Parco Lura, ecco le vasche che proteggeranno Saronno dalle piene

SARONNO / LOMAZZO – E’ giunto il momento dell’inaugurazione de “I prati del Ceppo”, area di laminazione del torrente Lura, un’opera finanziata da Regione Lombardia. L’appuntamento è previsto domani, sabato 6 aprile, a Lomazzo in via Brianza e via Monte Rosa. L’intervento, previsto dal programma d’azione del “Contratto di Fiume Olona, Bozzente e Lura” e supportato da un ampio partenariato istituzionale, è stato presentato in diverse occasioni e si configura come buona pratica nei processi interdisciplinari e multi-obiettivo.
“Le opere, giunte al termine, rientrano tra quelle ascrivibili al Commissario governativo (presidente della Regione) per l’attuazione degli Accordi di programma tra Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente per la mitigazione del rischio idrogeologico e rappresentano un esempio di integrazione di politiche di difesa del suolo e tutela delle acque unitamente alla formazione di habitat per proteggere gli abitati – si legge in una nota del Parco del Lura – Sabato 4 aprile a partire dalle 10.30 verrà inaugurata l’opera”.
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06042019
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Commenti
“Tutti quelli che si sentono felici e contenti per i due piccoli stagni che le autorità locali in pompa magna inaugurano…..”
L” importante e” fare propaganda… come al solito ci rifilano fumo.
Grazie della spiegazione.
In realtà le vasche di laminazione di Lomazzo non proteggono per niente Saranno dal rischio di piena del torrente Lura. Le vasche di laminazione che proteggono Saronno dal rischio di piena devono ancora essere fatte a sud della pedemontana, nel territorio di Rovellasca, così come indicato dal magistrato del Po, poichè la diagonale interrata della pedemontana ha di fatto interrotto il defluire delle acque del torrente Gusa e Lombra che sono state incanalate artificialmente per essere riversate di nuovo nel torrente Lura ( come si vede a fianco del ponte a cavallo tra Rovellasca e Bregnano ).
Di fatto in caso di forti precipitazioni si possono evidenziare due rischi, uno è quello di un possibile versamento di acque nella pedemontana ( con relativo allagamento ) a causa del sopracitato incanalamento forzato dei due torrenti, l’ altro è l’allagamento di Saronno sopratutto nella zona dell’ospedale a causa delle mancate vasche di laminazione che come già detto il magistrato delle acque ha intimato a Pedemontana da realizzare. Aggiungo che la regione Lombardia con un decreto ha autorizzato l’apertura di pedemontana, scavalcando di fatto l’autoritrà del magistrato delle acque.
Tutti quelli che si sentono felici e contenti per i due piccoli stagni che le autorità locali in pompa magna inaugurano, forse è meglio che si interessino un po più e un po meglio della situazione e degli scempi che Pedemontana ha fatto o che potrebbe causare in futuro
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Premesso che ho sempre criticato Pedemontana, sarebbe meglio valutare il mio commento per quello che è. L’opera volenti o nolenti è stata fatta, e almeno dal punto di vista ambientale ha avuto un impatto positivo visto che ha creato un habitat diverso che darà la possibilità di incrementare la biodiversità.
Non sono un ingegnere idraulico o simile, per cui non posso valutare l’opera in questo senso, ma ho le competenze per valutarla dal punto di vista della biodiversità. La creazione di un’area umida è comunque sempre positiva perché incrementa e molto la biodiversità. Vada a vedere lo stagno per la fitodepurazione di Gorla Maggiore, oltre a essere un importante punto di riproduzione di molte specie di anfibi (cosa impossibile prima nelle acque dell’Olona), ospita durante l’anno una serie di specie ornitologiche di elevato interesse ambientale, quest’anno è stato rilevato addirittura il tarabuso. Ovvio che se non ha competenze dal punto di vista ambientale, queste cose magari significano poco, ma in realtà sono importanti. Nell’area umida del Lura sono già stati rilevati airone bianco, porciglione, beccaccino, tuffetto, migliarino, pispole, ballerine, folaghe, cormorano, airone cenerino, garzetta, piro piro piccolo e altre. Senza contare l’apporto utile per specie di anfibi preziosissime come rana di lataste, tritone comune, tritone crestato, rana rossa… tutte specie già oggetto di “aiuto” con gli stagni didattici del vicino centro per la biodiversità.
Quindi da questo punto di vista l’opera quanto meno ha mostrato un impatto positivo per ora e per il futuro. Non sta a me valutare altre cose, perché non ne ho gli elementi. Punto.-
Non sto criticando l’area umida in se ci mancherebbe. Ma non mi venga adire che pedemontana abbia avuto un impatto positivo per due piccole zone umide, dopo lo scempio di terreni fertilissimi e la distruzione di vaste aree di boschi lei mi dice che è contento per la zona umida che si è creata..Mah!
Comunque il titolo dell’articolo de Il Saronno è : Le vasche proteggeranno Saronno dalle piene,
il mio intervento è pertinente al titolo e non alla zona umida che lei cita, ho solo spiegato brevemente che le vasche di laminazione per proteggere Saronno devono ancora essere costruite a valle di Pedemontana.
cordialità.-
Pedemontana l’ho sempre criticata e tutte le critiche so sono verificate. L’ho sempre criticata anche per l’impatto ambientale. Ma qui cosa c’entra? Qui si parla delle vasche non c’entra nulla la mia opinione su Pedemontana, che potrà facilmente verificare facendo una ricerca sugli articoli storici.
Qui ho semplicemente evidenziato come almeno oggigiorno in questo tipo di interventi (vasche di laminazione) si riesce a realizzare opere dal buon impatto ambientale. Una volta facevano vado no in cemento… quindi direi di restare nel tema.-
Scusi, si rilegga il titolo dell’articolo, anzi lo riscrivo io visto che a lei continua a sfuggirle
Ecco le vasche che proteggeranno Saronno dalle piene.
Il mio intervento sostiene che le sopracitate vasche non difendono Saronno dalle piene del torrente Lura e su questo è basato il mio intervento che pure è spiegato in maniera evidente. Lo ripeto, ben vengano le aree umide ma il mio intervento riguardava altro, é chiaro??
Con questo voglio chiudere con le risposte.
Buona giornata
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Sicuramente durerà tanto l’oasi naturalistica… Diventera’ un bel ritrovo di altre specie… Ma siamo seri…
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E perché?
L’area è molto frequentata, inoltre, come vede (le consiglio di farci visita) è molto aperta, non ci sono zone nascoste e non è accessibile in auto. Quindi direi che non si presuppone come il luogo ideale. Poi ovviamente sta alle forze dell’ordine intervenire e a chi la frequenta segnalare. Frequentandola, si evita tutto questo. La ciclabile del Parco Lura è un percorso usato da tantissime persone, da appassionati sportivi a semplici camminatori. Se non conosce l’area non giudichi o almeno la visiti, contribuendo a tenerla “pulita”.
Alla faccia di chi criticava malamente. Si è creata un’area umida molto interessante che ha già visto presenza ornitologiche davvero uniche e prima quasi impossibili.
Peccato solo per il sentiero troppo vicino al secondo piccolo lago, che andrà a disturbare tantissimo la fauna soprattutto nei WE. Pessima scelta, si poteva lasciare solo il camminamento in alto.
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in realtà con i soldi nostri abbiamo creato un’area umida. Basta andare a vedere che le vasche più grandi sono un deserto attraversato da un ruscelletto. senza rammentare due strade che finiscono in una enorme pozzanghera, di cui non si capisce l’utilità. Si sono visti germani reali e un airone, che ieri non c’era