Visto da Varese: Sotto l’albero anche 16mila nuovi posti di lavoro

di EZIO MOTTERLE
Babbo Natale quest’anno si fa carico anche della crisi occupazionale. Nel periodo delle feste di fine anno, i tre mesi cioè di novembre, dicembre e gennaio, ci sarà infatti sotto l’albero un’occasione di lavoro per 16.220 persone, tante sono infatti le assunzioni che le imprese della provincia di Varese (circa un quinto di quelle con almeno un dipendente) prevedono di effettuare. Il dato emerge da un’indagine svolta da Camere di Commercio e Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche alle imprese. In provincia di Varese, nel trimestre preso in considerazione, il 32,9% delle assunzioni si concentra nel comparto industriale, con 5.340 nuovi contratti annunciati, di cui 930 nel settore costruzioni. La quota di nuovi ingressi nel terziario si attesta a 10.890, pari al 67,1%: qui le nuove assunzioni previste sono 2.230 nel commercio, 2.110 nel turismo e il resto negli altri servizi. Quanto alla tipologia di contratto, sulle 16.220 assunzioni programmate in questi tre mesi a cavallo tra 2018 e 2019 dalle imprese varesine la quota di quelle a tempo indeterminato è pari al 33%, superiore comunque alla media nazionale (30%). I contratti di apprendistato sono invece il 9%, mentre quelli a tempo determinato continuano a essere la netta maggioranza, con il 53% del totale. La principale area aziendale d’inserimento per questi posti di lavoro da tempo di feste è quella produttiva (43%), seguita da quella commerciale-vendite (20%) e da quella di tecnica-progettazione (14%). La laurea maggiormente richiesta è quella di tipo economico, mentre tra i diplomi ai primi due posti ci sono quelli di tipo economico-amministrativo e quelli tecnici in elettronica e meccanica. Nel 32% dei casi verranno richiesti per questo pacchetto di assunzioni giovani con meno di 29 anni. Ma non tutta la manodopera necessaria risulterà effettivamente reperibile. In oltre un terzo delle situazioni (37%) le imprese segnalano infatti difficoltà di reperimento delle figure professionali desiderate, da un lato a causa del numero ridotto di candidati, dall’altro per il loro inadeguato livello di specializzazione. Anche Babbo Natale insomma, pur con tutto l’impegno richiesto dai tempi che corrono, non può fare miracoli…