Visto da Varese: Assemblea Univa, da Busto domani le prime reazioni al voto

di EZIO MOTTERLE
Oggi si vota e già nella notte sarà tempo di analisi e commenti sui risultati. Ma il Varesotto offrirà domani uno dei primi momenti pubblici per analizzare l’esito delle elezioni europee dinanzi a dati ormai certi. Proprio domattina, infatti, al centro congressi Malpensafiere di Busto Arsizio, è in programma l’assemblea annuale dell’Unione industriali della provincia,1100 imprese con 63.500 addetti, una delle principali associazioni territoriali della galassia confindustriale. Evento clou dell’anno per l’economia varesina e non solo, tanto più atteso stavolta proprio per le reazioni al voto, vista anche la presenza, con numerosi esponenti politici, del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Riflettori post-elettorali puntati dunque sulla provincia di Varese. La parte pubblica dell’assemblea inizierà alle 10.45, con l’introduzione del presidente uscente di Univa Riccardo Comerio: seguirà l’intervista del giornalista Andrea Cabrini a Michele Bauli e Maurizio Marchesini, poi l’intervento di saluto del neo-presidente dell’Unione per il quadriennio 2019-2022, Roberto Grassi, eletto dall’assemblea durante la parte privata. Dopo-voto a parte, l’industria varesina arriva all’appuntamento annuale in moderato recupero ma non senza preoccupazioni, chiedendo “un deciso cambio di marcia” nella politica economica del governo. L’ultima indagine congiunturale Univa sui primi tre mesi del 2019 evidenzia un clima di sostanziale stallo dell’economia locale. Qualche segnale di miglioramento si intravede, come ad esempio il grado di utilizzo degli impianti da parte delle imprese, salito dal 78,7% all’attuale 82,6%. Pesa però sulla fiducia delle aziende la situazione di incertezza. “Non possiamo parlare certo di andamento entusiasmante – ricorda Comerio – anche se nel complesso il quadro che emerge non è così negativo come potevamo attenderci. Ci vuole un cambio di marcia nel campo delle politiche industriali, con un decreto crescita decisamente di altro tenore rispetto a quello emanato, che metta davvero risorse a disposizione delle imprese e del sistema produttivo”. Secondo l’Unione industriali varesina – questa la conclusione che sarà domani al centro del confronto di Busto Arsizio – i pur deboli segnali di miglioramento dell’economia sono insomma “merito del lavoro delle imprese e non delle politiche del governo”. Una posizione ribadita con forza alla vigilia del voto di oggi, su cui peserà ovviamente il primo giudizio a caldo sul risultato della consultazione elettorale.
24052019