Visto da Varese: Economia, per l’industria si annuncia un autunno di incertezza

di EZIO MOTTERLE
Eppur non si muove… Sulla ripresa d’autunno pesa la situazione di stallo che frena il settore industriale, traino fondamentale per l’economia varesina. Calano in molti casi produzione e ordinativi, mentre aumenta l’incertezza sul futuro, così sintetizza ll’Unione industriali della provincia a margine dei dati congiunturali relativi al secondo trimestre dell’anno. Il moderato recupero di diversi settori produttivi, registrato nei primi tre mesi, lascia spazio dunque ad una situazione molto meno rassicurante, con alcuni comparti che segnalano livelli produttivi in ribasso. Il miglioramento di inizio 2019 insomma si è affievolito, lasciando spazio a una situazione di instabilità legata anche al contesto internazionale, pur restando rilevante l’apporto del commercio estero, benchè risulti in calo ad esempio l’export verso aree come l’Ue. Mentre la pausa per ferie invita dunque a una distensione scacciapensieri (anche “Visto da Varese” si concede una sosta agostana: tornerà dal 1° settembre), dietro l’angolo si annuncia un autunno decisamente inquieto sul fronte economico, data la situazione non facile di importanti comparti del sistema produttivo del territorio, alcuni dei quali segnalano appunto un calo congiunturale della produzione, peggiorata in oltre un terzo delle imprese intervistate, mentre quasi la metà di esse (42%) rileva una flessione degli ordini. Ripercussioni anche sul fronte del lavoro: nel secondo trimestre 2019 sono state autorizzate circa il doppio di ore di cassa integrazione ordinaria rispetto allo stesso periodo del 2018: considerando tutte le tipologie di “cassa” l’incremento di ore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è del 28,9%, una tendenza che ovviamente aggiunge elementi negativi alle previsioni per l’ultimo periodo dell’anno, alimentando le perplessità per la tenuta del quadro occupazionale generale, che aveva fatto peraltro registrare alcuni importanti segnali di miglioramente nei mesi scorsi. “Dalla nostra indagine – sottolinea Roberto Grassi, presidente di Univa – si evidenzia una preoccupazione soprattutto per il protrarsi della situazione di stallo e di incertezza dell’economia della provincia di Varese, oltre alla mancanza di fiducia, non solo delle imprese, ma anche dei consumatori, che si riflette nel calo della produzione e degli ordini. Per uscire da questo cono d’ombra, occorre una seria politica industriale che si traduca in provvedimenti concreti già nella prossima legge di bilancio, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, che contribuirebbe a rilanciare la domanda interna. È assolutamente da scongiurare l’aumento dell’Iva, che non farebbe altro che deprimere ulteriormente i consumi alimentando sfiducia e incertezza”. Si vedrà, subito dopo la chiusura degli ombrelloni. O forse anche prima…
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Commenti
I dati sull’economia sono tragici in tutt’Italia, però il popolo continua a sostenere questi dilettanti allo sbaraglio….se mio figlio decidesse di andarsene all’estero non sarei così scontento…. anzi
Tutta la vita è una incertezza !