Visto da Varese: La città-giardino diventa crocevia del trasporto ferroviario

di EZIO MOTTERLE
Da città capolinea del traffico ferroviario, tappa terminale a ridosso della frontiera, con possibilità di raggiungere al massimo il confine di Porto Ceresio, Varese si è trasformata – dopo l’apertura della bretella fra Arcisate e Stabio – in un crocevia del trasporto internazionale su rotaia, cuore fra l’altro della direttrice Lugano-Malpensa. Una ragione in più per dare avvio a un progetto sul tappeto da tempo, quello che punta a riqualificare l’area delle due stazioni ferroviarie, conosciute da sempre come Nord e Stato, collocate poco distanti nella stessa area, dove si incrociano di fatto i binari delle linee, Nord e Stato appunto, l’una in arrivo da Laveno e diretta via Saronno a Milano, l’altra in arrivo dalla Svizzera e diretta via Busto a Milano ma anche e soprattutto allo scalo della brughiera. Di qui insomma la rilevanza del via ufficiale ai lavori, avvenuto nei giorni scorsi con la posa dei primi blocchi di cemento che segnano l’area del cantiere. Il primo intervento sarà l’abbattimento di alcuni edifici nell’area interna alla stazione Fs che lasceranno il posto a nuove aree verdi e spazi urbani riqualificati. Seguiranno gli altri lavori che cambieranno il volto di una zona centrale della città, un luogo dove convergono trasporti pubblici e servizi vari, richiamando ogni giorno migliaia di persone. Avranno un look decisamente più accattivante anche le piazze antistanti le due stazioni, unite di fatto con una moderna soluzione urbanistica, in pratica una nuova area pedonale (che complessivamente in città risulterà quadruplicata avvicinandosi ai 20mila metri quadri) si estenderà da Giubiano al centro storico, tra nuovi arredi urbani e ampie zone verdi, con lo spostamento fra l’altro del grande mercato cittadino e una sorveglianza garantita da decine di telecamere. L’avvio dei lavori, per un intervento pensato e ripensato in varie forme e atteso ormai da decenni, reso possibile ora da un finanziamento statale di 18 milioni, è stato sottolineato con grande soddisfazione dal Comune, che punta su un futuro all’insegna del decoro e della mobilità sostenibile, al fine di un deciso miglioramento della qualità della vita nella città-giardino. Grandi ovviamente le potenzialità legate a una maggiore attrattiva del trasporto ferroviario, da un lato per la connessione diretta con la Svizzera, dall’altro per quella con Malpensa, destinata ad essere anche agevolata dopo la realizzazione del nuovo binario che collegherà direttamente Gallarate al Terminal 2. Per Varese l’occasione di festeggiare il secolo da capoluogo di provincia (ruolo che le venne assegnato nel 1927) con un sistema di trasporto internazionale al passo coi tempi, collocato nel cuore dell’Europa e sostenuto da infrastrutture di prim’ordine su tutti i fronti che proprio in questi anni saranno completate, anche in forza dell’attrazione determinata sul territorio proprio dal grande aeroporto intercontinentale. In fase di costante sviluppo.