria!
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… anteporre l’ideologia al buon senso …
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“dovranno mettersi a disposizione per 9 mesi all’anno per almeno 2 ore al giorno”
sì beh, praticamente diciamo nulla.
non capisco una cosa, tuttavia: così facendo si elimina la presenza delle associazioni dietro i volontari e il tutto è fatto non per scelta bensì per costrizione normativa; economicamente la copertura c’era.
ma se questa copertura esisteva prima, esisterebbe anche ora? perchè se esistesse penso sarebbe possibile predisporre di nuovo il rimborso spese ai volontari che prestano 2 ore al giorno per nove mesi con sole/pioggia/neve/vento/nebbia/freddo/caldo… o no?
si otterebbe il medesimo trattamento precedente, con l’unica differenza che non ci sarebbero di mezzo le associazioni ma un registro ad hoc.
in ogni caso c’era già un altro Amministratore Civico molto (moooooooooooolto) avveduto, tal Federico Pizzarotti di Parma, che in gennaio di quest’anno cercava un informatico per il proprio Comune che prestasse servizio ‘ovviamente gratis’. un successone. c’era la fila fuori.
se è un servizio così importante/vitale e se non ci sono problemi di copertura economica… che si paghi. anche poco (contributo spese) come mi par di capire è sempre stato fatto fin dalla costituzione dei ‘nonni amici’.
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Perfettamente d’accordo: 9 mesi, due ore al giorno, al massimo si riesce a trovare qualche condannato ai lavori socialmente utili. Ma non devono avere pendenze penali, quindi credo che dovranno metter lì una persona apposta per prendere la messe di iscrizioni che ci sarà. E a settembre che succede? Chi ci mandano? Che abbiano il coraggio, trovino una soluzione che senza dubbio c’è (il segretario comunale mi pare bravissimo a trovare il pelo nell’uovo in qualsiasi cosa, troverà pur un modo per superare la questione…), facciano un passo indietro e richiamino carabinieri e alpini. Riconoscere i propri errori spesso è atto di umiltà apprezzato da tutti. Peccato che questi la parola umiltà non la conoscano neppure.
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Concordo perfettamente e alla lettera il tuo post, e non credo sia la prima volta che abbiamo gli stessi pensieri, anche al riguardo di altri temi!
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anche i “Nonni Amici” erano volontari: non capisco dove sia il problema di avere volontari. Non esiste il dovere di istituire tale figura e il diritto di avere l’accompagnamento, una volta c’erano i genitori che accompagnavano i propri e gli altrui figli a scuola se necessario.Siccome il problema della sicurezza davanti alle scuole è dato dal traffico, si provveda a limitarlo, non a concedere che le mamme vogliano entrare nell’atrio delle scuole con i propri autoveicoli.Notate come il traffico sia assai più fluido quando le scuole sono chiuse…
Ayn Rand sempre più attuale
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Dario, mi permetto di completare la tua affermazione affinchè tutti possano comprendere il pensiero si Ayn Rend, riportando solo questo breve passaggio tratto da dal saggio da lei scritto: Screen Guide,
«Libertà di parola significa che noi non dobbiamo usare la forza né fare leggi che impediscano ai comunisti di parlare; ma al contempo non significa che dobbiamo dar loro i mezzi per lasciar fare loro propaganda o che dobbiamo assumerli e lasciar loro spargere le loro idee a spese nostre: lo facciano a spese loro”
E concludo traendo questo spunto dal suo romanzo The Voice of Reason « Il capitalismo è un sistema in cui gli uomini si rapportano gli uni agli altri non come vittime e carnefici, non come padroni e schiavi, ma come mercanti, attraverso lo scambio volontario per il mutuo beneficio. È un sistema in cui nessun uomo può ottenere qualcosa ricorrendo alla forza fisica e nessuno può dare inizio alla forza fisica contro gli altri. »
A questo punto converrebbe, economicamente, licenziare tutti i dipendenti comunali e creare un albo del volontariato appositamente studiato per ricoprire i posti rimasti liberi negli uffici.
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…ma pensi di averla spara grossa!!! Ho il “vago sospetto” che nei question time del martedì se ne sia parlato ampiamente: l’obiettivo di fondo è creare un “albo” dei volontari da dove attingere in caso di necessità e bisogno, il tutto a costo zero ovviamente; La strategia: si incomincia dai “nonni amici”, poi si andrà a finire a sostituire pian piano anche altre figure o crearne di buiove con il minimo impegno economico del costo di un’assicurazione.
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Se non ci fossero i sindacati… lo avrebbero già fatto 😉
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ma per piacere, che razza di modo è amministrare basando l’attività sui volontari?
Amministrazione = CARITAS ????