Visto da Varese: Lavoro, in un anno tremila disoccupati in meno

di EZIO MOTTERLE
Sorpresa nell’uovo di Pasqua: il Varesotto ha quasi tremila disoccupati in meno. Lavoro che aumenta insomma, anche per i giovani. Dati ufficiali, certificati dall’Istat ed elaborati dalla Camera di commercio, numeri inattesi, nel quadro di una situazione economica che resta comunque carica, tra luci ed ombre, di problemi e preoccupazioni. Segnali in ogni caso incoraggianti, riferiti all’intero 2018, per un territorio storicamente traino di ogni ripresa, nella speranza che il trend si confermi anche nell’anno in corso. Il tasso di disoccupazione scende dunque dal 6,5% al 5,9% (per i giovani tra 15 a 24 anni il calo è dal 29,3% al 25,5%), il tasso di occupazione sale invece dal 67,6% al 67,8%. Mercato del lavoro quindi con pur limitati segnali di miglioramento: le assunzioni in provincia di Varese hanno fatto registrare un lieve incremento (+0,64%), sono stati 122.095 i contratti stipulati tra gennaio e dicembre, a fronte di 117.222 cessazioni, con un saldo positivo di 4873 unità. Diminuisce leggermente, pur rimanendo maggioritaria, la quota dei contratti a tempo determinato (68,9%), come quella di apprendistati e forme di collaborazione, tipologie che insieme raggiungono la quota dell’86,6%, relegando i contratti a tempo indeterminato registrati nel corso del 2018 al 13,4%, con saldo negativo di quasi duemila unità, a conferma della forte difficoltà di ottenere comunque forme di occupazione stabili. Quanto ai settori, il 63% delle assunzioni ha riguardato i settori dei servizi, il 21% l’industria, il 4,5% le costruzioni e il 9,9% il commercio. Le ore di cassa integrazione autorizzate, altro segnale positivo, sono in costante diminuzione: a fine 2018 erano a quota 6 milioni, con un 21% in meno rispetto all’anno precedente. Tornando ai dati Istat, in provincia di Varese nell’ultimo anno sono soprattutto le donne ad aver aumentato la loro presenza in valore assoluto sul mercato del lavoro. Per quanto riguarda i settori, se è positiva la variazione nei servizi (+1,5%), che assorbono oggi nel Varesotto il 44,7% degli occupati contro il 32,6% dell’industria, una flessione si è manifestata soprattutto nelle costruzioni (-9,7%), dove opera il 5,9% della forza lavoro, nell’agricoltura (-8,7%) e nel commercio (-2,3%): più contenuto il calo nel manifatturiero (-1,1%). Luci ed ombre, insomma, come si diceva, frutto spesso di problemi che arrivano da lontano. Non resta che aggrapparsi a quel dato che documenta il calo della disoccupazione. Sperando che i prossimi mesi lo confermino.