Discarica di via Milano: “Un regno nel comune dove l’Amministrazione non riesce a proteggere i cittadini”

SARONNO – “C’è a Saronno un luogo che si può ben definire un minuscolo Comune dentro il Comune”. Inizia così la nota del consigliere comunale Alfonso Indelicato che con la consueta elegante dialettica affronta il tema dei problemi di sicurezza della discarica di via Milano.
Cintato da muri e collocato in posizione defilata, ancora di più esso sembra una terra dove non sono vigenti le comuni regole cittadine, ma altre regole, le quali peraltro non rientrano nella competenza della nostra polizia locale, ma di un’altra polizia, una polizia senza divisa che impone inesorabilmente la sua legge. Al di qua del muro, lungo la via Milano, ha inizio la civiltà, al suo interno vive invece uno strano mondo con usanze e riti diversi. Il problema è che i due mondi, quello al di qua e quello al di là del muro, si incontrano. Anzi, devono per forza incontrarsi, poiché le regole del più vasto Comune, di Saronno insomma, obbligano i suoi cittadini a varcare il muro e a sottomettersi alla odiosa legge imposta nella piccola enclave.
Sto naturalmente parlando della nostra Piattaforma Ecologica, saldamente in mano non ai tecnici di Eco Nord, che pure dovrebbero essere i signori del castello, ma a un gruppo di personaggi che vi spadroneggia da anni, e che se esistesse l’usucapione del potere, oggi quest’ultimo lo eserciterebbe a buon diritto.
Si tratta per lo più di stranieri (posso anche pagare la tassa del politically correct e dichiarare che se fossero italiani sarebbe la stessa cosa, ma fatto sta che sono stranieri) i quali piombano come avvoltoi sui malcapitati che entrano con le automobili per liberarsi dei rifiuti ingombranti o speciali, e con modi petulanti e minacciosi ottengono di impadronirsi del materiale che loro interessa: vecchi computer, oggetti di metallo e quant’altro.
Beninteso, non si tratta di azioni estemporanee: i personaggi rispondono a una loro rudimentale gerarchia, e ciascuno ha compiti precisi. Tra essi e gli addetti alla piattaforma vige qualcosa di più che un semplice modus vivendi: negli anni si sono stabiliti rapporti consuetudinari, quasi di buon vicinato.
Coloro che soffrono di più della situazione sono, è appena il caso di dirlo, le donne sole e gli anziani, meno propensi a misurarsi in alterchi con siffatti figuri. E c’è da chiedersi se il fenomeno dei cestini dei rifiuti da cui l’immondizia tracima e dilaga sui marciapiedi non trovi la sua comprensibile ragione non nella maleducazione o nella scarsa sensibilità ecologica dei saronnesi, ma nella comprensibilissima esigenza di non sottostare alla seconda TARI cittadina, costituita per l’appunto dalle imposizioni che ho descritto.
E la chiosa è un affondo tutto politico: “E ci si può infine domandare che Amministrazione è quella che, eletta a furor di popolo in nome della sicurezza, non riesce a proteggere i suoi cittadini non si dice dalla banda della Magliana, ma da un gruppetto di parassiti che gestiscono a loro piacere poche decine di metri quadrati di territorio, traendone un indebito profitto personale”
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Commenti
Quando i problemi semplici diventano difficili per poca avvedutezza. Per entrare in piattaforma ecologica ogni utente è in possesso di una card d’ingresso nominativa rilasciata dall’ufficio competente per il servizio richiesto e tutti gli ingressi dei privati e delle aziende sono registrati. Basta controllare … controllare e solo controllare dagli addetti Econord chi ha titolo ad entrare e respingere gli abusivi. La presenza Istituzionale di un vigile della Polizia Locale sarebbe opportuna.
@ lanzichenecco
sai quando il tuo Sindaco, per tutta la campagna elettorale ti ha fatto due cosi così: Saronno la sicurezza la sicurezza, solo noi possiamo darvi la città più sicura del mondo… manco Saronno fosse stata Bosaso in Somalia.
Poi ci sono i rave di Telos, affissioni abusive, la Stazione quella di sempre ( spaccio c’è sempre stato ), adesso ci aggiungiamo pure i rompiscatole dentro l’ isola…. fa un pò tu se non possiamo sottolineare queste cose… in fondo anche farci una grassa risata.
Ho letto pure in altro articolo, il consigliere che diceva si ma anche prima, noi abbiamo, stiamo per fare, faremo la gara con le guardie, ecc.
Insediamento anno 2015
anche il politico più ottuso capirebbe che questa è una situazione che turba realmente la popolazione reale e che, con un minimo sforzo, potrebbe risolverlo con conseguente grande vantaggio di visibilità
Sindaco vieni in discarica coi vigili e fai pulizia una volta per tutte!
Quello che succede nella discarica di Saronno è lo stesso problema di Uboldo
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e Gerenzano…..anche se sono meno molesti.
ci sono gli elementi per un ricorso al TAR o per un appello alla soprintendenza ai rifiuti !
è guerra e guerra sia !
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Pane e nutella e la sicurezza e’ garantita ???
Stiamo arrivano al punto di dover mettere l’esercito anche a protezione della discarica….
Saronno….”città” abbandonata a sè stessa.
Come siamo caduti in basso!!!
ma far applicare il D. Lgs 152/2006 no?
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parole, parole, parole
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si chiama Legge
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Non si può più andare alla discarica!!!! Questa è la verità, il sindaco tutto ciò lo sa oppure vive nel paese delle meraviglie??? Fagioliiiiii sicurezza è la parola d’ordine!!!
Io invece sono dell’idea che il cittadino italiano debba abituarsi a confrontarsi con questo tipo di situazione, in modo da non giungere impreparato quando questo genere di cose investira’ non solo il problema dei rifiuti, ma ben altri e piu’ importanti ambiti della societa’. E succedera’, tranquilli, con il beneplacito dei fautori della accoglienza selvaggia.
Dovreste allontanare tre frigoriferi dismessi a caso
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??
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????
succede presso ogni centro raccolta rifiuti e ció accade grazie al lassismo italico. Sinistroso ovviamente.
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È formidabile come avvenga l’italica rimozione: per quasi vent’anni (dopo 40 di DC e pentapartiti vari) ha governato il centro destra (Lega e Berlusconi) e bastano due anni di Renzi ed uno di Gentiloni per addossare tutti i mali del paese al (centro) sinistra!?!
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monti, letta, renzi gentiloni….sono 6 anni. Ed in 6 anni hann9 fatto piú danni che negli ultimi 30.
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W gli itaggliani
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Sicurezza Sicurezza Sicurezza…
rispettando i trattati internazionali che vietano di “sparare sulla croce rossa”
Questa volta passo e non commento. ?
Deve essere un pesce d’aprile
le chiacchiere sono finite….non sono capaci di fare nulla, tanto meno sulla sicurezza. Ma quelli che li hanno votati li rivoteranno sempre in nome della sicurezza. Qualche dubbio viene sulla democrazia 🙂
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anche da alcuni commenti qui sopra, è proprio vero
chiamate le associazioni pro migranti…loro risolveranno la questione.
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chiama il capitano… se ha finito con i selfie e la nutella magari fa qualche cosa…
si è proposto x questo-
Senza particolari risultati, tra l’altro…
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Condivido pienamente; è una cosa vergognosa e io ho paura.
Ma qual è il problema?!? Questa Amministrazione ci ha anche aumentato la tassa sui rifiuti!
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il motto è :paga e tas suddito
Tutto vero. Ogni volta che si va alla piattaforma ecologica si incontrano questi abusivi che sono insistenti e minacciosi. Siccome sono sempre gli stessi, non possibile identificarli ed emettere un provveditorato che non possono entrare più nella struttura?
Si potrebbe aggiungere: ogni oggetto portato al di fuori dell’area da soggetti non autorizzati è configurabile come reato. Ma il personale Econord è (giustamente) impotente. La polizia locale non interviene perché ritiene che non sia una sua competenza. I carabinieri non intervengono perché….non lo sappiamo. Manca quindi ogni tentativo dell’amministrazione di giungere ad una soluzione.
Questo sarà un problema che verrà trasferito pari pari alla prossima Giunta.
Wow! Dopo circa 10 anni che la situazione è così un consigliere comunale, indifferente il colore politico visto l’annosità del problema, ha preso coscienza della questione più volte segnalata qui sul Saronno e da molti cittadini. Vediamo se ora almeno approderà in consiglio comunale.
Sante parole, questa è la verità dei fatti. La piattaforma ecologica di via Milano è come il casinò di Campione degli anni migliori, tutti ci vanno ma alla fine chi vince è sempre chi gestisce il banco.
Sono risorse dobbiamo proteggerle.
Invece di scappare dalla maggioranza con la quale è stato eletto e attraverso la quale siede in consiglio comunale, avrebbe dovuto restare e fare pesare le sue idee e proposte.